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Briciole di pane

Sinistri stradali, lesioni lievi e risarcibilità del danno morale

La Corte di Giustizia UE si esprime sull'art. 139 del Codice delle Assicurazioni Private

Roma, 3 febbraio 2014 –Il diritto dell'Unione ammette una legislazione nazionale che, nell'ambito di un particolare sistema di risarcimento dei danni morali derivanti da lesioni di lieve entità causate da sinistri stradali, limiti il risarcimento di tali danni rispetto a quanto ammesso in caso di danni identici risultanti da altre cause.

 

 

La norma di cui all’art. 139 del decreto legislativo n. 209, del 7 settembre 2005, (Codice delle assicurazioni private, come modificato dal decreto ministeriale del 17 giugno 2011), non pregiudica la garanzia prevista dal diritto dell’Unione in base alla quale la responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli, determinata ai sensi del diritto nazionale applicabile, deve essere coperta da un’assicurazione conforme alle Direttiva n. 72/166/CE del 24 aprile 1972 ed alla Direttiva 2005/14/ce dell’11 maggio 2005
 


 

 

Questi, in sintesi, i principi affermati dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea nella recente pronuncia che proponiamo in lettura riassumendone, di seguito, le principali argomentazioni.

 

 

Rientra nella nozione di danno alla persona ogni danno arrecato all’integrità della persona, che include le sofferenze sia fisiche sia psicologiche ( sentenze Haasová, punto 47, e Drozdovs, punto 38) il cui risarcimento sia previsto a titolo della responsabilità civile dell’assicurato dalla normativa nazionale applicabile alla controversia.

 

 

Le Direttiva n. 72/166/CE del 24 aprile 1972 e 2005/14/ce dell’11 maggio 200 non ostano ad una legislazione nazionale - in materia di risarcimento dei danni morali derivanti da lesioni corporali di lieve entità causate da sinistri stradali - che limiti il risarcimento di tali danni rispetto a quanto ammesso in materia di risarcimento di danni identici risultanti da cause diverse da detti sinistri

 

 


Il fatto che, nel testo delle Direttive, in ordine alla stima dell’importo del risarcimento del danno immateriale risultante da lesioni di lieve entità, alcuni dei criteri di calcolo applicabile al risarcimento delle vittime di incidenti diversi da quelli stradali siano omessi o limitati non incide sulla compatibilità delle regole europee con una legislazione nazionale, dal momento che quest’ultima non ha l’effetto di escludere d’ufficio o di limitare in maniera sproporzionata il diritto della vittima a beneficiare di un risarcimento (v., in tal senso, sentenze del 9 giugno 2011, Ambrósio Lavrador e Olival Ferreira Bonifácio, C-409/09, Racc. pag. I-4955, punto 29, e Marques Almeida, cit., punto 32).

Aldo Scaramuccia

  Corte di Giustizia dell'Uniione Europea, Sentenza 23 gennaio 2014