Sud, ecco le 258 piccole opere
Resta l'incognita dell'autorizzazione alla spesa da ottenere dall'Economia
È finalmente uscita in «Gazzetta Ufficiale» (n. 295 del 18 dicembre), dopo un'interminabile attesa di 407 giorni, la delibera Cipe del 6 novembre 2009 che assegnava 413 milioni di euro, a valere sul fondo Fas Infrastrutture, «per il finanziamento di piccole e medie opere nel Mezzogiorno». La delibera è stata registrata dalla Corte dei Conti il 1 dicembre 2010.
L'iter di questo piano di piccole opere è stato assai travagliato. Nel programma Fas Infrastrutture del 26 giugno 2009 i fondi dovevano essere pari a 825 milioni di euro, «con l'obiettivo — si legge nella delibera ora in Gazzetta — di affrontare la crisi occupazionale in un settore chiave dell'economia». Il Cipe ha poi dato attuazione solo alla prima tranche da 413 milioni (6 novembre 2009), non inserendo poi la seconda tra le priorità dei fondi Fas residui, nella delibera del 18 maggio 2010, e dunque di fatto decretandone l'affossamento. In più l'effetto anti-crisi anche della prima tranche è stato vanificato dai tempi lunghissimi. Il Cipe ha inviato alla Corte dei Conti il testo della delibera del 6 novembre 2009 solo il 23 aprile 2010; la Corte rileva però che servivano i pareti della Conferenza unificata e di Camera e Senato; il primo arriva a luglio, i secondi tra ottobre e novembre.
La delibera assegna i 413 milioni di euro al ministero delle Infrastrutture, che già nell'ottobre 2009 aveva elaborato un elenco di opere, sulla base di un monitoraggio fatto dai Provveditorati alle opere pubbliche. I criteri, individuati dal Ministero, prevedevano opere su: reti viarie, fognature, impianti portuali, sedi istituzionali, edifici delle Forze dell'ordine. Si doveva poi trattare di opere con motivata urgenza, «strettamente interagenti con altri interventi», attivabili con gara entro 120 giorni, con percorso autorizzativo già intrapreso, completabili entro 24 mesi. Il fatto che il finanziamento assegnato copra solo poco più di metà 'del costo di quel piano (413 milioni su 769 milioni) impone però di rivedere l'elenco, di selezionarne una lista più ristretta. La delibera Cipe previde allora che «il Ministero delle Infrastrutture comunicherà — entro 30 giorni dalla pubblicazione della presenta delibera sulla Gazzetta Ufficiale — l'elenco degli interventi da finanziare». Nella delibera compare però la sinistra frase: «Il finanziamento sarà erogato secondo modalità compatibili con i vincoli di finanza pubblica correlati all'utilizzo delle risorse Fas».
La lista delle opere esiste comunque già nei cassetti del ministero delle Infrastrutture, ora si tratterà di vedere quanto tempo ci vorrà per tirarla fuori e soprattutto se il Ministero dell'Economia darà, e in che tempi, le necessarie autorizzazioni di spesa.
(Fonte: Sole 24 Ore Edilizia e Territorio)