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Briciole di pane

Donnarumma, PNRR: "Sulle ferrovie investiti oltre 15 miliardi"

L’AD del Gruppo FS interviene alla 46ª edizione del Meeting di Rimini

È un piano di investimenti senza precedenti quello messo in campo dal Gruppo FS con il suo piano strategico: 100 miliardi di euro in cinque anni, di cui oltre 60 miliardi destinati allo sviluppo della rete ferroviaria. "Siamo in corso di svolgimento di questo piano e l'anno scorso abbiamo raggiunto il record storico di investimenti delle ferrovie, con 17 miliardi e mezzo di investimenti. I primi sei mesi di questo anno ci vedono già al 15% in più rispetto all'anno precedente" spiega l’AD Stefano Antonio Donnarumma intervenendo alla 46ª edizione del Meeting di Rimini nel corso del panel Luoghi da costruire e vie per raggiungerli.

A questo impegno - come riporta un articolo su Fs News - si affianca la piena attuazione del PNRR, che rappresenta un’occasione storica per accelerare la trasformazione infrastrutturale del Paese con 25 miliardi di euro assegnati al Gruppo FS. "Ormai siamo ad oltre 15 miliardi di spesa - spiega Donnarumma - e posso dire con soddisfazione che stiamo dando il nostro contributo al raggiungimento degli obiettivi che il nostro Paese ha anche su questo importante progetto".

"Il Sud è centrale nel nostro piano di investimenti, abbiamo importanti cantieri in Sicilia, Calabria, Puglia e Campania con rilevanti interventi di potenziamento infrastrutturale sulla rete ferroviaria tra Catania, Palermo, Messina. Bisogna sviluppare l'infrastruttura ad alta velocità per collegare principalmente il Sud Italia, quindi Napoli-Bari, che significa in pochi anni andare da Roma a Bari in tre ore" spiega Donnarumma aggiungendo che presto sulla la tratta si ridurrà di più di un'ora la percorrenza grazie alle attività che il Gruppo FS sta completando.

Ai cantieri del Sud si aggiungono importanti opere infrastrutturali ad alta velocità da Milano a Venezia e opere per il potenziamento della logistica su ferro come "il Terzo Valico che serve a garantire il trasporto delle merci dal polo del porto di Genova verso i valichi transalpini".  "È necessario – aggiunge l’AD di FS – anche fare manutenzione per circa il 50% del valore degli investimenti senza interruzioni alla circolazione dei treni, cosa che negli altri Paesi fanno".

Articolo completo su Fs News