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Briciole di pane

Torino-Lione, pacchetto di misure per la Valsusa

L'Italia riceve l'ok dal Coordinatore europeo del Corridoio 5 Brinkhorst

Marzo, 4 marzo 2012 - Un pacchetto di misure fatte apposta per la Valsusa e per la realizzazione della Nuova Linea Torino Lione (NLTL), ma, soprattutto, la conferma della posizione del Governo: la linea si farà e nei tempi stabiliti. Sono gli ultimi sviluppi di cronaca relativi al nuovo collegamento TAV/TAC fra Torino e Lione ai quali, nelle ultimissime ore si è aggiunta l’approvazione di quanto l’Italia sta facendo da parte del Coordinatore europeo del Corridoio 5, Laurens Jan Brinkhorst, che ha incontrato in Prefettura a Torino il prefetto Alberto Di Pace, il Commissario Straordinario per la nuova linea ferroviaria Torino-Lione Mario Virano, il sindaco di Torino Piero Fassino, il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta, l'assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Barbara Bonino.

Sulla necessità della NLTL, dopo il vertice di Palazzo Chigi della serata del 2 marzo, il Governo è stato chiaro: “Nel corso dell'incontro - si legge nel comunicato finale - si è confermata l'intenzione del Governo di proseguire nella realizzazione dell'opera infrastrutturale, parte del corridoio mediterraneo e, in quanto tale, inserita nella rete strategica dell'Unione Europea. La decisione conferma il complesso processo decisionale avviato negli scorsi anni, anche attraverso un approfondito lavoro di concertazione con le comunità e gli enti locali, e portato a compimento con l'accordo firmato a Roma lo scorso 30 gennaio tra Governo italiano e francese”.

Dal completamento dell'opera – ha spiegato ancora il Governo – “si attendono vantaggi importanti dal punto di vista infrastrutturale, ambientale e occupazionale. In particolare, si dimezzano i tempi di percorrenza (da Torino a Chambery si passa da 152 minuti a 73; da Parigi a Milano da 7 a 4 ore), mentre la portata delle merci si raddoppia a parit° di trazione (da 1.050 a 2.050 tonnellate per treno) con costi di esercizio quasi dimezzati. Si riduce sensibilmente il numero di camion su strada (circa 600.000/anno) nel delicato ambiente alpino. Si genera lavoro e occupazione direttamente sul territorio: é prevista infatti una struttura di appalti per individuare e separare tutte le opere preparatorie e complementari da quelle principali, assicurando così competitività anche alle imprese locali”. Sempre nel corso della riunione di Palazzo Chigi, l’esecutivo ha anche confermato che il CIPE stanzierà i primi 20 milioni di euro di fondi di compensazione nell'ambito dell'intesa quadro con la Regione Piemonte.

Proprio il tema della azioni in favore del territorio è oggetto, in questi giorni, di un approfondito studio. Gli strumenti che saranno messi in campo dovrebbero essere almeno tre. Per un valore che dovrebbe aggirarsi, secondo indiscrezioni, tra i 27 e i 54 milioni di euro: tra l’1 e il 2% del costo dell’opera, quantificato in circa 2,7 miliardi di euro. Si parla di sgravi fiscali per i Comuni coinvolti, in base alla vicinanza, di un sistema di convenzioni tra la stazione appaltante e i Comuni per cui tutti i dipendenti dei cantieri mangerebbero e dormirebbero presso i Comuni medesimi e di una serie di corsi di formazione per gli abitanti della valle che, una volta riqualificati, verrebbero occupati nei cantieri.

E, sempre sulla necessità di realizzare la NLTL, il Premier Mario Monti ha ulteriormente chiarito: “Il Governo ha deciso di confermare con piena convinzione il proprio impegno per realizzare tempestivamente la Tav. Il progetto iniziale è stato radicalmente cambiato rispetto al passato. Ci sono state, in particolare nei giorni scorsi, manifestazioni di protesta con forme di violenza. A questo riguardo vorrei essere molto chiaro: la libertà di espressione del pensiero è un bene fondamentale, non saranno però consentite forme di illegalità e sarà contrastata ogni forma di violenza”.

Andrea Zaghi