Sicurezza, al via alla Camera l'iter del nuovo Codice della Strada
Il sottosegretario alle Infrastrutture ai Trasporti Erasmo D'Angelis: "Si tratta di un atto che l'Italia aspettava dal 1959"

Roma, 6 novembre 2013 - La Commissione Trasporti della Camera dei Deputati ha iniziato ieri l'esame della Riforma del Codice della Strada. Secondo il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Erasmo D'Angelis, si tratta di un "atto che l'Italia aspettava dal 1959. Passeremo dal testo vigente, di difficile lettura anche per gli addetti ai lavori con 230 articoli, norme tecniche, prescrizioni e disposizioni in larghissima parte da aggiornare anche nella terminologia come ad esempio 'velocipede', ad un codice molto più snello, chiaro, leggibile con 70-80 articoli e che verrà distribuito a tutti". Gli obiettivi della riforma sono quelli di garantire più sicurezza e meno incidenti, prevedere sanzioni severe per chi guida sotto effetto di alcool e droghe, semplificare la burocrazia e tutelare gli utenti deboli della strada, ovvero pedoni e ciclisti.
"Il nostro impegno per la riforma, e il lavoro Parlamentare, metterà al centro la sicurezza a tutti i livelli del cittadino utente della strada, con semplificazioni, tutele e rafforzamento dei diritti per pedoni e ciclisti, con doveri e regole da rispettare''. ha spiegato D'Angelis. ''Risponderà anche - ha dichiarato il sottosegretario - alle esigenze di mobilità nuova degli italiani e alle necessità di interventi urbani, favorendo ad esempio piste e corsie ciclabili e aree a 30 km/h. Essendo tra i Paesi più indisciplinati e multati del mondo e con il record europeo di 78.5 milioni di multe l'anno, 215.000 al giorno ( dopo di noi la Germania con 23 milioni) il nuovo Codice dovrà garantire una maggiore responsabilizzazione di chi guida, anche con l'istituzione del patentino a punti per i minorenni. Scatteranno doveri per i ciclisti come l'obbligo di utilizzo di sistemi di segnalazione e visibilità notturni e di conoscenza delle regole".
L'obiettivo principale è ridurre e fermare le stragi sulle nostre strade, come ha affermato D'Angelis, "mettendo fine alla leggerezza delle sanzioni per chi guida sotto gli effetti di alcool e droghe provocando morti e feriti. Prevediamo pene molto dure e severe per dare un segnale di svolta''. ''E' certamente molto positivo - ha sottolineato il sottosegretario - il dimezzamento di morti e feriti negli ultimi anni grazie a maggiori controlli con alcooltest, patente a punti e un forte impegno di Polstrada e forze dell'ordine, ma il 2012 si è chiuso con 3.650 morti e 260.500 feriti e negli ultimi 12 anni per incidenti stradali in Italia sono morte 63.941 persone con 3.918.352 feriti e invalidi, con costi umani e sociali elevatissimi e una spesa sanitaria per il solo soccorso per oltre 600 milioni l'anno. E' come se fosse sparita una città come Siena e se fossero feriti o invalidi tutti gli abitanti di Roma".
"Il nostro impegno per la riforma, e il lavoro Parlamentare, metterà al centro la sicurezza a tutti i livelli del cittadino utente della strada, con semplificazioni, tutele e rafforzamento dei diritti per pedoni e ciclisti, con doveri e regole da rispettare''. ha spiegato D'Angelis. ''Risponderà anche - ha dichiarato il sottosegretario - alle esigenze di mobilità nuova degli italiani e alle necessità di interventi urbani, favorendo ad esempio piste e corsie ciclabili e aree a 30 km/h. Essendo tra i Paesi più indisciplinati e multati del mondo e con il record europeo di 78.5 milioni di multe l'anno, 215.000 al giorno ( dopo di noi la Germania con 23 milioni) il nuovo Codice dovrà garantire una maggiore responsabilizzazione di chi guida, anche con l'istituzione del patentino a punti per i minorenni. Scatteranno doveri per i ciclisti come l'obbligo di utilizzo di sistemi di segnalazione e visibilità notturni e di conoscenza delle regole".
L'obiettivo principale è ridurre e fermare le stragi sulle nostre strade, come ha affermato D'Angelis, "mettendo fine alla leggerezza delle sanzioni per chi guida sotto gli effetti di alcool e droghe provocando morti e feriti. Prevediamo pene molto dure e severe per dare un segnale di svolta''. ''E' certamente molto positivo - ha sottolineato il sottosegretario - il dimezzamento di morti e feriti negli ultimi anni grazie a maggiori controlli con alcooltest, patente a punti e un forte impegno di Polstrada e forze dell'ordine, ma il 2012 si è chiuso con 3.650 morti e 260.500 feriti e negli ultimi 12 anni per incidenti stradali in Italia sono morte 63.941 persone con 3.918.352 feriti e invalidi, con costi umani e sociali elevatissimi e una spesa sanitaria per il solo soccorso per oltre 600 milioni l'anno. E' come se fosse sparita una città come Siena e se fossero feriti o invalidi tutti gli abitanti di Roma".