Sicurezza stradale, strada off limits per i carrelli elevatori
Il richiamo è all'art. 114 del CdS, che prevede l'immatricolazione delle macchine operatrici
Roma, 12 giugno 2013 – I carrelli elevatori non possono circolare fuori dai piazzali aziendali. A precisarlo è un ufficio periferico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, in una nota del sette maggio scorso, diramata “a tutti gli Studi di Consulenza automobilistica”, ha richiamato una Circolare del 24 aprile 2013 con la quale “è stato disposto che non è più consentito rilasciare autorizzazioni di validità annuale per circolare su strada ai veicoli di cui all’articolo 58 comma 2, lettera c) del Codice della Strada”.
Si parla, per l’appunto, dei carrelli. Veicoli destinati alla movimentazione delle cose, così li definisce il Codice. Nulla di nuovo, peraltro, perché tale divieto, per un complesso gioco di abrogazioni legislative, doveva considerarsi effettivo almeno fin dal 2008. Prima di quell’anno, invece, la Legge 38/1982 e il correlato D.M. 28 dicembre 1989 consentivano brevi e saltuari spostamenti su strada “ai carrelli elevatori, trasportatori o trattori, sprovvisti di certificato di circolazione in quanto destinati ad operare prevalentemente all’interno di stabilimenti, magazzini, depositi”. Il tutto, previa autorizzazione rilasciata dall’ufficio provinciale della motorizzazione civile, dietro benestare dell’Ente proprietario della strada (un’ulteriore conferma, ove ancora ce ne fosse bisogno, di come le valutazioni tecniche di quest’ultimo siano sempre, in materia di circolazione stradale, irrinunciabili).
Il “chiarimento” da ultimo intervenuto non è di poco conto, perché apre nuovi scenari anche rispetto ai complessi profili di responsabilità che si determinano, ad esempio, in caso di incidenti verificatisi al di fuori delle aree di pertinenza aziendale. Per i “muletti”, sono tornate a essere valide le regole generali del Codice della Strada, il cui art. 114 co. 2 stabilisce che la circolazione su strada delle macchine operatrici è, comunque, subordinata a immatricolazione. Ne consegue che tutti coloro che, negli ultimi cinque anni, li hanno usati su strada erano, nonostante le eventuali autorizzazioni, fuori legge.
Ancora oggi, peraltro, non è insolito vedere depositi e magazzini in cui il carico e lo scarico delle merci avvengono verso veicoli posteggiati in aree aperte al traffico. Ma la Circolare chiarisce che non si può. A meno di sobbarcarsi i rischi conseguenti.