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Briciole di pane

Verso il nuovo Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri il Regolamento di riorganizzazione

Roma, 7 febbraio 2014 - Approvato ieri, dal Consiglio dei ministri , nell’ambito della complessa riorganizzazione dell’apparato della pubblica amministrazione richiesta dagli indirizzi di revisione della spesa pubblica.  il regolamento di riorganizzazione del ministero delle Infrastrutture.


Il procedimento di razionalizzazione oggetto del provvedimento  (si legge nella nota di Palazzo Chigi) realizza una notevole riduzione delle posizioni dirigenziali generali che passano da 47 a 39, e delle funzioni dirigenziali di seconda fascia (passate da 251 a 195) con garanzia dell’effettiva invarianza della quantità e qualità dei servizi.


Nell’attesa della pubblicazione  del testo in Gazzetta Ufficiale, azzardiamo qualche anticipazione sui contenuti, basandoci sulla provvisoria concordanza delle diverse versioni in circolazione.


La nuova organizzazione centrale del Ministero prevede l’articolazione in due dipartimenti (Dipartimento per le infrastrutture, i sistemi informativi e statistici; Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale) cui sono attribuiti  compiti finali concernenti grandi aree di materie omogenee e i relativi compiti strumentali ivi compresi quelli di indirizzo e coordinamento delle unità di gestione in cui si articolano i Dipartimenti stessi, quelli di organizzazione e quelli di gestione delle risorse strumentali, finanziarie ed umane ad essi attribuite.


Il coordinamento delle questioni interdipartimentali o comuni all'attività dei Dipartimenti del Ministero, è affidato alla nuova Conferenza permanente del Ministero (composta dal Capo di Gabinetto, i Capi dei Dipartimenti, il Direttore generale del personale e degli affari generali, il Direttore generale per i sistemi informativi e statistici ed il Direttore generale per lo sviluppo del territorio la programmazione ed i progetti internazionali) , che può formulare al Ministro proposte per l'emanazione di indirizzi e direttive diretti ad assicurare il raccordo operativo fra i Dipartimenti e lo svolgimento coordinato delle relative funzioni.


Sono incardinati nell'assetto organizzativo del Ministero il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, la Struttura Tecnica di missione, il Nucleo di Valutazione e verifica degli investimenti pubblici, la Direzione Generale per le investigazioni ferroviarie e marittime. Il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto dipende funzionalmente dal Ministro ed esercita i compiti istituzionali sulla base delle direttive e degli indirizzi del Ministro, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 118 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66

 

 

Queste le articolazioni sul territorio dei due Dipartimenti.

 

 

Dipartimento per le infrastrutture, i sistemi informativi e statistici

 

 

Il Dipartimento è presente sul territorio nazionale attraverso sette Provveditorati interregionali per le opere Pubbliche, funzionalmente dipendenti dal Dipartimento medesimo.

 

 

Ferme restando le competenze in materia infrastrutturale delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano, i Provveditorati interregionali assicurano, in sede decentrata, l'esercizio delle funzioni e dei compiti di spettanza statale nelle aree funzionali di cui all'articolo 42, comma l, lettere a), b), d-ter), d-quater) e, per quanto di competenza, lettera d-bis) del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive modificazioni

 

 

L'organizzazione dei Provveditorati interregionali è ispirata al criterio dell'efficiente dimensionamento delle strutture, tenendo conto della qualità e della quantità dei servizi svolti, della rilevanza dei compiti e delle funzioni assegnate con riferimento al bacino di utenza e all'ambito territoriale interessato, nonché alla dotazione organica complessiva.

 

 

Ecco la nuova distribuzione sul territorio:


a) Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per il Piemonte, la Valle d'Aosta e la Liguria, con sede in Torino e sede coordinata in Genova;


b) Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per la Lombardia e l'Emilia Romagna, con sede in Milano e sede coordinata in Bologna;


c) Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per il Veneto, il Trentina-Alto Adige ed il Friuli-Venezia Giulia, con sede in Venezia e sedi coordinate in Trento e in Trieste. Il Provveditore per le opere pubbliche per il Veneto, il Trentino-Alto Adige ed il Friuli Venezia Giulia è chiamato a svolgere le funzioni di Presidente del Magistrato alle acque di Venezia in materia di salvaguardia di Venezia e della sua laguna con i relativi interventi, nonché le residuali attività di competenza statale in materia di demanio idrico ed opere idrauliche.


d) Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per la Toscana, le Marche e I'Umbria, con sede in Firenze e sedi coordinate in Perugia e in Ancona;


e) Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per il Lazio, l'Abruzzo, il Molise e la Sardegna, con sede in Roma e sedi coordinate in l'Aquila, in Campobasso e in Cagliari;


f) Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per la Campania, la Puglia e la Basilicata, con sede in Napoli e sedi coordinate in Bari e in Potenza;


g) Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per la Sicilia e la Calabria, con sede in Palermo e sede coordinata in Catanzaro.

 

 

 

Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale

 

 


Previste dal nuovo Regolamento, sono quattro le nuove  Direzioni Generali territoriali  che  assicurano, in sede periferica, l'esercizio delle funzioni e dei compiti di spettanza statale nelle aree funzionali di cui all'articolo 42, comma l, lettere c), d) e, per quanto di competenza, lettera d-bis), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 e successive modificazioni ed integrazioni ,ferme restando le competenze in materia di trasporti attribuite in capo alle regioni, anche a statuto speciale, -ed alle province autonome di Trento e Bolzano e fatto salvo quanto disposto dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, e dai conseguenti provvedimenti di attuazione.

 

Eccole:


a) Direzione generale territoriale del Nord-Ovest, per gli uffici aventi sede nelle regioni: Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia e Liguria, con sede in Milano;


b) Direzione generale territoriale del Nord-Est, per gli uffici aventi sede nelle regioni: Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Marche, con sede in Venezia;


c) Direzione generale territoriale del Centro, per gli uffici aventi sede nelle regioni: Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo e Sardegna, con sede in Roma;


d) Direzione generale territoriale del Sud, per gli uffici aventi sede nelle regioni:Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, con sede in Napoli.

 

Aldo Scaramuccia