Sulla cantierabilità del lotto 1.6 dell'Autostrada Asti-Cuneo
L'interrogazione 5-06787 di Delfino e la risposta del sottosegretario Guido Improta
CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 13 settembre 2012
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
5-06787 Delfino: Sulla cantierabilità del lotto 1.6 dell'Autostrada Asti-Cuneo.
Testo dell’interrogazione
Per sapere - premesso che:
il lotto 1.6 dell'autostrada Asti-Cuneo, corrispondente alla tangenziale di Cuneo, rappresenta un collegamento fondamentale per la viabilità del territorio; durante la Conferenza di servizi, tenutasi presso il Ministero delle infrastrutture e trasporti il 19 aprile 2012, è stato confermato che il lotto 1.6 risulta tra le opere già finanziate e che le risorse economiche necessarie sono disponibili;
il mancato avvio dei lavori, nonostante la disponibilità delle risorse, sarebbe da attribuire al ricorso presentato dalla società Asti-Cuneo nei confronti dell'Anas, per cui solo dopo la sentenza del Tar il progetto potrà essere autorizzato e cantierato; la realizzazione della tangenziale è fondamentale sia per la viabilità della città che per lo sviluppo e la valorizzazione dell'economia cuneese, per cui risulta necessario intervenire affinché venga sollecitato l'avvio dei lavori in tempi certi, così come richiesto e ribadito dalle istituzioni locali -:
quali iniziative intenda assumere al fine di sollecitare il superamento dell'attuale stallo che impedisce di fatto la cantierabilità del progetto, già finanziato, relativo all'opera in parola.
Il sottosegretario Guido IMPROTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Teresio DELFINO (UdCpTP) replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita, unicamente perché conferma con esattezza quale sia l'effettivo stato dell'arte. Sottolinea, peraltro, che la propria interrogazione era stata presentata con l'auspicio che l'avvio di un confronto sui prezzi potesse portare al superamento della controversia in corso.
Formula, pertanto, un forte auspicio affinché il Governo, che ha caratterizzato la propria azione proprio in direzione dello sblocco dei cantieri e di una velocizzazione dei tempi di realizzazione delle opere pubbliche, faccia ogni sforzo per superare la situazione di stallo in atto e di addivenire al rapido completamento di un'infrastruttura che non presenta problemi di reperimento delle risorse e che è fondamentale per la viabilità del territorio.
ALLEGATO 2 5-06787 Delfino: Sulla cantierabilità del lotto 1.6 dell'Autostrada Asti-Cuneo.
TESTO DELLA RISPOSTA
Il collegamento autostradale (A6-A21) Asti-Cuneo, della lunghezza totale di km 90,2, è articolato in due tronchi, tra di loro interconnessi: il Tronco I, A6 (Massimini)-Cuneo, dallo svincolo di nuova realizzazione di Massimini (Carrù) sulla A6 Torino-Savona al terminale di Cuneo; il Tronco II, A21 (Asti est)-A6 (Marene), dallo svincolo di Asti est (sull'autostrada A21 Torino-Alessandria-Piacenza) allo svincolo di Marene (sull'autostrada A6 Torino-Savona).
In particolare, il tronco I (A6 Massimini-Cuneo) attraversa diversi comuni in provincia di Cuneo, si suddivide a sua volta in diversi lotti, dei quali il lotto I/6 costituisce la tangenziale di Cuneo con un'estesa di circa 7,5 km. Tale lotto I/6 pone in collegamento il lotto I/5 con il successivo lotto funzionale facente parte della tangenziale di Cuneo, in prossimità della esistente Strada Provinciale 422. L'opera – che vede quale soggetto aggiudicatore l'ANAS SpA – è inserita in Legge Obiettivo nonché nel Documento di Programmazione Economica e Finanziaria 2008-2012 alla tabella B2 – tra le «Opere in corso integralmente coperte»; ed anche nel corso dell'ultima Conferenza dei Servizi, tenutasi presso il Ministero che rappresento il 19 aprile 2012, è stata ribadita l'integrale disponibilità delle relative risorse economiche, pari ad euro 151 milioni.
Tuttavia, come è noto all'onorevole interrogante, l'intervenuta impugnazione, da parte della concessionaria Autostrada Asti Cuneo S.p.A., del provvedimento di approvazione del progetto definitivo del lotto 6, tronco I, emesso da ANAS, e la mancata definizione del relativo contenzioso avanti al TAR Piemonte, impediscono, ancora oggi, l'utile avvio dell'opera in rassegna.
Proprio con riferimento alla vicenda contenziosa, che verte sostanzialmente sulla riquantificazione dell'importo dei lavori concessi (laddove la concessionaria Asti Cuneo sostiene che i prezzi applicati devono fare riferimento all'anno 2009, mentre ANAS sostiene che i prezzi da applicare siano quelli del 2005) occorre evidenziare che il Tribunale Amministrativo di Torino, con l'ordinanza 530/2009 del 2 luglio 2009, ha accolto la richiesta cautelare avanzata dalla concessionaria Asti Cuneo SpA (disponendo, tra l'altro, la sospensione degli atti impugnati ed ordinando ad ANAS di riesaminare i provvedimenti adottati in contraddittorio con la concessionaria medesima), ma, ad oggi, non ha ancora fissato l'udienza di merito, nonostante da parte della ricorrente siano state avanzate sette domande in tal senso, l'ultima delle quali in data 22 maggio 2012.
Per quanto precede, sarà cura del Ministero che rappresento compiere i necessari approfondimenti e stabilire le dovute interlocuzioni con gli Uffici competenti per materia, onde superare l'attuale situazione di stallo processuale che impedisce di fatto la possibilità di assumere alcuna iniziativa per la celere cantierabilità del progetto prima della decisione di merito del Giudice Amministrativo.