Sull'inquinamento acustico della Tangenziale di Napoli
L'interrogazione 3-02190 di Catone e la risposta del ministro Piero Giarda
CAMERA
AULA 4.4.2012
(Iniziative di competenza nei confronti della società Tangenziale di Napoli Spa, affinché siano rispettate le norme in materia di inquinamento acustico e sia tutelato il diritto alla salute dei cittadini residenti - n. 3-02190 )
TESTO DELL'INTERROGAZIONE
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
la tangenziale di Napoli, nell'attraversare il tratto Vomero-Fuorigrotta, incide fortemente per circa 1,2 chilometri nel tratto abitato con immissioni rumorose superiori ai 75 decibel, come risulta dalle verifiche effettuate dall'Arpac, causando l'invivibilità della medesima fascia di abitazioni che abbraccia oltre 3.000 persone, con tutti i problemi legati, oltre che al mancato riposo, alle conseguenze che questo comporta: stress, difficoltà di concentrazione nello studio e nel lavoro, diffusione di malattie respiratorie come asma, tumori;
le normative vigenti in tema di inquinamento acustico prevedono un limite di emissioni per le zone residenziali pari a 65 decibel; la tangenziale costruita negli anni '70, ovvero successivamente all'edificazione delle zone interessate risalente agli anni '50 e '60, attraversa in quel tratto aree prettamente residenziali, non essendoci insediamenti industriali o produttivi, ma addirittura scuole, case di cura, limitate attività commerciali ed aree a verde, dove è obbligatorio rispettare per legge (si fa riferimento a tutta la normativa di settore oltre al dettato costituzionale) tutte le disposizioni normative per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico ed ambientale del traffico veicolare, nonché il piano di zonizzazione acustica esistente;
la Tangenziale di Napoli spa, concessionaria dell'Anas, a giudizio dell'interrogante, non rispetta in modo più assoluto i limiti di immissione imposti dalla legge n. 447 del 1995 e successive, non solo mancando di opere recenti di adeguamento alle mutate normative, ma anche non adottando nemmeno le più elementari cautele dovute al sempre crescente aumento dei passaggi che sfiora le 500 mila unità giornaliere; non viene previsto, almeno nelle more di provvedimenti definitivi, quantomeno il rispetto dei limiti di velocità propri dei tratti urbani, al fine di evitare, con tutti i dispositivi necessari, che le auto vadano ad oltre 80 chilometri all'ora, di giorno e di notte -:
quali iniziative, nell'ambito delle proprie competenze, si intendano adottare, anche intervenendo nei confronti della società Tangenziale di Napoli spa, concessionaria dell'Anas, affinché siano rispettate le norme vigenti in materia di inquinamento acustico e sia tutelato il diritto alla salute dei cittadini residenti in prossimità della tangenziale
PRESIDENTE. L'onorevole Catone ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-02190. concernente iniziative di competenza nei confronti della società Tangenziale di Napoli Spa, affinché siano rispettate le norme in materia di inquinamento acustico e sia tutelato il diritto alla salute dei cittadini residenti (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata).
GIAMPIERO CATONE. Signor Presidente, signor Ministro, premetto che la tangenziale di Napoli, nell'attraversare il tratto Vomero-Fuorigrotta, incide fortemente nel centro abitato con immissioni rumorose superiori ai 75 decibel, come risulta dalle verifiche effettuate dall'ARPAC (azienda regionale protezione ambientale Campania), causando l'invivibilità della medesima fascia di abitazioni che abbraccia oltre 3 mila persone, con tutti i problemi connessi. Premetto, inoltre, che le normative vigenti in tema di inquinamento acustico prevedono un limite di emissioni per le zone residenziali pari a 65 decibel e che la tangenziale, costruita successivamente all'edificazione delle zone interessate, attraversa in quel tratto aree prettamente residenziali, non essendoci insediamenti industriali o produttivi, ma scuole, case di cura, ed aree a verde pubblico.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
GIAMPIERO CATONE. Vorremmo sapere, tenuto conto che la città di Napoli è all'ultimo posto nella classifica del rapporto sulla qualità della vita dei grandi centri abitati, secondo uno studio del politecnico di Milano, quali iniziative si intendano adottare, intervenendo nei confronti della società Tangenziale di Napoli Spa, affinché siano rispettate tutte le norme di legge e sia tutelato il diritto alla salute dei cittadini residenti in prossimità della tangenziale.
PRESIDENTE. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, professor Dino Piero Giarda, ha facoltà di rispondere.
DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Signor Presidente, onorevole Catone, le rispondo su indicazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. In relazione alla problematica dell'inquinamento acustico sulla tangenziale di Napoli, il Ministro delle infrastrutture fa presente che il progetto originario in corso di esecuzione relativo alla tratta compresa tra gli svincoli di Fuorigrotta e Camaldoli è stato approvato in conferenza di servizi nel lontano 2002. Nel corso dell'iter approvativo del progetto erano state richieste varianti alle opere concernenti la tipologia dei pannelli acustici e la riduzione dell'altezza massima delle barriere a cinque metri.
Tali variazioni sono risultate congruenti con i limiti imposti dalle normative vigenti all'epoca dell'approvazione. Attualmente le opere sono state ultimate ad eccezione della galleria acustica prevista tra il cavalcavia di via Piave e quello adiacente denominato «Parva Domus».
Infatti, a causa del forte impatto del cantiere sul traffico autostradale, detta galleria è stata stralciata dai lavori per consentirne una rivisitazione progettuale e rendere compatibile la sua esecuzione con le esigenze di fluidità e sicurezza della circolazione stradale. Il progetto definitivo ha ottenuto l'approvazione da parte della sovrintendenza ai beni ambientali, con prescrizioni che hanno fatto notevolmente lievitare i costi dell'opera. Il progetto definitivo, adeguato secondo queste prescrizioni, ha ottenuto l'approvazione da parte della sovrintendenza nel febbraio 2010.
Al riguardo, ANAS ha assicurato che procederà quanto prima all'appalto. Nelle more dell'ultimazione dei lavori, su richiesta del comune di Napoli, sono state eseguite prove acustiche da parte dell'Agenzia regionale di protezione ambientale della Campania su alcuni ricettori posti ai piani alti di edifici ubicati lungo la tratta citata. Da tale rilievi è risultato che in un numero esiguo di casi i limiti imposti dalle normative vigenti vengono superati di pochi decibel, fino a un massimo di 3,5 decibel. Preso atto delle risultanze delle misurazioni, l'ANAS ha avviato lo studio per l'esecuzione di interventi correttivi diretti a ricondurre gli sporadici casi di superamento dei limiti rilevati nelle misure previste dalla vigente normativa. Tale studio dovrà essere nuovamente sottoposto all'iter approvativo della conferenza dei servizi, per essere poi successivamente approvato dalla società ANAS. Il Governo, nel concludere, assicura che seguirà con particolare attenzione gli sviluppi della vicenda.
PRESIDENTE. L'onorevole Catone ha facoltà di replicare.
GIAMPIERO CATONE. Signor Presidente, signor Ministro, la ringrazio ma non posso dichiararmi soddisfatto. Capisco bene che lei purtroppo deve riportare un appunto che le hanno dato, ma vorrei semplicemente chiarire che l'ARPAC (l'ente regionale campano) ha rilevato 73 decibel, cioè solo 2 decibel in meno rispetto a quando non era stato progettato l'inserimento delle barriere. Le dico anche che questi lavori sono finiti e l'ARPAC ha fatto queste rilevazioni successivamente alla conclusione dei lavori. Probabilmente non si era tenuto conto dell'aumento del traffico. Pag. 113 Quindi, le chiedo, signor Ministro, cosa intende fare il Governo per obbligare - ripeto: obbligare - la tangenziale di Napoli che, per obblighi concessionari, deve investire il 2,5 per cento dei suoi fondi di bilancio per l'adeguamento per le nuove normative e tutto quanto occorre a salvaguardare la salute dei cittadini che corrono rischi praticamente ogni giorno e che almeno penso che la sera a casa abbiano il diritto a rimanere un po' tranquilli