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SS 36, disagi conseguenti alla chiusura di un tratto della strada

INTERROGAZIONI PARLAMENTARI- Interrogazione 3-00071 del sen. Del Barba,, 3-00153 del Sen. Crosio e la risposta del Sottosegretario De Angelis

SENATO

AULA

20 GIUGNO 2013


INTERROGAZIONE 3-00071 SEN. DEL BARBA (PD) sui disagi conseguenti alla chiusura di un tratto della strada statale 36.


TESTO DELL'INTERROGAZIONE

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Premesso che:

la strada statale 36 del lago di Como e dello Spluga è la principale arteria di collegamento tra Lecco e la Valtellina ed è attraversata ogni giorno da migliaia di veicoli (lavoratori, pendolari, autotrasportatori, turisti, eccetera); venerdì 10 maggio 2013 Anas dichiarava attraverso un proprio comunicato che "si sono verificate alcune lesioni nel rivestimento esistente e irregolarità altimetriche sul piano viabile della canna di monte della galleria Monte Piazzo, nel tratto attualmente a doppio senso di circolazione.

Il 9 maggio, il previsto controllo tecnico (effettuato periodicamente) ha fatto emergere alcune anomalie, immediatamente monitorate e, a seguito dell'incremento odierno delle spinte gravanti sul rivestimento della galleria, l'Anas dalle ore 21.00 dello stesso giorno chiuderà al transito la canna in direzione nord per il tempo necessario a effettuare le opportune verifiche. Poiché lungo la canna sud sono in corso di esecuzione i lavori di rifacimento e consolidamento del rivestimento della galleria, con conseguente chiusura al traffico, la circolazione lungo la statale 36 in direzione Lecco-Colico srà deviata all'altezza dello svincolo di Bellano lungo la strada provinciale 72, mentre la circolazione in direzione Colico-Lecco sarà deviata all'altezza dello svincolo del Trivio Fuentes lungo la medesima strada provinciale";

rilevato che: a seguito di tale determinazione assunta da Anas, dall'11 maggio, sulla strada statale 36, nel tratto Lecco-Colico, si sono verificati enormi disagi come risulta anche da numerosi articoli comparsi sulla stampa locale e sui quotidiani on line del territorio; i veicoli sono stati dirottati, già a partire da Abbadia Lariana, sulla strada provinciale 72, che allo stato risulta essere l'unico collegamento alternativo in particolare per i mezzi pesanti e che sta subendo un carico decisamente sovradimensionato per le caratteristiche della strada; l'aumento spropositato del traffico turistico e commerciale lungo tale tratto di strada e il conseguente aumento dei tempi di percorrenza e del consumo di carburante stanno recando gravi danni all'economia del posto, ai cittadini ivi residenti e all'ambiente; il rallentamento dei trasporti merce, la logistica in tilt e la carenza di materie infatti sono tutti fattori che stanno seriamente danneggiando le tante aziende presenti tra Lecco e la Valtellina già duramente provate da una crisi senza precedenti; la situazione è critica al punto che gli enti locali hanno attivato la protezione civile per poter provvedere alla distribuzione di acqua agli automobilisti e camionisti bloccati ed inoltre la polizia locale è impegnata su tutti i fronti possibili; gli enti locali e la prefettura stanno temporaneamente fronteggiando tale situazione di emergenza con risorse economiche, mezzi e uomini propri; considerato che: la stagione turistica già avviata, ricca di eventi, ha da sempre attirato numerosi visitatori in Valtellina e Valchiavenna; eventuali scioperi ferroviari potrebbero interrompere anche il trasporto pubblico su ferro rendendo la situazione del tutto insostenibile,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia conoscenza della difficile situazione che si è venuta a determinare lungo l'asse viario che collega Lecco alla Valtellina a seguito delle determinazioni assunte da Anas in data 10 maggio 2013 relativamente alla strada statale 36; se non reputi doveroso accertare le responsabilità dell'accaduto dal momento che la citata galleria necessitava da tempo di un intervento strutturale;

se sia a conoscenza dei motivi per i quali Anas, pur da tempo a conoscenza degli interventi strutturali di cui necessitava la galleria monte Piazzo, non abbia predisposto un adeguato piano di viabilità alternativo; se non ritenga necessario, per quanto di competenza, intervenire presso Anas SpA affinché in tempi brevissimi vengano ristabilite condizioni di traffico sostenibili, per la difesa dell'economia locale e per porre fine ai disagi cui sono sottoposti i cittadini, garantendo nel contempo la sicurezza e l'incolumità delle persone; se non ritenga necessario vigilare affinché, anche attraverso approfondite verifiche di carattere geologico e strutturale, gli interventi in esecuzione e in progetto nella galleria, una volta ultimati, siano definitivamente risolutivi rispetto a possibili problemi di ordine strutturale e di sicurezza, anche in considerazione dei rischi di carattere idrogeologico del territorio su cui si interviene;

se non ritenga opportuno prevedere un attento monitoraggio delle diverse infrastrutture viarie di Valtellina e Valchiavenna che per la loro fragilità stanno seriamente penalizzando e compromettendo lo sviluppo economico dell'intera provincia di Sondrio, anche al fine di individuare possibili potenziamenti su tutte le vie di accesso, sia stradali che ferroviarie, al fine di garantire una viabilità certa, sicura e sostenibile, anche in considerazione della vocazione turistica di queste valli.


INTERROGAZIONE 3-00153 SEN. CROSIO (GAL) sui disagi conseguenti alla chiusura di un tratto della strada statale 36.


TESTO DELL'INTERROGAZIONE

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che: la Valtellina e la Valchiavenna attraversano una situazione di enorme criticità a causa di un'emergenza da traffico difficilmente risolvibile, nonostante gli sforzi dell'assessore regionale Del Tenno e del Presidente della Provincia di Sondrio Massimo Sertori; la situazione si presenta complessa dal momento che la strada statale 36, arteria principale di collegamento tra Valtellina e Lecco, è chiusa sia in entrata che in uscita; infatti, la scoperta di lesioni alla galleria monte Piazzo e la conseguente chiusura al traffico della canna, venerdì 10 maggio 2013, si è aggiunta alla chiusura della canna opposta per i lavori di manutenzione; attualmente, il traffico viene deviato sulla vecchia strada provinciale 72, unico collegamento lungo il lago, con ritardi gravissimi che superano l'ora e con disagi fortissimi per la popolazione, per gli autotrasportatori, per le imprese e per i turisti ma anche per tutta l'economia della zona che ha l'unico sbocco reale nell'export e nel turismo; il fine settimana dell'11-12 maggio 2013 è stato disastroso per i cittadini locali, visto che il transito richiede il doppio del tempo normale, ma i disagi si attendono ancora più gravi nei giorni feriali;

il Presidente della Provincia di Sondrio ha fatto appello alla pazienza e alla collaborazione dei cittadini e alla possibilità di rinvio delle trasferte nonché dell'utilizzo del treno come mezzo di trasporto alternativo, annunciando una situazione di emergenza che andrà avanti per settimane. Sono attesi almeno un mese e mezzo di disagi insostenibili per i cittadini e per l'economia locale; chiaramente, come lo stesso assessore regionale ha annunciato, la sicurezza viene prima di tutto: se l'Anas ha deciso di chiudere la galleria monte Piazzo è evidente che il passaggio è rischioso per l'incolumità delle persone; servono pertanto lavori urgenti per ristabilire una situazione di normalità; di fatto, lo sciopero dei treni atteso per domenica 19 maggio e le tante iniziative previste in Valtellina per il mese di giugno, non ultimo il motoraduno dello Stelvio, metteranno a dura prova un sistema viabilistico sempre più sofferente, che ancora una volta ha dimostrato la propria fragilità,

si chiede di sapere quali interventi urgenti il Ministro in indirizzo intenda attuare, per quanto di propria competenza, affinché l'Anas acceleri i lavori in corso nella canna sud ristabilendo condizioni di traffico sostenibili, per la difesa dell'economia locale e per porre fine ai disagi cui sono sottoposti i cittadini, garantendo nel contempo la sicurezza e l'incolumità delle persone.

Risponde congiuntamente il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e per i trasporti DE ANGELIS.


TESTO DELLA RISPOSTA CONGIUNTA

Signora Presidente, onorevoli senatori interroganti, rispondo congiuntamente alle due interrogazioni 3-00071, presentata dai senatori Del Barba e Cantini, e 3-00153, presentata dai senatori Crosio e Arrigoni, in quanto riguardano lo stesso argomento.

Nel merito, mi preme intanto sottolineare che parliamo di un'arteria strategica che collega Lecco alla Valtellina, la strada statale 36 «Del Lago di Como e dello Spluga», nel tratto tra Lecco e Colico, costruita tra gli anni '60 e la fine degli anni '80. Il tracciato che si sviluppa per circa 50 chilometri è importante, attraversa una serie ininterrotta di gallerie anche di notevole lunghezza e necessita quindi da sempre di imponenti attività di manutenzione, ordinaria e straordinaria. Devo precisare che, come per tutte le opere di sua competenza, ANAS ci riferisce che provvede ad effettuare controlli periodici, per constatare l'effettiva sicurezza per l'utenza stradale. I numerosi interventi manutentivi effettuati da ANAS nel corso degli anni sulla statale 36 hanno interessato, tra l'altro, anche le canne di monte e valle della galleria Monte Piazzo, che, attraversando l'omonima montagna, situata all'interno di una faglia di carattere regionale, sono state oggetto di importanti effetti deformanti sin dall'originaria apertura al traffico della galleria stessa. E qui ci riserviamo di accertare anche le fasi di cantierizzazione dell'opera.

Al fine di completare gli interventi in corrispondenza del passaggio del tunnel nella zona più critica della montagna, dove una profonda frattura rende la roccia molto debole, facilitando la circolazione dell'acqua, che grava sulle strutture portanti, ANAS ha progettato lavori di consolidamento del contorno roccioso e di rifacimento del rivestimento dissestato della canna di monte (dal chilometro 84,485 al chilometro 84,905) e della canna di valle (dal chilometro 84,243 al chilometro 84,474), della galleria Monte Piazzo, per un'estensione di circa 425 metri, lungo la canna nord, e per 231 metri lungo, la canna sud. Nell'ambito di tale progetto, ANAS ha predisposto un dettagliato studio delle fasi relative alla chiusura alternata delle due canne e sono stati valutati gli effetti ed i possibili disagi del cantiere sulla circolazione della strada statale 36

. A tal fine, prima dell'avvio dei lavori, si sono svolte diverse riunioni con prefetture ed amministrazioni provinciali di Lecco e Sondrio, dove sono state concordate e condivise le modalità di attuazione delle fasi operative. In particolare, per tutta la durata dei lavori, si è stabilito di mantenere la circolazione lungo la strada statale 36 in direzione Lecco, verso sud, su due corsie a partire dalle ore 15-16 e fino alle ore 24 di ogni domenica e di deviare, invece, il traffico in direzione Colico, verso nord, sulla strada provinciale 72. I lavori sono stati consegnati e avviati nel mese di giugno 2012, con la realizzazione del by-pass di Corenno e la centinatura di un tratto della canna di monte dal chilometro 84,285 al chilometro 84,485. Tale intervento, non previsto nell'originario contratto d'appalto dei lavori, è divenuto indispensabile a causa del manifestarsi di importanti lesioni alle strutture portanti della galleria.

I lavori sono poi proseguiti dal mese di settembre 2012 con interventi nella canna di valle, attraverso il rifacimento delle strutture portanti della galleria, per circa 231 metri, in particolare il rivestimento in cemento armato dello spessore di un metro su tutto il contorno, necessario per sostituire i tratti deteriorati risalenti all'epoca della costruzione del tunnel. Relativamente alla situazione deformativa sopra descritta e alle potenziali vibrazioni indotte dalle adiacenti lavorazioni di scavo, la canna di monte, in esercizio a doppio senso di marcia, è stata oggetto di un approfondito monitoraggio dal mese di settembre 2012. In particolare, le strutture sono state sottoposte a ispezioni visive, misure con fessurimetri, con martinetti piatti e con stazioni di convergenza.

L'attività di monitoraggio da parte di ANAS ha consentito infatti di valutare compiutamente le variazioni degli stati tensionali e deformativi collegati alle intense precipitazioni piovose che, com'è noto, si sono abbattute sulla Lombardia dallo scorso mese di febbraio e che, di conseguenza, hanno incrementato gli effetti delle spinte idrauliche sulle strutture della galleria Monte Piazzo. Le letture effettuate in data 27 aprile 2013, pur indicando una progressione delle tensioni nel calcestruzzo del rivestimento, non avevano evidenziato l'insorgere di situazioni di criticità. Il 9 maggio scorso, invece, i controlli tecnici hanno fatto emergere alcune anomalie strutturali, amplificate, il giorno successivo, dall'incremento delle spinte gravanti sul rivestimento della galleria.

Pertanto, il 10 maggio (quindi il giorno successivo) ANAS ha dovuto provvedere alla chiusura del traffico lungo la canna in direzione Nord della galleria. Ciò premesso, l'evento sopra descritto va senz'altro inquadrato nell'ambito dell'imprevedibilità. L'esame delle rilevazioni e dei monitoraggi effettuati e descritti poco fa ha infatti indotto ANAS ad assumere una decisione di tale portata che, seppur penalizzante per il territorio di Lecco e Sondrio, ha sicuramente evitato danni e conseguenze ben più gravi alla galleria e, soprattutto, all'utenza della strada. Il piano alternativo per la viabilità, che in caso di chiusura della strada statale 36 prevede l'utilizzo della strada provinciale 72, è stato immediatamente attivato con l'ausilio delle forze dell'ordine e degli Enti locali; la gestione operativa è proseguita con l'intensificazione dell'attività di ANAS che ha garantito il presidio dei punti più critici della viabilità mediante la creazione di 8 postazioni fisse lungo la strada provinciale 72.

Attualmente, l'attività per il ripristino della viabilità sulla strada statale 36 procede, senza sosta, secondo un cronoprogramma accelerato e concordato tra ANAS e impresa esecutrice dei lavori. Le lavorazioni descritte, effettuate con turni di 24 ore su 24 e di sette giorni su sette, hanno consentito la riapertura della canna Sud della galleria lo scorso 13 giugno, quindi in anticipo rispetto alla precedente previsione del 30 giugno; si renderanno necessarie alcune chiusure notturne della strada statale 36 (tra le ore 22 e le ore 6), per permettere il completamento degli impianti tecnologici e di alcuni lavori di rifinitura, secondo un calendario che verrà definito anche con le amministrazioni locali. I lavori proseguiranno esclusivamente nella canna di monte della galleria con le medesime modalità utilizzate per quella di valle.

Le opere, come riferisce ANAS, nonostante le difficoltà intervenute, saranno ultimate nel mese di giugno 2014, grazie all'incremento dei mezzi operativi e delle maestranze, nonché attraverso il potenziamento dei turni lavorativi in modo da accelerare la conclusione dei lavori. Informo, inoltre, che i competenti uffici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti stanno provvedendo ad effettuare quanto prima, attraverso il provveditorato interregionale alle opere pubbliche della Lombardia, insieme ad ANAS e agli Enti locali interessati, un'accurata verifica della situazione ed un monitoraggio sia da un punto di vista tecnico di sicurezza sia da un punto di vista della sostenibilità nei collegamenti, al fine di migliorare l'attuale situazione critica nei collegamenti stradali della zona. Nel concludere, assicuro che il Governo ed il Ministero seguiranno con l'attenzione dovuta il regolare prosieguo dei lavori in esame.


REPLICHE DEGLII INTERROGANTI


DEL BARBA
. Signora Presidente, signori del Governo, mi dichiaro soddisfatto della risposta del Sottosegretario, soprattutto per quanto attiene all'attività di vigilanza e monitoraggio per l'immediato ripristino di condizioni di normalità per la viabilità che conduce primariamente in Provincia di Sondrio. Come ha giustamente detto il Sottosegretario, trattasi di un'arteria strategia che collega Lecco alla Valtellina; forse vale la pena precisare che si tratta fondamentalmente dell'unica arteria che collega un'intera Provincia al resto d'Italia, eccezione fatta per i valichi alpini. A mio avviso ciò aumenta l'attenzione da parte nostra e del Governo per il futuro, in quanto, nonostante i pronti interventi di ripristino, non possiamo dimenticare che tuttora questa Provincia è collegata solamente con una delle due canne per un importante tratto, proprio quando si sta per inaugurare la strada a quattro corsie in Provincia di Sondrio e chiaramente, se l'accesso è ridotto a due corsie, questa importante opera per la nostra Provincia viene fondamentalmente sminuita. Altro motivo di soddisfazione è la vigilanza che il Governo intende assumere riguardo alla cantierizzazione delle opere; non è infatti la prima volta che incidenti di questo tipo capitano su quel tratto. Questi importanti effetti deformanti sono una pericolosa spada di Damocle sull'intera economia della nostra Provincia, per cui si rende necessario capire non solo se vi siano state responsabilità in fase di esecuzione, ma se permangano incognite gravi sul futuro della viabilità di una Provincia a vocazione turistica. Occorre capire quindi come attenuare i rischi prevedendo opportuni piani di viabilità alternativa. Pertanto, pur rimarcando che l'azione del Governo non si deve intendere terminata qui, ma che l'importante fase di riscontro, controllo e monitoraggio deve proseguire con maggior insistenza, mi dichiaro soddisfatto.


CROSIO

Signora Presidente, purtroppo, contrariamente al collega Del Barba, non posso ritenermi pienamente soddisfatto per un semplice motivo: lo stato dell'arte è che l'arteria principale della Provincia di Sondrio è a mezzo servizio. Questo è il punto fermo dal quale dobbiamo partire.

Lei, giustamente e la ringrazio, ha fatto una difesa d'ufficio di ANAS, che è comprensibile. Condivido le sue affermazioni sulla necessità di accertare la cantierizzazione, ma dobbiamo accertare anche la programmazione di ANAS, che riteniamo sia stata sempre piuttosto maldestra per quanto riguarda questa importante arteria. Voglio tuttavia sottolineare il fatto che oggi abbiamo una strada a mezzo servizio. E per il futuro, signor Sottosegretario, abbiamo un'altra certezza: la strada sarà a mezzo servizio per i prossimi due anni.Questo è certo. Glielo voglio dire anche da tecnico.

Forse era il caso di sottolineare che il ministro Lupi, recatosi due domeniche fa con l'assessore Del Tenno a visitare i cantieri, ha condiviso la necessità di intervenire immediatamente presso ANAS, vista la precarietà dell'infrastruttura, affinché la viabilità straordinaria che occorre mettere in campo nel caso di nuove problematiche per la Provincia di Sondrio (incrociamo le dita) non crei il disastro ambientale ed economico che ha causato finora per la Provincia stessa, ossia l'utilizzo della strada SP72 che non ha il calibro necessario a far passare, essendo stata costruita forse dagli austriaci qualche anno fa, i 1000 camion che tutti i giorni scendono dalla Valtellina verso Milano per il trasporto delle merci e le automobili che vi circolano normalmente. Il ministro Lupi ha condiviso il fatto che bisogna prevedere risorse, che si aggirano attorno ai 15 milioni di euro, per dar vita, nel caso di una nuova emergenza, a una viabilità alternativa già condivisa dalle Provincie di Sondrio e di Lecco in un progetto preliminare.

Non voglio entrare nei dettagli, ma in caso di emergenza ciò garantirebbe alla Provincia di Sondrio di non rimanere isolata dal resto del Paese, perché di fatto è accaduto questo: la provincia di Sondrio è stata isolata dal resto del Paese con ricadute devastanti dal punto di vista economico. Troppo spesso dimentichiamo che la Provincia di Sondrio vive in odo particolare anche di turismo. Lei può immaginare cosa ha scatenato tutto questo. I pacchetti turistici sono venuti meno perché la Provincia di Sondrio non è raggiungibile. E non essendo stati chiusi pacchetti turistici importanti della Provincia siamo certi di avere un'estate devastante. Allora, signor Sottosegretario, al netto del fatto che abbiamo superato in questo momento l'emergenza più acuta, quello che chiediamo e su cui vigileremo è che, come promesso dal ministro Lupi e dall'assessore regionale Del Tenno, ci sia un'unione di forze per condividere quello che vuole il territorio, tutti i Comuni rivieraschi, comprese le due Province: la soluzione del peduncolo di Piona, nel dettaglio, e dell'uscita di Dervio. Questo ci darà la garanzia di non essere separati dal resto del Paese. Poi non venite a dire che siamo noi che vogliamo separare il Paese.

A.S.