Tracciabilità flussi finanziari
Un inquadramento generale della materia secondo ANCE
Roma, 15 febbraio 2011 - La disciplina sulla tracciabilità dei flussi finanziari relativi ai contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, introdotta dall’art. 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136, ha ricevuto chiarimenti e subito modificazioni ad opera del d.l. 12 novembre 2010, n. 187 e della relativa legge di conversione 17 dicembre 2010, n. 217.
L’Autorità di vigilanza, come è noto, ha fornito indicazioni operative con due determinazioni (n. 8 del 18 novembre 2010 e n. 10 del 22 dicembre 2010).
L’Associazione Nazionale dei Costruttori edili, all’esito della la vicenda legislativa, ha ritenuto opportuno opportuno procedere ad un inquadramento generale della normativa, riepilogando le soluzioni fornite dalle modifiche legislative ai problemi di carattere applicativo ed interpretativo, che si sono poste nella fase di prima attuazione, e quelle suggerite dagli atti di indirizzo dell’Autorità regolatrice del settore, con l’ulteriore obiettivo di dare indicazioni circa le questioni rimaste irrisolte.
La disposizione sulla tracciabilità dei flussi finanziari, inserita in una legge contenente misure di contrasto alla criminalità organizzata denominata “piano straordinario contro le mafie”, costituisce uno degli strumenti diretti a contenere la penetrazione economica delle organizzazioni mafiose nell’attività di esecuzione delle commesse pubbliche.
Rendere trasparenti le operazioni finanziarie relative all’utilizzazione del corrispettivo dei contratti pubblici, in modo da consentire un controllo a posteriori sui flussi finanziari provenienti dalle amministrazioni pubbliche ed intercettare eventuali utilizzazioni degli stessi da parte di imprese malavitose è la finalità specifica delle norme contenute nella Legge 136/2010 e successive modificazioni.
Il documento di analisi predisposto dall’Ance offre all’operatore una utile ricognizione generale e sistematica degli strumenti di contrasto a disposizione e delle principali questioni operative.
Sul sito dell’ANCE (www.ance.it) sono inoltre disponibili degli schemi di clausole da inserire nei contratti per l’applicazione dell’art. 3 della Legge n. 136/2010, relativi alle seguenti fattispecie:
• contratto di subappalto
• contratti tra appaltatore e propri subcontraenti (diversi dal subappaltatore)
• contratti tra subappaltatore e propri subcontraenti