Torino-Lione, l’area del primo cantiere diventa “militare”
Il provvedimento è scattato dal primo gennaio
Molto, come si è detto cambia invece nella sostanza. E’ stata infatti disegnata una sorta di zona rossa, delimitata da appositi cartelli: oltrepassato questo confine scatteranno le manette. Il divieto vale anche per quelle centinaia di simpatizzanti No Tav che hanno acquistato - diventando a tutti gli effetti proprietari - un piccolissimo appezzamento in Valle Clara (la zona interessata dal cantiere), per ostacolare l'iter burocratico degli espropri che presto scatteranno per continuare i lavori nel cantiere prima dell’arrivo della macchina scavatrice. La decisione di dichiarare l’area del cantiere zona militare, non è stata approvata dal Sindaco di Chiomonte, , Renzo Pinard, che ha commentato: “Mi viene sottratta - dice - una porzione di territorio che ero stato chiamato ad amministrare”.
“Gli scontri legati alla Tav – aveva spiegato il questore - non sono mai stati colpa nostra. Non siamo mai stati provocatori e ci siamo limitati a garantire la sicurezza dei cittadini. Lo abbiamo fatto anche per quanto riguarda la viabilità della zona, grazie all'impegno della polizia stradale”.