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Briciole di pane

Osservatorio del traffico Anas: a febbraio 2025 traffico in linea all'anno precedente

+2% per i veicoli pesanti sull’intera rete. Al Centro +4% di flussi rispetto a gennaio 2025. Cresce rispetto a gennaio 2025

Lungo la rete stradale e autostradale di Anas (Gruppo Fs) non si sono registrati particolari aumenti di traffico a febbraio 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024. L’Indice di Mobilità Rilevata (IMR) ha registrato, infatti, stabilità nel segmento dei veicoli totali, con una leggera flessione nei giorni prefestivi (-1%). In aumento, rispetto a febbraio 2024, invece il traffico dei veicoli pesanti (+2%).
 
Il confronto con il mese precedente, ovvero con gennaio 2025, rileva un incremento del 5% per i veicoli totali e del 12% per i mezzi pesanti.
 
Nel Nord Italia, il confronto con il 2024, ha fatto registrare un aumento dell’1% sia dei veicoli totali che dei mezzi pesanti. Significativi invece i numeri rispetto a gennaio 2025: +7% di flussi totali e +15% di mezzi pesanti.
 
Nelle regioni del Centro i flussi sono diminuiti del 2% rispetto a febbraio 2024, ma aumentati del 4% rispetto al primo mese del 2025. Anche in questo caso grande aumento del traffico dei mezzi pesanti:+12%.
 
Numeri in positivo al Sud, dove i flussi totali sono aumentati del 2% rispetto all’anno precedente e del 4% rispetto a gennaio 2025. Capitolo mezzi pesanti: +4% rispetto al 2024 e +11% rispetto a gennaio 2025.
 
I flussi totali in Sicilia e in Sardegna sono aumentati del 4% e del 7% rispetto al primo mese del 2025.
 
I dati forniti dall’Osservatorio del Traffico di Anas (Società del Gruppo Fs Italiane) permettono di confrontare i valori riferiti a due macro-categorie: i veicoli leggeri (motocicli, auto con e senza rimorchio e furgoni o camion la cui sagoma corrisponde alle tipologie con portata inferiore alle 3,5 tonnellate) e i veicoli pesanti (categoria che aggrega tutti gli altri veicoli, i cosiddetti “camion grandi” con portata superiore alle 3,5 tonnellate). L’elaborazione a cadenza mensile di questi dati fornisce inoltre un quadro chiaro delle tendenze sia nel breve periodo (mese appena concluso verso il mese precedente) sia nel lungo periodo. L’unità di misura come sempre è l’IMR, Indice di mobilità rilevata, che corrisponde alla media aritmetica dei valori disponibili per ciascuna sezione di conteggio.