Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Torino-Lione, a metà settembre Renzi in visita a Chiomonte

Sopralluogo molto probabile. Intanto la "talpa" è arrivata a scavare 1.200 metri di galleria geognostica

Torino, 28 agosto 2014 - Si svolgerà probabilmente a metà settembre la visita al cantiere di Chiomonte della Nuova Linea Torino Lione (NLTL), da parte del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. L’indicazione è arrivata dopo un incontro che il Presidente della Regione, Sergio Chiamparino, ha avuto con il Premier. Obiettivo dell’iniziativa è quello di “dare un segnale dell’impegno dell’esecutivo alla realizzazione dell’opera”. L’invito era già stato recapitato a Palazzo Chigi nel luglio scorso, ma soltanto ieri Renzi avrebbe dato conferma. Circola comunque già una data che potrebbe essere il 16 o il 17 del prossimo mese. In questi due giorni, infatti, è in programma a Milano il vertice tra i ministri dei Trasporti europei, sarà anche l’occasione per una riunione, organizzata dal Commissario Laurens Jan Brinkhorst, tra i responsabili dei Paesi coinvolti dal Corridoio 5. sarebbe quindi agevole far coincidere gli impegni già in calendario con una visita al cantiere di Chiomonte. Dal punto di vista tecnico, intanto, procede lo scavo dell’unica discenderia prevista in Italia della NLTL, anche se con qualche rallentamento. La “talpa” che sta scavando, infatti, ha incontrato la prima faglia e ha rallentato il ritmo dei lavori. Si tratta – è stato spiegato dai tecnici di Ltf (la società Italo-francese che sta coordinando il lavoro) -, di un’eventualità ampiamente prevista. Per trenta metri, nella settimana che ha preceduto Ferragosto, la macchina che realizza il cunicolo esplorativo ha incontrato terreno friabile e non consistente come era accaduto per i primi 700 metri di scavo con la fresa. Così si è dovuta armare la volta con i conci di cemento per evitare che la galleria franasse e questo ha ridotto la velocità di avanzamento. Dal punto di vista geologico, la faglia è stata trovata in corrispondenza della linea di incontro tra la zona geologica piemontese e quella del massiccio d’Ambin. E’ stato comunque fatto notare che il punto di faglia è già stato superato a metà di agosto. Attualmente, quindi, lo scavo è arrivato a 1.200 metri e sta per giungere ad un altro punto delicato, quello in cui si passerà al di sotto del torrente Clarea (presente nell’area), a nord dell’imbocco del tunnel. Anche in questo caso sarà necessario adottare particolari accorgimenti. Successivamente, la “talpa” scaverà verso il basso per circa 2mila 600 metri prima di raggiungere il livello del tunnel di base e seguire il suo percorso in mezzo alle due future “canne” per altri 3mila 400 metri circa. Sempre dal punto di vista tecnico e costruttivo, è emersa una curiosità. Nel’ultimo tratto, la galleria geognostica sarà a circa 2.500 metri sotto la vetta dell’Ambin (3.378 metri di quota), e potrà essere con ragione qualificata come la galleria più profonda del mondo. Anche con il rallentamento subito ad agosto, i lavori del tunnel geognostico dovrebbero finire tra meno di due anni.

Andrea Zaghi