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Briciole di pane

Trasporto pubblico urbano, lo stato dell'arte in Europa

La Relazione della Corte dei Conti europea al Parlamento dell'Unione

Roma, 26 febbraio 2015 - Il trasporto pubblico è la spina dorsale del trasporto urbano sostenibile e contribuisce ad un alto grado di inclusione sociale, costituendo, come tale una priorità per le autorità pubblica.
 

Eppure, due terzi dei progetti di trasporto pubblico urbano cofinanziati dai fondi strutturali dell'UE sono sottoutilizzati.


Lo si legge nella Relazione speciale (("Efficacia dei progetti di trasporto pubblico urbano finanziati dall'UE") presentata il 24 febbraio scorso alla Commissione Trasporti del Parlamento europeo, con cui la Corte dei Conti Europea ha valutato l'attuazione e l'efficacia dei progetti di trasporto pubblico urbano cofinanziati dai fondi strutturali dell'UE, accertando se detti progetti abbiano soddisfatto le esigenze degli utenti e se abbiano conseguito i propri obiettivi in termini di utilizzo.

 

Sul tema, come sottolineato dalla Commissione, in risposta alle argomentazioni contenute nel documento, occorre ricordare che la domanda di trasporto ha carattere derivato ed è strettamente collegata con la situazione economica, il cui possibile impatto non era prevedibile al momento della analisi preliminare e della pianificazione dei progetti.

 

Senza considerare che la crisi internazionale ha inciso fortemente sulla situazione finanziaria delle città e sulla loro capacità di mantenere e sostenere servizi pubblici, con un impatto negativo sui trend di utilizzo.


L'audit ha riguardato un campione di 26 progetti cofinanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale o dal Fondo di coesione nel corso dei periodi di programmazione 2000-2006 e 2007-2013, per un importo di 5,3 miliardi di euro, pari al 50 % del totale dei 10,7 miliardi di euro ,destinati ai trasporti urbani negli Stati oggetto del controllo (Spagna, Francia, Italia, Polonia, Portogallo).Tutti i progetti esaminati – si legge nel documento - soddisfacevano le esigenze degli utenti, una volta ultimati.


Un raffronto, fra l’utilizzo previsto in date specifiche e l’utilizzo effettivo, ha evidenziato che due terzi dei progetti realizzati erano sottoutilizzati, principalmente a causa di carenze nella concezione dei progetti e nella politica in tema di mobilità, che avrebbero potuto in molti casi essere affrontate nella fase di pianificazione dei progetti.


Criticità non accompagnate da scarsità di risorse. L’Unione Europea  ha destinato al trasporto urbano per i periodi 2000-2006 e 2007-2013 fondi  pari rispettivamente a 2,9 miliardi e 7,8 miliardi di euro, per un totale di 10,7 miliardi di euro.


Potenziare la mobilità e ridurre il traffico, gli incidenti e l'inquinamento tramite politiche di mobilità locali, resta comunque un obiettivo prioritario.

 

La popolazione europea residente in aree urbane aumenti, passerà dal 73 % del 2010 all'82 % nel 2050 ed occorre operare per correggere prestazioni non ottimali in termini di benefici economici e sociali (riduzioni dell'inquinamento e del traffico, ecc.) ed i conseguenti squilibri finanziari per le autorità pubbliche che devono assicurare la sostenibilità dei trasporti urbani in questione.


Pur esprimendo una valutazione globalmente positiva (rimandiamo alla lettura della relazione per una completa acquisizione di osservazioni sui singoli progetti), la Corte raccomanda di porre in essere strumenti di gestione per monitorare la qualità del servizio ed il livello di soddisfazione degli utenti, una volta che quanto realizzato con i progetti sia operativo.

 

Aldo Scaramuccia

  La Relazione della Corte dei Conti Europea