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SS 268 "del Vesuvio", interventi di ammodernamento e messa in sicurezza

INTERROGAZIONI PARLAMENTARI - l'Interrogazione 5-00132 dell'on. Manfredi e la risposta del Sottosegretario Girlanda

CAMERA - COMMISSIONE VIII AMBIENTE. TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI

Seduta del 30 maggio 2013


Interrogazione a risposta in commissione 5-00132 presentata da Massimiliano MANFREDI (PD)


TESTO DELL'INTERROGAZIONE

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'interno. Per sapere – premesso che: la strada statale 268 del Vesuvio (SS 268), già in parte nuova strada ANAS 31 Nuova Vesuviana (NSA 31), ha origine nell’hinterland napoletano e collega, in particolare, il comune di Cercola con il comune di Angri, in provincia di Salerno.

Il suo tracciato attraversa due aree geografiche contigue ma distinte: una prima parte corrispondente al versante interno del Vesuvio (provincia di Napoli) ed una seconda che muove dalle ultime propaggini di quest'ultimo fino a raggiungere la piana del fiume Sarno nella zona dell'Agro Nocerino-Sarnese (provincia di Salerno). Si tratta quindi di una infrastruttura essenziale per le province di Napoli e Salerno; l'attuale tracciato si presenta ad una sola corsia per ogni senso di marcia per la quasi totalità del percorso, salvo recenti interventi di ammodernamento, in quanto progettata per il traffico degli anni sessanta e costruita solo agli inizi degli anni ottanta. Manca di corsie di emergenza e piazzole di sosta nel tratto Napoli-Somma Vesuviana e alcuni svincoli non presentano neanche la classica aiuola che separa fisicamente il lato corrispondente all'entrata con il lato corrispondente all'uscita.

Il tracciato originale della strada statale risulta essere ormai completamente declassificato: la sede storica aveva, difatti, inizio presso la frazione di San Giovanni a Teduccio dove si innestava sulla strada statale 18 Tirrena Inferiore, proseguiva superando lo svincolo dell'A3 Napoli-Reggio Calabria e raggiungeva Cercola, da dove inizia il semianello di aggiramento del Vesuvio con l'attraversamento di tutti i relativi centri abitati (Sant'Anastasia, Somma Vesuviana, Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano e Terzigno). La nuova sede stradale, realizzata nel corso degli anni ottanta si rese necessaria per ovviare all'attraversamento dei vari centri abitati che si susseguivano lungo il vecchio tracciato. Sebbene il tracciato attuale corra più o meno parallelo al vecchio descrivendo un arco più grande, il caposaldo iniziale e finale risultano variati, anche per permettere l'allacciamento con infrastrutture più adeguate. Inizialmente il nuovo tracciato si configurava come strada statale 26-bis, ma al momento della declassificazione del tracciato originale a strada provinciale, il nuovo tracciato assumeva a tutti gli effetti la classificazione di SS 268; la strada è interessata, finalmente, a partire dal 2003, da un progetto di riammodernamento che ha portato all'inaugurazione del tratto dal chilometro 16,000 al chilometro 19,854 il 16 marzo 2010 e del tratto dal chilometro 15,325 al chilometro 16,000 il 12 luglio 2010; al progetto «S.S. 268 del Vesuvio – Lavori di costruzione del 3° tronco compreso lo svincolo di Angri» è destinato uno stanziamento complessivo pari a 53.414.900, euro. Il contributo del Fondo europeo di sviluppo regionale per il periodo di programmazione 2007-2013 corrisponde a 26.707.500 euro; la strada statale (268) del Vesuvio, dovrebbe divenire fattore di sviluppo economico e sociale per l'intera vasta area del Napoletano e del Salernitano.Ritenuta anche, aspetto «non secondario», una delle principali vie di fuga in caso di eruzione del Vesuvio. Nei fatti, l'arteria rimane una delle principali «strade della morte», ponendosi in cima alla lista delle strade più pericolose d'Italia. Le cifre sono purtroppo eloquenti, 27,2 chilometri di sofferenza: quelli che vanno da Cercola per terminare all'innesto della strada provinciale Ortalonga nei pressi di Angri.

Domenica scorsa l'ultima strage, nella quale hanno perso la vita, cinque persone, l'intera famiglia Monda, padre madre e tre figli. Da più parti, e da diversi anni, si è ripetutamente segnalato il rischio derivante dalla totale inadeguatezza di questa strada. Da anni, e non se ne comprende la ragione, procedono a rilento i lavori relativi all'esecuzione del 1° e 2° lotto. Eppure l'opera è completamente finanziata, e quindi i lavori dovrebbero proseguire speditamente. Invece, dal 2007, sono stati realizzati solo poco più del 12 per cento degli stati di avanzamento dei lavori; il presidente della regione Campania, Stefano Caldoro, nel maggio del 2012, aveva garantito che i lavori di ammodernamento e messa in sicurezza della strada, una delle opere strategiche più importanti di quel territorio, sarebbero stati realizzati nel rispetto dei tempi. Purtroppo i fatti sono andati diversamente–:

quali iniziative i Ministri interrogati intendano assumere con urgenza per avviare a soluzione i gravi problemi descritti, in particolare, se non reputino opportuno disporre le misure idonee al completamento, con la massima urgenza, dei lavori di ammodernamento della strada statale 268, anche per evitare di perdere i finanziamenti stanziati;

quali iniziative, inoltre, intendano adottare per risolvere i gravi problemi occupazionali e sociali connessi alle difficoltà economiche dell'impresa titolare dei lavori; se non ritengano, infine, di dover valutare la possibilità di chiudere al traffico, in attesa della messa in sicurezza, i tratti stradali a maggior rischio, individuando le adeguate soluzioni alternative.

Il sottosegretario Rocco GIRLANDA risponde all'interrogazione


TESTO DELLA RISPOSTA

Il sottosegretario preliminarmente dichiara, con specifico riferimento al contenuto dell'ultimo capoverso della premessa dell'interrogazione in titolo, che il presidente Caldoro nel maggio 2012 può essersi riferito unicamente all'intervento di saldatura fra ss. n. 268 e A3 che è finanziato sui fondi POR della regione Campania.

Risponde, quindi, all'interrogazione. Gli Interroganti pongono all'attenzione del Governo la problematica relativa ai lavori di completamento per il potenziamento e la messa in sicurezza della Strada Statale (SS) 268 del Vesuvio anche alla luce del recente tragico incidente che ha interessato un'intera famiglia. Il tratto della SS 268, compreso tra il chilometro 0+000 ed il chilometro 19+854, risulta attualmente interessato da interventi di adeguamento relativi al raddoppio della sede stradale da due a quattro corsie.

Sulla base degli elementi assunti dalla società ANAS, devo far presente che detti lavori di ammodernamento hanno subito forti rallentamenti a causa della presenza, lungo il tracciato della statale, di una consistente quantità di rifiuti da smaltire. La rimozione dei materiali abbandonati lungo la SS 268 è stata curata dalla Astir S.p.A. con la collaborazione dei comuni interessati all'opera e si è protratta dal marzo 2010 sino all'agosto 2011. La ditta Astir ha, però, potuto bonificare il sedime della statale esclusivamente dal chilometro 7+800 fino al chilometro 19+854, poiché nella parte iniziale del tracciato erano e sono tuttora presenti vere e proprie discariche abusive di rifiuti. Inoltre, i lavori compresi tra il chilometro 11+607 e il chilometro 19+554, relativi all'ampliamento della sede stradale, pur rallentati dalla rescissione del primo contratto d'appalto, sono stati, tuttavia, completati, ad eccezione della pavimentazione definitiva e di un piccolo tratto al chilometro. 13+000, interessato da un'interferenza con una cabina Enel.

Il tratto appena descritto è stato, quindi, aperto al traffico, a doppia carreggiata, nel dicembre 2011. Sono, invece, in corso di esecuzione i lavori tra il chilometro 7+800 ed il chilometro 11+607, mentre non è stato possibile effettuare le previste attività nella parte iniziale del tracciato, a causa, come ho appena riferito, della presenza delle discariche abusive.

L'ANAS, ha fatto presente, altresì, che a tali criticità si sono, poi, aggiunte ulteriori difficoltà nella gestione dell'appalto, per un contenzioso insorto con l'Impresa aggiudicataria. In considerazione di tali vicende, la società medesima sta valutando la possibilità di stralciare, dal citato appalto, quelle opere non immediatamente cantierabili, al cui completamento si procederà mediante un nuova gara, non appena saranno bonificate le aree sulle quali insistono le discariche abusive. Ciò permetterà di ultimare i lavori già in esecuzione nei tempi previsti. Mi preme, inoltre, informare che i lavori di adeguamento della SS 268 saranno completati con la realizzazione del 3o tronco, che comprende lo svincolo di Angri. Tale intervento, inserito nel POR FESR 2007-2013 è stato ammesso a finanziamento, come già noto agli Interroganti, per un importo di euro 53.414.920,00.

Allo stato attuale, il progetto esecutivo dei lavori relativi al 3° tronco, redatto dall'Intercantieri Vittadello S.p.A., aggiudicataria tramite appalto integrato dell'opera, è in corso di approvazione da parte di ANAS. Infine, relativamente all'ultimo quesito, ANAS ritiene non praticabile la possibilità di chiudere al traffico l'arteria stradale interessata dai lavori, per la quale attualmente non sussistono condizioni di pericolo, in quanto indispensabile alla viabilità ed alla sicurezza in caso di esodo dei comuni vesuviani dell’hinterland napoletano.

Al riguardo, segnalo che il competente ufficio territoriale di ANAS sta predisponendo uno studio tecnico economico legato all'introduzione dei sistemi di controllo della velocità istantanea e/o media, denominati «Vergilius», al fine di incrementare in maniera significativa la sicurezza dell'intero tratto.

Nel concludere, assicuro che il Governo seguirà con la massima attenzione, il prosieguo delle attività necessarie alla realizzazione di questo importante progetto, che, senza dubbio, rappresenta un'arteria fondamentale per la mobilità dell'area vesuviana.


LA REPLICA DELL'INTERROGANTE

MANFREDI (PD), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la celerità della risposta, della quale si dichiara parzialmente soddisfatto. Al riguardo, osserva, infatti, che alla completezza delle informazioni e dei dati forniti in ordine allo stato di esecuzione dei lavori di potenziamento e messa in sicurezza dell'arteria stradale in questione, non si accompagna un'altrettanto completa illustrazione delle pur indispensabili iniziative che, a suo avviso, il Governo dovrebbe assumere per cercare di rimuovere al più presto tutti gli ostacoli, a partire da quelli relativi alla delicata situazione finanziaria dell'impresa aggiudicataria dei lavori, che, oltre a determinare gravi ricadute sociali e occupazionali, impediscono, di fatto, di procedere celermente verso il completamento di questo importante progetto infrastrutturale.

Nel preannunciare, quindi, ulteriori iniziative parlamentari dirette ad assicurare che il Ministero delle infrastrutture mantenga alta l'attenzione e l'impegno per il rispetto dei tempi previsti per l'ultimazione dei lavori, sollecita, in ogni caso, l'installazione delle barriere di sicurezza nei tratti stradali sprovvisti e più a rischio di incidentalità.

A.S.