Turismo, Italiadecide: tornare primi con investimenti, infrastrutture e Internet

Roma, 1° aprile 2014 - Piccole dimensioni di impresa, arretratezza del Sud, scarse risorse, elevata tassazione, mancata realizzazione dell'Agenda digitale, poco internet, situazione precaria delle infrastrutture, capitale umano non sempre all'altezza: questi i mali principali del turismo in Italia secondo il Rapporto 2014 di Italiadecide, associazione presieduta da Luciano Violante per la qualità delle politiche pubbliche.
Se 30 anni fa l'Italia era la prima scelta del turismo mondiale, ora è al quinto posto dopo Francia, Usa, Cina e Spagna. Secondo i dati Eurostat, nel 2012 le aziende italiane avevano 30 posti letto contro i 66 della Germania, i 75 di Spagna e i 175 di Francia, e i 60 della media Ue. I dati sul turismo nel 2012 nel nostro Paese mostrano che oltre 130 milioni di persone hanno attraversato i confini italiani, soprattutto nel periodo estivo e che in rapporto al Pil il peso del turismo è diminuito dal 5,3% del 1998 al 4,9% nel 2008, dopo aver raggiunto un picco del 5,5% nel 2000 per effetto del Giubileo. Secondo l’indagine ancora una volta il maggior numero di presenze si è concentrato nelle regioni del Nord: in testa il Veneto con il 16,3% del totale nazionale, al secondo posto la Toscana con 11,2%, al terzo l'Emilia-Romagna. La Lombardia, il Lazio e la Provincia autonoma di Bolzano si sono invece posizionate al quarto, quinto e sesto posto della classifica. Il Sud d’Italia ancora una volta resta in dietro: solo il 13% delle presenze complessive nel 2012. Tra le cause dell’arretratezza vi è un'inferiore dotazione di tratte aeree internazionali: 5 % contro 45% delle Regioni mediterranee della Spagna. I principali aeroporti italiani come Roma e Milano servono circa la metà dei passeggeri rispetto agli scali di Londra, Parigi e Francoforte.Sulle infrastrutture l’indagine sottolinea che per i turisti residenti l’auto resta nel 67% il mezzo di trasporto preferito per gli spostamenti. I dati rivelano anche che serve un potenziamento dell’alta velocità ferroviaria e soprattutto lo sviluppo dei collegamenti intermodali strada-ferrovia-aeroporto.
Tre le azioni proposte per rilanciare il settore sul territorio secondo il Rapporto servono: interventi di pianificazione, con l'avvio di programmi di recupero edilizio e di rigenerazione urbana o il ripristino di un rapporto equilibrato tra città e campagna; ripensamento delle attività industriali verso più alti standard ambientali e tecnologici e rilancio di una agricoltura qualificata; infine interventi di promozione dell'identità dei luoghi.
Il Rapporto indica poi nell'innovazione tecnologica e in particolare nella digitalizzazione del patrimonio culturale e ambientale una svolta decisiva per far conoscere e rendere fruibile l'Italia. Il Rapporto propone quindi al ministero di organizzare tre concorsi da lanciare durante il periodo dell'Expo: il primo sul turismo formativo ed esperienziale, "Grand Tour del XXI secolo: da Goethe al business man". Il secondo concorso invece è per un progetto integrato di valorizzazione dell'economia territoriale integrata, presentabile e acquistabile in via digitale. Il terzo progetto, che come gli altri dovrebbe essere esposto nel Padiglione Italia, riguarda il miglioramento delle strutture ricettive e più in generale di accoglienza, con il recupero e la riqualificazione di strutture esistenti.