Toscana, realizzare la Tangenziale di Lucca
L'interrogazione parlamentare n. 5-05688 Castiello e la risposta del Sottosegretario Umberto Del Basso De Caro
CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 4 giugno 2015
COMMISSIONE PARLAMENTARE Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE n. 5-05688 Castiello: intendimenti del Governo in merito alla realizzazione della Tangenziale est di Lucca.
TESTO DELL’INTERROGAZIONE
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
i cittadini lucchesi attendono da oltre 60 anni nuovi interventi sul sistema viario. Nel tempo si sono succedute innumerevoli proposte, sono stati elaborati diversi progetti che ad oggi non hanno ancora trovato una loro realizzazione. Infatti, per via del dissesto stradale i mezzi pesanti che servono le aree industriali della provincia di Lucca, sono costretti ad impegnare la Circonvallazione per poter accedere ai caselli autostradali;
il primo progetto, noto come Salt 1, risale al 1987 e si componeva di una variante alla strada statale 12, nota come tratta Nord-sud, lunga circa 8 chilometri e di una complanare pressoché adiacente all'autostrada tra Lucca e Capannori di pari lunghezza. Questo progetto, che prevedeva un tracciato di superstrada a 4 corsie e la realizzazione di molti viadotti, fu accantonato in quanto ritenuto ad elevato impatto ambientale;
successivamente, negli anni ’90, venne proposto un secondo progetto (Salt 2) che riprendendo il vecchio cercò di eliminare buona parte dei viadotti indicando, in alternativa, un percorso in gran parte interrato. Anche questo progetto, a causa di una fitta rete di canali e fossati e di una falda freatica vicina al piano di campagna, fu accantonato per l'impossibilità di realizzarlo;
il 21 dicembre 2001, il Cipe con la delibera n. 121 ai sensi della legge obiettivo sui programmi delle infrastrutture strategiche previde una serie di interventi di attraversamento Nord Sud dei valichi appenninici comprendenti, tra l'altro, anche l'ammodernamento della strada statale 12 Abetone Brennero. Il 3 febbraio 2003 la provincia di Lucca, i comuni di Lucca, Capannori ed Altopascio, l'Associazione industriali e la camera di commercio, firmarono un documento contenente le linee guida della nuova viabilità della piana di Lucca. Sulla base di queste linee guida, nel 2005 l'Anas redasse il progetto preliminare e lo studio di impatto ambientale delle tangenziali est ed ovest. La regione Toscana espresse parere contrario in particolare per la tangenziale ovest, in quanto riteneva indispensabile migliorare la qualità degli interventi di mitigazione;
il 18 aprile 2003 il Governo e la regione Toscana firmarono l'intesa quadro che ha riportato gli stessi contenuti della delibera Cipe n. 121. Nel 2005, all'interno del documento allegato al DPEF, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti individuò il complesso degli interventi stradali di interesse statale riguardanti il territorio della provincia di Lucca, e più nello specifico individuò il cosiddetto «sistema tangenziale di Lucca». Tali interventi furono previsti anche all'interno delle opere infrastrutturali ANAS di nuova realizzazione 2007-2011, per un importo complessivo di 482 milioni di euro e con previsione di appaltabilità nel 2011;
il 6 marzo 2008 i comuni di Lucca, Capannori, Porcari, Altopascio, Montecarlo e Villa Basilica, Associazione degli industriali, camera di commercio e provincia di Lucca firmarono il documento di intesa sulle infrastrutture necessarie a migliorare il sistema della mobilità nella piana di Lucca. Tale documento divenne necessario affinché la provincia, dietro indicazioni della regione, avesse potuto approfondire la progettazione relativa alla tangenziale est nonché ad ulteriori interventi finalizzati a riorganizzare la rete viaria della piana di Lucca;
il 28 luglio 2008 si procedette all'apertura del nuovo casello autostradale del Frizzone a Capannori. Nel gennaio del 2010, con atto aggiuntivo all'intesa tra Governo e regione Toscana del 2003, venne previsto il potenziamento della viabilità est di Lucca comprendente i collegamenti fra Ponte a Moriano e i caselli dell'A11 Frizzone e di Lucca est;
nel 2011 venne siglato un nuovo protocollo d'intesa tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la regione toscana, la provincia di Lucca, 1'Anas spa, i comuni di Capannori e Lucca, sul riassetto complessivo della viabilità della piana di Lucca;
successivamente, nel marzo 2012 ANAS si è impegnata a presentare il progetto preliminare degli assi della piana entro l'autunno, e più precisamente entro il 30 novembre dello stesso anno. Nel frattempo nell'aprile 2012 il Consiglio regionale toscano approvò l'aggiornamento 2011 al programma pluriennale di investimenti sulla viabilità di interesse regionale per gli anni 2002-2007, a cui si sono aggiunti 23 nuovi interventi sulle strade regionali, per un investimento complessivo pari a 69.100.000 euro;
il 4 luglio 2012 ANAS redigé il documento preliminare all'avvio della progettazione, che ha modificato il precedente documento redatto nel 2005 a seguito del parere della Commissione speciale e dello studio della provincia condiviso con gli enti locali. Le priorità che compaiono nel documento sono: il tratto ovest est (da Antraccoli fino al casello Lucca est), il tratto est ovest (fino alla viabilità nord sud), e infine il tratto asse nord-sud;
nella delibera del Cipe n. 4 del 2014 si legge che la legge di stabilità 2014 ha autorizzato la spesa di 485 milioni di euro per la realizzazione di nuove opere. Il criterio per la sezione delle nuove opere è individuato con l'attuazione del piano investimenti 2007-2011 allegato al contratto di programma Anas 2007. In tale piano di investimenti la realizzazione della «tangenziale di Lucca» non appare affatto menzionata, andando dunque ad eliminare ogni presupposto che permetterebbe un legittimo stanziamento di fondi da parte del Cipe;
nell'allegato al Def (documento di economia e finanza) che è stato approvato il 10 aprile 2015 dal Consiglio dei ministri si legge chiaramente che nel documento pluriennale di pianificazione (Dpp) introdotto dal decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 288 è individuato lo strumento di programmazione che include e rende coerenti tutti i piani e i programmi d'investimento per le opere pubbliche di propria competenza. Tale documento sarà elaborato per settembre 2015, in vista del disegno di legge di stabilità 2016;
se fino a qualche anno fa il riassetto del sistema stradale della provincia di Lucca era un progetto fissato solo su carta, ad oggi non resta nemmeno questo. Il programma delle infrastrutture strategiche (Pis) approvato e modificato dal Cipe, a cui spetta il compito di indicare quali opere sono contenute nella «legge obiettivo» e dunque seguono le relative norme speciali in materia, include 419 interventi per un costo di 384 miliardi di euro;
nell'Allegato infrastrutture, che indica lo stato di avanzamento delle opere incluse nel Pis, all'insediamento del Ministro Delrio la lista delle priorità contava 51 opere, mentre l'ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha voluto accentuare la discontinuità togliendo ben 22 opere, aggiungendone 2 e facendo così scendere a 31 queste super-priorità. Nello specifico, le due opere aggiunte sono la tranvia di Firenze e il servizio ferroviario metropolitano di Bologna, mentre tra le opere eliminate vi è anche la tangenziale est di Lucca;
l'obiettivo dell'Allegato infrastrutture è quello di indicare, attraverso la tabella 0 contenuta alla fine dell'allegato, lo stato di avanzamento di ogni opera inclusa nel Pis. Da questo punto di vista nell'allegato del 10 aprile 2015, l'aggiornamento c’è solo per le 30 opere prioritarie, mentre si legge chiaramente che «con riferimento alle altre opere contenute nel Pis di cui all'allegato XI Allegato infrastrutture si provvederà, a valle di un approfondito confronto con le Regioni, al previsto aggiornamento sullo stato di avanzamento in sede di definizione della nota di aggiornamento al Def 2015»;
successivamente all'approvazione del Def, il Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Riccardo Nencini, durante un incontro tenutosi a Lucca, ha parlato di «termini certi» sia per la realizzazione dei nuovi assi viari, sia per il raddoppio della linea ferroviaria verso Firenze –:
se il Ministro sia in possesso di maggiori informazioni rispetto a quelle note agli interroganti, che gli permettano di esprimersi in termini ottimistici rispetto alla cosiddetta tangenziale est di Lucca, e se, dunque, non ritenga di dover fornire ulteriori chiarimenti in proposito, ovvero se, qualora il Viceministro Nencini abbia piuttosto espresso un auspicio, quali iniziative si intendano intraprendere al fine di attribuire al progetto in questione la qualifica di opera prioritaria provvedendo al relativo finanziamento.
TESTO DELLA RISPOSTA DEL SOTTOSEGRETARIO UMBERTO DEL BASSO DE CARO
Senza ripercorrere l’iter relativo all'ammodernamento e al potenziamento del collegamento Modena-Lucca, ben noto agli Interroganti, ricordo che l'intervento, che ha come fine principale quello di migliorare la circolazione lungo la SS 12 e ridurre l'impatto ambientale del traffico sul centro abitato di Lucca, si sviluppa su un tratto di circa 30 km e consiste nell'adeguamento della viabilità esistente e nella realizzazione di nuovi tratti di strada di categoria C1 (strada con una corsia per senso di marcia e banchine laterali, larga complessivamente 10,50 m).
I finanziamenti complessivi assegnati ammontano, ad oggi, a 78 milioni di euro (61 milioni di euro finanziati con il Contratto di Programma Anas 2014 e 17 milioni di euro finanziati dalla Regione con i fondi della legge regionale n. 77 del 2013) e potranno essere utilizzati per la realizzazione di un primo stralcio funzionale.
Quanto alle linee strategiche che caratterizzano il PIS 2015, emerge una concentrazione sulle opere essenziali e di rilevanza nazionale necessarie alla competitività del Paese a alla mobilità intelligente nelle aree urbane. Nel programma è stato indicato un nucleo ristretto di opere che possono essere definite le priorità delle priorità su scala nazionale.
Tuttavia, come il Ministro Delrio ha già avuto modo di esprimere, questo non significa che le opere al momento escluse siano meno importanti: non è infatti un ordine di priorità, ma semplicemente un ordine di allocazione delle cose nel loro giusto posto. Di conseguenza, non appena definito il quadro complessivo degli interventi infrastrutturali sarà cura del Governo corrispondere ulteriori informazioni su quanto richiesto nell'atto di sindacato ispettivo in esame.
LA REPLICA DELL’INTERROGANTE
Deborah BERGAMINI (FI-PdL), nel prendere atto della risposta del rappresentante del Governo, rileva come essa non sia affatto in linea con le dichiarazioni e gli impegni assunti dal Vice Ministro Nencini, che aveva dichiarato che l'opera infrastrutturale in questione