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Briciole di pane

Autostrada Pedemontana Lombarda, un sogno che diventa realtà

6 febbraio 2010, al via i lavori di realizzazione dell'opera

67 km di autostrada, da Cassano Magnago a Osio Sotto, 20 km di tangenziali (articolati nei sistemi tangenziali di Varese e Como) e 70 km tra opere stradali connesse e viabilità locali: sono i numeri della Pedemontana lombarda, nuova infrastruttura viaria che “ha rotto il ghiaccio” dando avvio ai lavori lo scorso 6 febbraio a Cassano Magnago, in provincia di Varese. La storia dell’Autostrada Pedemontana comincia agli inizi degli anni ’60, quando il territorio a nord di Milano comincia a sentire l’esigenza di un proprio asse viario portante, capace di sostenere lo sviluppo economico della zona. Da allora sono passati cinquant’anni e quasi tutto è cresciuto: la popolazione del 5%, gli edifici del 100%, le imprese del 400%, i veicoli del 1200%. La data di svolta per il progetto pedemontana lombarda è l’ottobre 2007: dopo il progetto preliminare e la Valutazione di Impatto Ambientale, il Governo approva in via definitiva la Convenzione tra la Concessionaria Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A. e la concedente Concessioni Autostradali Lombarde – CAL S.p.A., la società mista tra Anas e Regione Lombardia compartecipata paritariamente al 50% da Anas e da Infrastrutture Lombarde. La Società Autostrada Pedemontana lombarda procede di conseguenza, bandendo le gare per la scelta del contraente generale (per la tratta A e per il primo tratto delle Tangenziali di Como e di Varese) e per la progettazione definitiva del resto dell’opera, avviate a luglio 2007 con notevole successo di partecipazione. Espletate quindi tutte le procedure, il 6 febbraio 2010 si avviano i cantieri ed il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, manifesta tutta la sua soddisfazione: "È un'altra dimostrazione del fatto che nonostante questa crisi l'Italia c'è e c'è soprattutto un governo che ha continuato a lavorare bene per tutti gli italiani". Sulla scia dell'intervento del Presidente, le parole del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli: "Questa è un'infrastruttura per cui il governo Berlusconi si è attivato nel 2001; siamo sulla strada giusta e dobbiamo continuare anche con l'attuale scarsità di risorse". Una collaborazione istituzionale intensa ed efficace, dunque, che emerge anche dalle parole di Salvatore Lombardo, Amministratore delegato di Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A.: “Dopo anni di lavoro a tavolino abbiamo incominciato a costruire il più grande sistema viabilistico lombardo, in anticipo sui tempi previsti. Un successo reso possibile da una grande collaborazione interistituzionale”. Da qualsiasi punto di vista la si osservi l’Autostrada Pedemontana lombarda è destinata a portare guadagni e/o risparmi: dal punto di vista economico porterà 700 milioni di euro all’anno di maggior produttività, collegando 5 province (Bergamo, Monza e Brianza, Milano, Como e Varese) in un territorio abitato da circa 4 milioni di persone dove operano oltre 300.000 imprese (25% del totale regionale) che esprimono il 10% del PIL nazionale; dal punto di vista sociale questi numeri si traducono in un risparmio quotidiano di tempo stimato dagli addetti ai lavori in circa mezz’ora al giorno, ovvero circa 45 milioni di ore risparmiate all’anno. Basti pensare che per andare da Bergamo a Malpensa si impiegheranno in media 60 minuti, contro i 90 attuali. Questo sarà forse l’effetto più diretto e tangibile dell’Autostrada Pedemontana Lombarda, un vantaggio immediato e misurabile per i singoli spostamenti, in una Regione come la Lombardia nella quale il tempo di percorrenza non dipende tanto da fattori chilometrici quanto dal congestionamento del traffico. La Pedemontana lombarda avrà 18,5 km di autostrada a 3 corsie per senso di marcia (da Meda a Vimercate), 68,5 km di autostrada/tangenziale a 2 corsie per senso di marcia e 70 km di viabilità locale ad una corsia per senso di marcia. I 67 km del tracciato autostradale saranno realizzati per 31 km in trincea, 11 km in galleria artificiale, 3 km in galleria naturale 5 km in ponte/viadotto; la pedemontana lombarda attraverserà, infatti, 5 importanti fiumi: l’Olona, il Seveso, il Lambro, l’Adda ed il Brembo. Un investimento totale di 5 miliardi di euro che permetterà di concludere il primo tratto di pedemontana nel 2013 ed il percorso completo nel 2015. “L’avvio dei cantieri della Pedemontana è la realizzazione di un sogno e di un progetto che è a cuore a tutti noi – ha detto il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci. Come siamo stati in grado di dare avvio al progetto, dovremmo essere altrettanto bravi, assieme, nel portarlo a conclusione prima dell’Expo 2015”. La nuova infrastruttura viaria coinvolgerà 4 milioni di abitanti su 100 comuni delle 5 province già menzionate ed è destinata a creare 40mila nuovi posti di lavoro in 5 anni. La Pedemontana lombarda coinvolgerà inoltre 5 parchi regionali (Parco Spina Verde di Como, Parco delle Groane, Parco Boschi delle Querce, Parco Valle del Lambro, Parco Adda Nord) e l’intera opera sarà realizzata nel pieno rispetto dell’ambiente grazie ai 150 milioni di euro di compensazione ambientale che porteranno, oltre alle strade, anche 5 milioni di metri quadrati (equivalenti alle dimensioni della città di Brescia) di nuovi boschi e prati ed un milione di nuovi alberi. Un’attenzione particolare all’ambiente evidenziata anche dal Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni: “La Pedemontana contribuirà anche – grazie ad un elevato incremento della velocità media degli autoveicoli – a ridurre significativamente l’immissione di agenti inquinanti in atmosfera”. Ogni anno saranno , infatti, prodotti dal traffico circa 500.000 kg di inquinanti in meno e saranno risparmiati circa 35 milioni di litri all’anno di carburante, per un risparmio di 45 milioni di euro annui.

Chiara Biggi

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