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Briciole di pane

Valutazione e monitoraggio degli investimenti infrastrutturali, le novità

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 agosto 2012

Roma, 23 novembre 2012 - Garantire la razionalizzazione, la trasparenza, l’efficienza e l’efficacia delle procedure di spesa relative ai finanziamenti in conto capitale destinati alla realizzazione di opere pubbliche., individuando strumenti e procedure di valutazione ex ante ed ex post delle opere finanziate con fondi statali allo scopo di configurare un monitoraggio dello stato di attuazione che consenta la tutela dell’interesse pubblico.

La storia degli intenti di politica legislativa che abbiamo appena ricordato, inizia nel 2009 con la delega al Governo per la formulazione di criteri e principi direttivi di cui all’art. 30, comma 9 lettere a - g della legge 31 dicembre 2009, n.196 e prosegue con la pubblicazione nel 2012, di due decreti legislativi recanti "disposizioni in materia di monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche"(decreto legislativo 29 dicembre 2011 n.229)e valutazione degli investimenti relativi ad opere pubbliche"( decreto legislativo 29 dicembre 2011 n.228).

Semplici “dichiarazioni d’intento”? Si direbbe di no.

La verifica sul campo degli strumenti, così individuati, ha preso il via ieri con la pubblicazione , in Gazzetta Ufficiale del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 agosto 2012 recante “Attuazione dell'articolo 8, comma 3, del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 228 in materia di linee guida per la valutazione degli investimenti relativi ad opere pubbliche e del Documento pluriennale di pianificazione degli investimenti in opere pubbliche

Il testo (articolato in sole tre disposizioni) definisce sia il modello di riferimento, per la redazione da parte dei Ministeri di linee guida standardizzate relative alla valutazione ex ante dei fabbisogni infrastrutturali, alla valutazione ex ante ed ex post dei progetti di investimento infrastrutturali e al coinvolgimento degli organismi di valutazione nelle predette attivita' ,sia lo schema-tipo di Documento pluriennale di pianificazione. di cui all'art. 2 del decreto legislativo n. 228/2011.

Di rilievo l’intento definitorio di cui all’art. 2 del provvedimento.

Per "valutazione ex ante dei fabbisogni infrastrutturali" si intende l'attivita', (di cui all'art. 3, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 228/2011) distinta per settori, sub-settori e aree territoriali, avente ad oggetto il confronto tra segmenti omogenei di domanda e di offerta di infrastrutture, finalizzata ad identificare obiettivi ed interventi necessari al loro soddisfacimento.

Per "valutazione ex ante delle singole opere" si intende l'attivita' di valutazione (di cui all'art. 4 del decreto legislativo n. 228/2011) effettuata, di regola, attraverso tecniche proprie dell'analisi costi-benefici, finalizzata ad individuare le soluzioni progettuali ottimali per il raggiungimento degli obiettivi identificati nella valutazione dei fabbisogni infrastrutturali;

Per "valutazione ex post" si intende l'attivita', (di cui all'art. 6 del decreto legislativo n. 228/2011) finalizzata a misurare l'utilita' delle opere realizzate, allo scopo di migliorare l'efficienza del processo programmatorio e la complessiva efficacia degli investimenti pubblici.

La "selezione delle opere", infine, e' l'attivita', (di cui all'art. 5, comma 1, del decreto legislativo n. 228/2011) funzionale all'individuazione, in via definitiva, delle opere da realizzare nei diversi settori di competenza di ciascun Ministero, da includere nel Documento, ordinate per priorita' e risultati attesi, anche al fine di identificare la soglia al di sotto della quale le istanze di finanziamento non possono essere accolte.

Aldo Scaramuccia

  Il testo del provvedimento