Trasporto pesante, ecco i costi dell'inquinamento atmosferico
Possibile integrare i costi nei pedaggi?
Roma, 28 febbraio 2013 – Secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente - il cui Rapporto 2013 è stato reso pubblico oggi - l'inquinamento atmosferico causa 3 milioni di giorni di assenza per malattia e 350 000 morti premature in Europa. Ne proponiamo di seguito una breve sintesi, rimandando i Lettori alla consultazione del documento ufficiale allegato.
Gli automezzi pesanti sono responsabili del 40-50% dell'inquinamento da ossido di azoto (NOx) proveniente dal trasporto stradale in paesi coperti dall'AEA. Nella relazione vengono presi in considerazione sia il NOx che il materiale particolato sottile (PM2.5), dato che questi possono provocare malattie respiratorie, malattie cardiovascolari e altri problemi di salute. Inoltre,mentre l'inquinamento atmosferico è diminuito in modo significativo negli ultimi anni, esso costituisce ancora un problema in alcune parti d'Europa, in cui gli automezzi pesanti possono essere un fattore importante.
Il gasolio, utilizzato dalla maggior parte degli automezzi pesanti, provoca più inquinamento atmosferico per chilometro rispetto ad altri combustibili come la benzina. Le emissioni di scarico provenienti dai motori a gasolio sono state recentemente etichettate come cancerogene dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro.I soli costi derivanti dall'inquinamento atmosferico causato dagli automezzi pesanti dei paesi membri dell'AEA ammontano a 43-46 miliardi di euro all'anno, incidendo per quasi la metà del costo di circa 100 miliardi di euro per l'inquinamento atmosferico causato dal trasporto su strada. Secondo Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell'AEA, : “Le economie europee fanno affidamento sulle lunghe distanze per il trasporto di merci. Ma vi è anche un costo nascosto, pagato in anni di salute precaria e vite perse. Tale costo è particolarmente elevato per coloro che vivono lungo le maggiori vie di trasporto europee. Incorporando tali costi nel prezzo delle merci, possiamo incoraggiare metodi di trasporto più salutari e tecnologie più pulite.”
Come è noto, dal 2011 la direttiva Eurovignette prescrive agli Stati membri dell'Ue di integrare i costi sanitari da smog negli oneri per le strade di grandi dimensioni e le autostrade. Le entrate derivanti da tali regimi devono poi essere investiti nel trasporto sostenibile
L'analisi dell'AEA tenta di fissare la complessità delle diverse influenze geografiche sull'inquinamento atmosferico in Europa, esaminando i costi medi dell'inquinamento per 66 differenti classi di veicoli, ciascuno con un costo stimato su tre diverse tipologie di strada (suburbana, interurbana e autostrade) in 30 paesi e 108 città.
Le stime del costo per chilometro, che dipendono dal veicolo e da ciò che lo circonda, variano da praticamente nulla a oltre 30 centesimi di euro al km per un autocarro non-Euroclass vecchio più di 20 ann ed evidenziano che il costo dell'inquinamento atmosferico dovuto ad automezzi pesanti è fino a 16 volte maggiore in alcuni paesi europei rispetto ad altri. Ciò è dovuto al fatto che gli inquinanti provocano più danni dove vi è una densità di popolazione maggiore o in regioni senza sbocchi sul mare e aree montuose in cui l'inquinamento non può essere disperso così facilmente.
I costi sono elevati anche in Lussemburgo, in Germania, in Romania, in Italia e in Austria e ammontano a circa € 0,08/km. In alcune regioni il costo è inoltre molto maggiore rispetto ad altre. Zurigo in Svizzera, Bucarest in Romania, Milano in Italia, la valle della Ruhr in Germania e Barcellona in Spagna hanno alcuni dei costi sanitari più elevati rispetto ad altre grandi aree urbane. Il costo elevato dell'inquinamento atmosferico è in linea con un'analisi dell'AEA del 2011, la quale dimostra che l'inquinamento atmosferico derivante da grandi impianti industriali è costato all'Europa tra 102 e 169 miliardi di euro nel 2009 in termini di vite perse, salute precaria, danni alle colture.
Nell’ottica dell’Agenzia, far pagare alle compagnie di trasporto i costi esterni dell'inquinamento atmosferico incentiverebbe tecnologie più nuove e più pulite. E' stato rilevato che gli autocarri Euroclass IV, o Euroclass V provocherebbero il 40-60% di costi esterni in meno sugli stessi corridoi di trasporto. Come si legge nella Relazione, il costo medio dell'inquinamento proveniente da un autocarro Euroclass III da 12-14 tonnellate è più alto in Svizzera e ammonta a quasi € 0,12 per chilometro.
Nei prossimi mesi l'AEA pubblicherà un aggiornamento su questa relazione con dati più recenti.
Gli Stati membri dell'UE devono riferire alla Commissione entro ottobre di quest'anno il modo in cui realizzeranno il pedaggio stradale. I dati dettagliati comunicati dall'AEA sono destinati ad aiutare gli Stati membri a decidere circa progetti individuali. (Fonte AEA)