Tav: Castelli, per finanziarla potremo ricorrere a Società di corridoio

Bardonecchia, 30 novembre 2010 - ''Faremo la Tav, è una volontà del Governo su cui non si torna indietro, anche se non mancheranno le difficoltà perchè' i costi sono aumentati''.
Lo ha detto il viceministro alle Infrastrutture, Roberto Castelli, che, intervenendo all'inaugurazione dei cantieri di lavoro per la realizzazione della canan di sicurezza del traforo del Frejus, non ha escluso ''il ricorso ai privati attraverso societa' di corridoio''. Una soluzione che Castelli ha motivato spiegando che ''le strade tirano molta cassa, le ferrovie, che pure hanno molti vantaggi, invece consumano molto denaro e non si riesce attraverso i biglietti a ripagare l'opera. Costruendo società di corridoio che gestiscano la parte stradale e autostradale e anche servizi affini è possibile generare quel flusso di cassa che serve a costruire anche l'opera ferroviaria''.
E, sempre a proposito di Torino-Lione, Castelli non ha mancato di sottolineare che ''scelte sbagliate della politica che hanno portato a un raddoppio dei costi. Credo che lo Stato debba far sentire la sua autorita'. Qui si è fatto tutto il possibile per venire incontro alle richieste dalla popolazione, ma la democrazia prevede che la maggioranza decide e la minoranza, pur nel massimo rispetto, si adegua''.
Il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, dal canto suo, ha affermato che "quando partiranno i cantieri per la Torino-Lione con il ministro Maroni faremo in modo che ci sia un controllo assoluto delle imprese e dei fornitori che parteciperanno alla realizzazione dell'opera, con controlli incrociati su appalti e subappalti". Cota ha quindi ricordato che si ricorrerà anche "ad una black list che identifichi le imprese a rischio perché - ha concluso - è nostro dovere dare un segnale di chiarezza e trasparenza".