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Umbria, Anas: gli interventi sulla SS 79bis per la sicurezza ambientale della galleria Tescino

L'interrogazione 5-02687 di Pastorelli e la risposta del sottosegretario Del Basso De Caro

CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 24 aprile 2014
Ambiente, territorio e lavori pubblici

 


Interrogazione a risposta immediata 5-02687 Pastorelli: Iniziative urgenti per la messa in sicurezza e la bonifica della galleria Tescino situata sulla SS. 79-bis Ternana


TESTO DELL’INTERROGAZIONE


 Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:


sulla strada statale 79-bis Ternana che collega Rieti a Terni, vi è una galleria, denominata «Tescino», la quale, sin dalla sua costruzione, sta mettendo a repentaglio la salute di chi quotidianamente la attraversa;


da alcune analisi commissionate dalla procura di Terni, sembrerebbe infatti che le acque di percolazione provenienti dalla sovrastante discarica della Acciai Speciali Terni s.p.a. non solo si siano infiltrate nella galleria «Tescino», ma presentino anche «tracce significative» di cromo esavalente, manganese, alluminio, nitrati ed altre sostanze tossiche;


alla luce di tali risultanze, l'Agenzia regionale umbra per la protezione ambientale ha chiesto alla suddetta Società e all'Anas di mettere in sicurezza la galleria, senza però ottenere risposta sollecita e risolutiva;
 

le contromisure prese dall'Anas, a quanto risulta, sono consistite nella semplice interdizione alle vetture delle aree di sosta posizionate lungo la Galleria. Mentre i lavori di bonifica, volti ad eliminare le infiltrazioni, stentano ad essere ultimati. Un quadro operativo, dunque, del tutto insoddisfacente rispetto alla pericolosità delle sostanze rinvenute in questa galleria;


la gravità della situazione, in termini di pericolo per salute dei cittadini, e l'urgenza di una risposta adeguata da parte del Governo, sono testimoniate dagli ulteriori, e recentissimi, casi di sospetta contaminazione rilevati sui lavoratori che stanno intervenendo in questi giorni per bonifica del sito;


al di là, dunque, dell'accertamento nel caso di specie di specifiche ipotesi di reato, di stretta competenza della magistratura, appare quanto mai necessaria da parte del Governo una decisa azione di bonifica, coordinata con tutti i livelli di governo insistenti sull'area in questione, essendo la tutela della salute dei cittadini e, nonché dei lavoratori del settore delle infrastrutture, un obbiettivo irrinunciabile e della massima priorità –:
 

se non ritenga opportuno intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze, azioni di verifica, gestione e coordinamento degli interventi di bonifica della galleria Tescino, al fine di una loro compiuta e sollecita realizzazione


TESTO DELLA RISPOSTA DEL SOTTOSEGRETARIO  UMBERTO DEL BASSO DE CARO


Con riferimento ai quesiti posti dall'onorevole interrogante sono state assunte dettagliate informazioni presso la società ANAS.


L'opera in argomento, direttrice Civitavecchia-Orte-Terni-Rieti lavori di costruzione del tratto Terni (loc. 5. Carlo) – dichiarata «strategica e di preminente interesse nazionale», rientra negli itinerari della legge obiettivo (n. 443/2001).

Il progetto preliminare, redatto nell'ottobre 2000, è stato approvato dagli enti territoriali competenti nell'ambito della conferenza di servizi (seduta dell'8/11/2000), così definendo il corridoio del tracciato (che sottopassava la discarica della Acciai Speciali Terni S.p.A.).


Il relativo progetto definitivo è stato successivamente approvato, con prescrizioni, dal CIPE con delibera n. 131 del 19 dicembre 2003.


L'appalto integrato è stato aggiudicato all'impresa «Uniter Consorzio Stabile a r.l.» nel maggio 2005, e il relativo progetto esecutivo veniva trasmesso al CIPE per la «Verifica di Ottemperanza» nonché a tutti gli enti competenti quale notifica di avvenuta approvazione di varianti non localizzative.


In data 28 luglio 2011, un primo lotto funzionale dell'infrastruttura in argomento, comprendente la Galleria Tescino, è stato aperto al traffico.


Nei mesi successivi, nella suddetta galleria si è evidenziata una infiltrazione di acque all'interno della stessa che, inizialmente presente con prevalenza nei mesi invernali, è andata via via aumentando. Tale problema veniva segnalato all'impresa appaltatrice, la quale ha quindi dato seguito ai primi interventi di ripristino dell'impermeabilizzazione che, tuttavia, non hanno risolto il problema.


In particolare, ANAS riferisce che prima e durante l'esecuzione di tali interventi, le acque di percolazione, campionate ed analizzate più volte, risultavano sempre con concentrazioni degli analiti (quali ad esempio cromo esavalente, manganese, alluminio, etc.) inferiori ai limiti delle acque di falda e, pertanto, non erano tali da mettere a repentaglio la salute degli utenti stradali.


Nel mese di gennaio 2014, al fine di evitare l'immissione di tali acque in galleria, è stato eseguito un ulteriore intervento di ripristino, che ha riguardato la sigillatura dei giunti strutturali tra i conci del rivestimento definitivo, effettuato mediante perforazioni ed iniezione di resine.


A fronte del persistere delle percolazioni, ANAS ha ordinato all'impresa di ripristinare l'impermeabilizzazione totale come previsto nel contratto di appalto.


Successivamente, in data 7 febbraio 2014, l'ARPA Umbria, in base ai risultati delle analisi effettuate su alcuni campioni di acqua prelevati all'interno della galleria, che avevano evidenziato concentrazioni di metalli pesanti superiori ai limiti delle acque di falda con esclusivo riferimento al manganese (per il quale si era rilevato un valore di 70 ~g/1, a fronte di un limite normativo di 50 g/1 Tab. 2 – allegato 5 parte IV del decreto legislativo n. 152 del 2006), disponeva all'ANAS e ad Acciai Speciali Terni S.p.A. (AST), proprietaria della sovrastante discarica industriale, di procedere all'immediata messa in sicurezza in emergenza, onde evitare che le acque risultate contaminate venissero disperse.


A tale prescrizione, ANAS riferisce di aver ottemperato con immediatezza, provvedendo alla chiusura delle aree di sosta e al divieto di fermata in galleria, nonché alla disconnessione fisica dell'esistente rete di raccolta delle acque di piattaforma della galleria dal resto delle canalizzazioni, deviandone il flusso in apposito serbatoio di accumulo, da cui veniva prelevata ed avviata a smaltimento tramite autobotti, a cura di AST.


Tale attività è stata portata a conoscenza e condivisa con tutti gli enti competenti nel corso di un incontro tenutosi in data 10 febbraio 2014 con regione Umbria, provincia di Terni, comune di Terni, ARPA Umbria, ANAS e AST; inoltre, la stessa ARPA Umbria, nel corso dei successivi sopralluoghi, ne verificava e certificava l'efficacia.


Le acque di percolazione della galleria sono tuttora raccolte con le modalità appena indicate; apposita ditta incaricata dalla AST provvede al prelievo e, su specifica autorizzazione rilasciata da ARPA, alla classificazione e allo smaltimento delle stesse.


Pertanto, come riferisce ANAS, le attività sopra descritte non determinano rischi di contaminazione per i lavoratori che stanno operando sul sito di intervento.

 

LA REPLICA DELL’INTERROGANTE

 

Oreste PASTORELLI (Misto-PSI-PLI), replicando, si dichiara solo parzialmente soddisfatto della risposta fornita dal sottosegretario Del Basso de Caro. Nel sottolineare, infatti, come la galleria Tescino sia parte integrante di un asse viario della massima rilevanza per il territorio, osserva che la vicenda relativa alla galleria in questione è un indice del modo sbagliato con cui in Italia ci si rapporta al territorio: è infatti evidente che, se i lavori infrastrutturali si basassero sulla conoscenza del territorio, si eviterebbero situazioni come quella che si è venuta a creare. Conclude ribadendo l'urgenza della riapertura della galleria.