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Briciole di pane

Trasferimento del capitale sociale di Anas Spa alle Regioni

Proposta di legge n.3081. Trasferimento delle partecipazioni al capitale di Anas Spa alle Regioni e sua riorganizzazione in senso federalista

Prende il via giovedì 15 luglio in VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera, in sede referente, l’esame della proposta di legge n. 3081 Disposizioni concernenti il trasferimento delle partecipazioni al capitale della società ANAS Spa alle regioni e la sua riorganizzazione in senso federalista, regionale e provinciale. Relatore l’Onorevole Dussin, del Gruppo Parlamentare della la Lega Nord. Il provvedimento, composto di sette articoli, ha l’obiettivo di trasferire la titolarità delle azioni di Anas Spa alle regioni italiane, mantenendo allo Stato un ruolo di coordinamento e di direzione politica e demandando alle regioni stesse le scelte organizzative e gestionali. Rimane, comunque, inalterato il ruolo di controllo del Governo, esercitato tramite il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per l’approvazione dei piani strategici e infrastrutturali. Secondo provvedimento, le operazioni azionarie saranno effettuate in regime di neutralità fiscale, le azioni non saranno cedibili a soggetti privati ed entreranno a far parte del patrimonio disponibile delle regioni, potendo quindi essere oggetto di garanzia nei confronti della Cassa depositi e prestiti Spa, nonché oggetto di opzione da parte di altre regioni in base a criteri stabiliti dallo Statuto. L’articolo 2 prevede, in conformità a quanto previsto dal Codice Civile, che lo statuto di Anas Spa possa essere modificato dall’assemblea dei soci, disponendo all’articolo 5 che, entro quattro mesi dall’entrata in vigore della presente legge, venga approvato un nuovo statuto in conformità ai principi indicati di seguito, sul cui rispetto vigilerà il Ministero delle Infrastrutture: a) redazione del programma generale e dei programmi nazionale e regionali, annuale e pluriennale, effettuata d'intesa con le regioni e con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; b) redazione dei programmi regionali, costituenti parte del programma generale nazionale, effettuata d'intesa con le regioni competenti; c) divisione regionale e provinciale dell'organizzazione interna; d) autonomia delle sedi regionali nell'organizzazione del lavoro, fatto salvo l'obbligo della sede regionale di attenersi alla programmazione nazionale; e) decentramento dell'organizzazione a livello provinciale, ove le dimensioni e le caratteristiche del servizio lo richiedano o lo consentano; f) nomina del Presidente del Collegio sindacale da parte del Ministero dell'economia e delle finanze; g) attribuzione della nomina dei revisori contabili a rotazione alle province; h) nomina dell'organismo di vigilanza interna sulle procedure di appalto attraverso procedure che coinvolgano il Ministero.

  Proposta di legge n. 3081