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Briciole di pane

Ciciliano: "Il 94,5% dei comuni italiani esposti a rischio idrogeologico"

Il Capo Dipartimento della Protezione Civile nel corso dell'audizione in Commissione parlamentare di inchiesta alla Camera

"L'Ispra ha indicato nel suo rapporto del 2024 che il 94,5% del totale dei comuni del territorio nazionale sono esposti a rischio idrogeologico per frane e alluvioni valanghe o erosione costiera". Così Fabio Ciciliano, Capo Dipartimento della Protezione Civile, nel corso dell'audizione in Commissione parlamentare di inchiesta alla Camera sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano. Del tema se ne parla in un'agenzia Ansa.

"Il 19,2% del territorio nazionale - ha detto Ciciliano - è classificato a maggiore pericolosità per frane e alluvioni. Circa 1,3 milioni di abitanti sono a rischio frane e quasi 7 milioni sono a rischio alluvioni nello scenario a pericolosità idraulica media". 

"Il territorio nazionale è stato diviso in quattro zone sismiche dalla uno alla quattro, in senso decrescente per quanto riguarda il rischio a cui è esposto - ha spiegato ancora il Capo Dipartimento della Protezione Civile -. Ebbene, risulta che il 47,3% degli oltre 12 milioni di edifici residenziali del territorio nazionale, ricadono nella zona sismica uno e due. Ovvero quella a maggiore pericolosità". 

Infine, un focus sul consumo suolo: "L'Ispra stima che la percentuale di suolo consumato a livello nazionale è aumentata, dal 2006 al 2024, dal 6,73% al 7,17%Letta così non sembra tanto, ma in realtà si sta parlando di svariati e svariati ettari di terreno che vengono sottratti alla normale vita di un territorio sostituiti da cementificazione che determina quella che è l'impermeabilizzazione, rendendo più facile l'aumento della vulnerabilità del territorio in caso di eventi estremi".