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Sicurezza Stradale, Ausiliari della viabilità

INTERROGAZIONI PARLAMENTARI- l'Interrogazione 4 -08732 del Sen.Pontone e la risposta del Ministro Corrado Passera

Senato della Repubblica


Testo dell’Interrogazione a risposta scritta n. 4-08732 presentata dal Sen. Pontone (PdL) il 21 Novembre 2012


Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. – Premesso che: nel 1998 è stata introdotta la figura dell'ausiliario della viabilità (AdV) ovvero quell'operatore addetto al controllo e al mantenimento delle condizioni di sicurezza della rete autostradale; costoro, a bordo di automezzi furgonati dotati di dispositivi luminosi di segnalazione visiva e di attrezzature di pronto impiego utili per gestire situazioni di emergenza, sono addestrati per individuare tutti i potenziali pericoli per la circolazione, in costante presenza di traffico, per risolverli o segnalarli ai veicoli che sopraggiungono; essi rientrano nelle categorie di lavoratori soggetti alla legge n. 146 del 1990 e, essendo considerati servizi pubblici essenziali, anche in caso di sciopero, devono garantire sempre il servizio cui sono preposti;

premesso, inoltre, che: ad oggi, a distanza di oltre 15 anni dal loro avvio, i loro servizi non sono ancora del tutto uniformi sulla rete autostradale nazionale ma, al contrario, è possibile registrare la loro presenza a macchia di leopardo nelle diverse aree del Paese;

inoltre, gli operatori AdV vengono impiegati, talora, per mansioni manutentive delle tratte autostradali in luogo di compiti più pertinenti quali la garanzia delle sicurezza; considerato che: ad oggi non è ancora stato fatto un intervento normativo adeguato finalizzato a istituzionalizzare la figura dell'ausiliario della viabilità; anche il piano organizzativo posto in essere da Autostrade per l'Italia per gli operatori, a giudizio dell'interrogante, non garantisce adeguatamente la sicurezza degli utenti,


si chiede di sapere:


se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto sopra riportato;

se ritenga di dover intervenire predisponendo le linee di indirizzo necessarie per istituzionalizzare la figura degli ausiliari della viabilità al fine di meglio garantire la sicurezza sia degli automobilisti sia del personale ad essa delegato.

Risposta del Ministro Corrado Passera

Per quanto di competenza, si forniscono le informazioni che seguono.

La figura professionale dell’ausiliario della viabilità autostradale è stata introdotta con protocollo d’intesa stipulato in data 25 marzo 1998 tra il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’interno e Aiscat (Associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori), senza alcun beneficio in termini di aumento delle tariffe da pedaggio per la concessionaria. L’introduzione costituiva una risposta rapportata ai livelli di incidentalità che si registravano in quegli anni; lo scenario, dal 1998 ad oggi, si è sostanzialmente modificato: a fronte di un traffico dello stesso livello dell’attuale ed in forte crescita, l’incidentalità era di circa il 50 per cento superiore a quella odierna e gli incidenti mortali erano quasi il triplo degli attuali.

Tale positiva evoluzione deriva dal fatto che la società Autostrade per l’Italia (Aspi), così come le altre società concessionarie, sotto la vigilanza dell’allora Ispettorato di vigilanza concessioni autostradali di Anas, oggi trasformato nella Struttura di vigilanza sulle concessione autostradali del Ministero, si è impegnata per migliorare tutti i parametri di sicurezza autostradale a beneficio dei viaggiatori. Gli interventi hanno riguardato l’infrastruttura e la gestione operativa per incrementare la sicurezza sulla rete, nonché le iniziative volte a migliorare la comunicazione per incidere sul comportamento di guida dei viaggiatori. Di seguito si espongono, in termini sintetici ed esemplificativi, i più significativi interventi sulle infrastrutture e sulla gestione operativa per la sicurezza posti in essere da Autostrade per l’Italia:

1) sono state aumentate le corsie;

2) è stato introdotto l’asfalto drenante (antipioggia) che ricopre l’intera rete autostradale, se si escludono i tratti in cui non è opportuno intervenire con tale asfalto come le tratte di montagna, le tratte in galleria o le tratte sulle quali sono in corso interventi di adeguamento;

3) si è proceduto alla sostituzione e all’ammodernamento della rete, con l’installazione di barriere spartitraffico di ultima generazione, raggiungendo oltre il 90 per cento della rete stessa;

4) è stato dato avvio al piano di sicurezza delle gallerie, nel rispetto della direttiva comunitaria e nazionale in materia, con l’obiettivo dell’ultimazione per il 2019. Gli interventi riguardano gli impianti di illuminazione, di ventilazione, antincendio e controllo del traffico;

5) è stata data esecuzione agli interventi di messa in sicurezza in corrispondenza dei punti che registrano incidentalità superiore alla media. Tali interventi consistono nel potenziamento della segnaletica standard, l’installazione di segnaletica luminosa e interventi di stesa di pavimentazione ad alta aderenza.

Da segnalare, inoltre, gli effetti del calo del traffico. Attualmente, le ore di coda sono del 60 per cento inferiori a quelle del periodo citato ed il tasso di mortalità, rispetto al 1999, si è ridotto del 75 per cento. Solo tra il 2010 ed il 2011 il calo dei decessi è stato del 13 per cento. Anche la comunicazione verso gli utenti ha subito un’evoluzione, sono pochi gli eventi rilevati dal servizio viabilità, essendo aumentati percentualmente quelli segnalati da polizia stradale e utenza, così come informazione e controllo sulla rete possono far conto su un numero di pannelli informativi a messaggio variabile 5 volte superiore a quello del 1998 e su 1.700 telecamere contro le 260 dell’epoca. Dunque, i fattori che avevano stimolato l’introduzione del servizio viabilità oggi sono notevolmente migliorati.

Pertanto, la concessionaria Aspi sta valutando i necessari adeguamenti organizzativi, mantenendo per il personale oggi in servizio la continuità occupazionale e prevedendo la valorizzazione delle risorse oggi disponibili anche attraverso processi di riconversione professionale.

La questione viene seguita con la dovuta, necessaria attenzione dal Dicastero e ad oggi non risultano pervenute proposte di revisione dell’attuale servizio ausiliari della viabilità. Nell’ambito delle proprie valutazioni, la concessionaria non potrà che tener conto della necessità di una gestione corretta delle risorse addette alla viabilità, alla luce della trasformazione del contesto della sicurezza autostradale; l’evoluzione dei parametri della sicurezza, a seguito degli interventi descritti, comporterà necessariamente adeguamenti progressivi delle modalità organizzativo-gestionali.

L’intento è quello di garantire e potenziare tutti gli strumenti operativi che assicurano il progressivo innalzamento dei livelli di sicurezza per gli utenti autostradali, mantenendo, al contempo, la doverosa sensibilità ed attenzione ai contesti occupazionali, anche in considerazione dell’attuale congiuntura economica. Il Ministero, pertanto, è in attesa che la concessionaria concluda la fase di valutazione su come adeguare l’organizzazione del servizio viabilità, per una successiva ed adeguata analisi per i profili di competenza.