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Briciole di pane

Uno sguardo europeo allo sviluppo dei partenariati pubblico - privato

Il parere del Comitato delle Regioni

Roma, 26 gennaio 2011 - Il Parere del Comitato sottolinea l’importanza del fattore tempo nei progetti di partenariato pubblico –privato, evidenziando che i medesimi non possono essere considerati strumenti di finanziamento nel tempo breve.

Viene poi ribadito espressamente l'opportunità di prestare la massima attenzione al valore aggiunto di ciascun PPP in relazione alle caratteristiche di ciascun progetto, servizio o innovazione.

Parere del Comitato delle regioni «Mobilitare gli investimenti pubblici e privati per la ripresa e i cambiamenti strutturali a lungo termine: sviluppare i partenariati pubblico-privati» (2011/C 15/05) pubblicato sul GUCE del 18/01/2011, C 15

IL COMITATO DELLE REGIONI:

– sottolinea che i progetti di partenariato pubblico-privati (PPP) non vanno considerati come uno strumento di finanziamento a breve termine, bensì vanno analizzati nella prospettiva del ciclo di vita, dalla pianificazione e messa a punto del finanziamento, all’attuazione e al funzionamento, rendendo conto del fatto che il costo totale di un progetto è funzione della sua durata complessiva e che i contratti possono talvolta durare fino a 30 anni;

– reputa che i PPP non siano adatti a tutte le situazioni. Occorre infatti valutare il potenziale valore aggiunto di un PPP per ciascun progetto, ciascun servizio e ciascuna innovazione;

– ritiene prematuro che la Commissione proponga una regolamentazione delle concessioni di servizi.

Qualora invece la Commissione decida di introdurre tali concessioni nella direttiva sugli appalti, la regolamentazione dovrebbe essere concepita nel modo più semplice e flessibile possibile. In questo caso tale regolamentazione dovrebbe ispirarsi a quella contenuta nella direttiva per le concessioni di lavori pubblici e in nessun caso a quella relativa all’aggiudicazione degli appalti di servizi.