SS 407 "Basentana", il progetto di Anas per la messa in sicurezza del viadotto Molino
INTERROGAZIONI PARLAMENTARI: l'interrrogazione n. 5-*00279 dell'On. Burtone e la risposta del Sottosegretario Girlanda
CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 settembre 2013
XVII LEGISLATURA
Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici
INTERROGAZIONE 5-00279 Burtone: Sulla messa in sicurezza della strada statale 407 Basentana.
TESTO DELL’INTERROGAZIONE
Per sapere – premesso che: lungo la strada statale 407 Basentana e precisamente al chilometro 4 in prossimità dello svincolo per Vaglio Basilicata è stato segnalato il cattivo stato di salute del viadotto «Molino»;
si tratta di un viadotto di circa 700 metri, composto da 25 campate; ad occhio nudo sono riscontrabili l'usura della struttura con degradazione del calcestruzzo, il ferro visibile e ossidato, lesioni tra le congiunture;
sempre lungo la stessa arteria al chilometro 12 un movimento franoso che si è sviluppato ad inizio degli anni 2000 ha creato di fatto una ostruzione del fiume, creando un ristagno notevole con il livello dell'acqua che cresce inesorabilmente ad ogni precipitazione;
anche in questo caso andrebbe controllata la salute della struttura viaria; la Basentana è la strada di collegamento principale che attraversa la Lucania e collega la A3 con la E90 Jonica; il suo collassamento rappresenterebbe il completo isolamento non solo della Basilicata ma dell'intero Mezzogiorno peninsulare –:
se e quali iniziative il Governo intenda adottare per verificare con l'Anas quanto esposto in premessa e adottare i necessari interventi al fine di evitare guai ben più gravi soprattutto in relazione alla sicurezza degli automobilisti che la percorrono
TESTO DELLA RISPOSTA DEL SOTTOSEGRETARIO ROCCO GIRLANDA
In relazione a quanto segnalato dall'Onorevole Interrogante sono state assunte precise informazioni presso la società ANAS. Al riguardo, ANAS ha riferito che il viadotto «Basento» situato sulla strada statale 407 «Basentana», in località Molino, risulta oggetto di costante monitoraggio da parte della medesima.
Dai numerosi controlli effettuati è emerso che il viadotto presenta un degrado strutturale sulle travi di bordo mentre, per quanto concerne le solette, sono stati rilevati moderati effetti di carbonatazione (processo chimico che provoca il degrado di conglomerati cementizi), riconducibili a fenomeni naturali fisico-chimici indotti dagli agenti atmosferici, che escludono, comunque, stati fessurativi tali da pregiudicare la funzionalità statica delle solette stesse. Il monitoraggio ha permesso, inoltre, di individuare anche l'ammaloramento delle strutture periferiche di pulvini e solette, che, tuttavia, non compromette la staticità dell'opera.
I motivi sopra richiamati hanno giustificato la chiusura parziale del viadotto, in entrambe le direzioni e la deviazione del traffico veicolare esclusivamente sulle corsie di sorpasso, in modo da garantire la ripartizione trasversale dei carichi sulle travi più interne, esenti da degrado strutturale. ANAS, ha altresì evidenziato che la piattaforma stradale di ciascuna delle 26 campate del viadotto «Basento» è stata realizzata mediante un'unica soletta in cemento armato, e, pertanto, la monolicità dell'impalcato rende estremamente difficile e complessa la rimozione parziale delle travi logorate.
Tutto ciò considerato, informo che al fine di evitare ulteriori gravi disagi alla circolazione, derivanti dall'eventuale demolizione delle travi danneggiate, l'ANAS ha in corso di valutazione un'ipotesi progettuale che prevede la riparazione e il rinforzo dell'infrastruttura esistente, mediante l'utilizzo di materiale composito, resistente alle alte temperature e che tale intervento è stato inserito nel Piano di manutenzione straordinaria delle opere d'arte.
TESTO DELLA REPLICA DELL’INTERROGANTE
Giovanni Mario Salvino BURTONE , dichiara di non potersi ritenere soddisfatto della risposta del Governo.
Evidenzia, infatti, che l'asse stradale oggetto dell'interrogazione è l'unico collegamento fra il versante ionico e quello tirrenico della regione e che l'urgenza di interventi di ammodernamento e di messa in sicurezza di tale infrastruttura, così come delle arterie provinciali che ad essa affluiscono, è incompatibile con i tempi e le modalità di intervento indicati nella risposta.
Conclude quindi richiamando il Governo ad intervenire con maggiore incisività su ANAS affinché siano messe in campo iniziative ed interventi incisivi e immediati per risolvere la grave situazione in atto.