Sicurezza stradale: in calo il numero di incidenti, morti e feriti
Presentato a Roma il Rapporto ACI-ISTAT sugli incidenti stradali nel 2009
Roma, 17 novembre 2010 – “Se con i dati 2010 si confermerà la diminuzione del 10% delle vittime sulle strade, allora l’Italia centrerà l’obiettivo europeo con il dimezzamento dei morti rispetto al 2001”. È quanto affermato da Enrico Gelpi, presidente dell’Automobile Club d’Italia, nel corso della presentazione del Rapporto ACI-ISTAT sugli incidenti stradali nel 2009, che ha avuto luogo oggi presso la sede dell’ACI a Roma.
Dallo studio emerge un andamento positivo. Nel 2009 sulle strade italiane è diminuito sia il numero di incidenti che quello di morti e feriti rispetto all’anno precedente. Il dato più incoraggiante riguarda proprio il numero di decessi, in calo del 10,3% rispetto al 2008. Le quantità di sinistri e di feriti sono invece diminuite rispettivamente dell’1,6% e dell’1,1%.
Buone notizie, dunque, rese ancora più evidenti dal decimo posto occupato dall’Italia nella graduatoria europea riguardante il calo del numero delle vittime della strada. Come ha ricordato lo stesso presidente Gelpi, la Penisola ha registrato una diminuzione del 40,3%, contro una media nell’Europa a 27 membri del 35,1%.
Soddisfatto dei dati emersi dal rapporto, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha affermato che "il lavoro intrapreso, le azioni e gli atti realizzati per sensibilizzare l’opinione pubblica e le famiglie cominciano a dare effetti positivi". Matteoli ha anche sottolineato che resta ancora molto da fare, aggiungendo che “l’impegno del governo, delle Forze di polizia, delle associazioni e della famiglia deve proseguire con rinnovata lena, anche alla luce di una percentuale preoccupante di giovani vittime”.
Questa considerazione è emersa anche nel corso dell’intervento del presidente Gelpi, il quale ha dichiarato che “per consolidare i risultati serve un impegno sinergico sul piano educativo con l’avvio di un’offerta formativa più adeguata soprattutto per i giovani, esposti a un rischio tre volte più alto di provocare o subire un incidente”. Proprio per questo motivo, è stato creato il nuovo network di autoscuole ACI Ready2Go. Un altro programma annunciato da Gelpi è ACI per il Sociale, che propone agli anziani, ai diversamente abili e agli extracomunitari una capillare attività formativa sui temi della sicurezza stradale
I dati emersi dal Rapporto ACI-ISTAT sugli incidenti stradali nel 2009
In media sulle strade italiane si registrano ogni giorno 590 incidenti, che provocano quotidianamente 12 morti e 842 feriti. Nel 2009 luglio è stato il mese più critico, con una media giornaliera di 705 incidenti e 16 morti, e sabato il giorno della settimana in cui sono avvenuti più decessi. La fascia del giorno più critica è quella delle 18,00, mentre di notte si verificano meno incidenti ma più pericolosi, e anche il fine settimana è risultato fortemente a rischio in quanto a numero di incidenti gravi.
Come è stato ricordato dal presidente Gelpi, molti incidenti riguardano i più giovani, e infatti la fascia d’età più a rischio è risultata essere quella degli under 25.
Il maggior numero di incidenti (76%), morti (44,7%) e feriti (72,6%) si è verificato sulle strade urbane, ma sulle arterie extraurbane si conta in proporzione un numero di morti più alto (5,1 decessi ogni 100 incidenti). In autostrada, invece, il numero di incidenti è pari al 5,7% del totale, con una percentuale di morti e feriti pari rispettivamente all’8,3% e al 6,7%.
Le principali cause dell’incidentalità sono il mancato rispetto delle regole di precedenza (17,5%), la guida distratta (15,7%) e la velocità elevata (11,5%).