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Briciole di pane

Treno deragliato: ministero dei Trasporti, ritardi sulla nuova tratta

Contenzioso con l'azienda appaltatrice. Servo almeno altri 2 anni

Roma, 12 febbraio 2014 - I lavori sulla tratta S.Lorenzo al Mare-Andora, per il raddoppio della Genova Ventimiglia, "purtroppo sono stati caratterizzati da significative criticità contrattuali con l'appaltatore". Lo ha detto il sottosegretario alle Infrastrutture Rocco Girlanda rispondendo ad un'interrogazione alla Commissione Trasporti della Camera, sulla linea che è stata interessata dalla frana che ha provocato il deragliamento dell'Intercity del 17 gennaio.

Dalla ripartenza dei lavori ci vorranno almeno altri due anni per ultimarli. Invece, per il raddoppio della tratta che va da Andora a Finale Ligure l'opera è ancora più indietro poiché "il progetto definitivo è ancora privo delle coperture finanziarie", ha aggiunto rispondendo alle domande poste da Pd, Sel e Scelta Civica.

Ricostruendo la vicenda, Girlanda ha chiarito che sulla S.Lorenzo a Mare-Andora i lavori sono iniziati nel marzo 2004 e il termine di ultimazione e' scaduto il 2 maggio 2013. È ora in corso un contenzioso avviato dalla società appaltatrice, Ferrovial, che aveva sospeso i lavori lamentando "un'eccessiva onerosità del contratto". L'azienda nel frattempo è stata diffidata a completare i lavori e sono state applicate penali per 18 milioni di euro e trattenute cautelativa per 28 milioni. "Rete Ferroviaria Italiana - ha riferito il sottosegretario – ha evidenziato che ad oggi non risulta possibile valutare analiticamente ed in termini assoluti il nuovo scenario temporale connesso all'allungamento dei tempi per la conclusione dei lavori" poiché è possibile che non possano essere affidati ad altre aziende. "I tempi necessari - ha poi concluso – sono stimabili in circa due anni dalla data di effettiva presa in consegna delle aree, oggi in disponibilità all'appaltatore Ferrovial".

Per quanto riguarda i danni maltempo che ha provocato due frane, quella del 17 e quella del 19 gennaio a Genova Nervi, il sottosegretario, rispondendo ad un'altra interrogazione, ha evidenziato come la stima dei danni sia stata affidata alla Protezione Civile in seguito alla richiesta dello stato di emergenza, poi dichiarato dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio. Secondo le prime stime della Protezione Civile è di 13 milioni di euro lo stanziamento necessario.