Tunnel ferroviario del Brennero, stanziati 1,3 miliardi di euro fino al 2016
Ogni anno verranno investiti 280 milioni di euro
Roma, 2 febbraio 2011 – Sono diventate ufficiali le assicurazioni del governo italiano e di quello austriaco: ogni anno saranno investiti 280 milioni di euro (1,3 miliardi fino al 2016) per proseguire i lavori del tunnel ferroviario del Brennero (Bbt, Brenner basis tunnel), «confidiamo senza interruzioni», ha detto il presidente della Provincia di Bolzano Durnwalder dopo aver incontrato il commissario governativo al tunnel Mauro Fabris (che a Trento si è incontrato con Dellai).
Lo scopo del doppio incontro è identico: la società di corridoio, authority che sovrintenderà sia l'Autobrennero sia il Bbt, è in dirittura d'arrivo, ma ci sono questioni giuridiche ed economiche piuttosto complesse da definire nei prossimi 15 giorni. Quale potrà essere l'effettivo peso della Regione Trentino Alto Adige e delle due Province azioniste di Autobrennero nella nuova società: adeguato all'importanza del fondo vincolato pro tunnel che arriverà ai 550 milioni (sui 4 che costerà il tratto italiano, più altri 4 per le tratte di accesso) nel 2014.
"Già il 4 dicembre - afferma il presidente di A22 spa Pardatscher - dall'assemblea dei soci era emerso che il ruolo degli azionisti pubblici avrebbe dovuto essere rilevante in seno alla nuova società di corridoio. Adesso si tratta di tradurre il principio in realtà». Mauro Fabris ha riferito al presidente Durnwalder quanto previsto dall’azione del governo italiano, che ha fatto formali passi in sede Ue per verificare i margini di una proroga ad Autobrennero spa della concessione dell'A22 e contemporaneamente per chiarire in alternativa la possibilità di costituire una società di corridoio autostradale - ferroviaria con Anas, Rff, Autobrennero e le Province coinvolte, incaricata della futura gestione di A22 e ferrovia del Brennero. «Ho accennato anche all'ipotesi di un nuovo modello di gestione dell'autostrada, che possa eventualmente prevedere la concessione ad Autobrennero spa e l'assegnazione alla società di corridoio di funzioni di coordinamento», riferisce il presidente Durnwalder.
La Provincia di Bolzano ritiene infatti che nell'opzione di società di corridoio attualmente in discussione i territori interessati non siano sufficientemente rappresentati per il ruolo che esercitano sull'asse Verona-Brennero. «In mancanza di un adeguato peso decisionale, potrebbe essere quindi preferibile andare al bando di gara perla concessione di A22», sintetizza Durnwalder. Fabris ha chiesto da parte sua che i circa 500 milioni di euro già accantonati da Autobrennero spa per il finanziamento trasversale del Bbt siano resi al più presto disponibili, in modo che possa arrivare I’ok della Corte dei conti sulla delibera del Cipe (comitato interministeriale per la programmazione economica) che sblocca il lotto 1 dei lavori del tunnel di base. Il presidente Durnwalder ha collegato la messa a disposizione di tali risorse finanziarie a un aumento di capitale della società Tfb (Tunnel ferroviario del Brennero) in cui Autobrennero o i suoi azionisti, con un meccanismo ancora da definire nei dettagli, dovrebbero accrescere di molto il loro peso decisionale rispetto alle quote assai minoritarie (6%) detenute oggi dalle Province di Trento, Bolzano e Verona nella società veicolo, controllata dalle Ferrovie dello Stato con Rff, per la partecipazione italiana nella società europea Bbt Se. Durnwalder ha ribadito anche la sua posizione sulle tratte di accesso: «I lavori vanno avviati contestualmente a quelli del tunnel e se l'Autobrennero contribuisce finanziariamente a questa realizzazione anche le Province devono poter dire la loro, e non lasciare a Rff la costruzione e la gestione delle tratte». Sul tema, Durwalder avrà anche un colloquio a Roma con il ministro Matteoli.
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