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Briciole di pane

Brebemi, riapre il cantiere

Il tribunale del riesame di Brescia ha accolto l'istanza presentata da Brebemi e consorzio Bbm per il dissequestro parziale dei cantieri

Il tribunale del riesame di Brescia ha accolto l'istanza presentata da Brebemi (in quanto parte lesa) e consorzio Bbm per il dissequestro parziale dei cantieri relativi alla grande infrastruttura, bloccati alla fine dello scorso novembre in seguito all'inchiesta che, tra l'altro, ha portato in carcere per presunte tangenti l'ex assessore regionale all'Ambiente Franco Nicoli Cristiani. La richiesta era stata depositata durante l'udienza di lunedì 20 dicembre scorso. Si tratta di 34 chilometri con l'esclusione solo di 6 km per i quali non è stato nemmeno chiesto il dissequestro: lo sblocco, quindi, non riguarda solo le aree e i tratti interessati dalle forniture di materiali oggetto delle indagini giudiziarie in corso. «È una bella notizia - ha sottolineato l'assessore alle Infrastrutture della Lombardia, Raffaele Cattaneo - soprattutto per quei quasi mille lavoratori messi in cassa integrazione che ora potranno passare un Natale più sereno, ma anche l'opera che potrà essere completata nei tempi stabiliti», cioè entro la metà del 2013. «Apprendendo dell'auspicata decisione, Brebemi ringrazia tutti coloro che hanno lavorato affinché si potesse tornare alla normalità - ha sottolineato in una nota Francesco Bettoni, presidente di Brebemi spa -: un apprezzamento va a tutta la magistratura per il lavoro svolto».  I due cantieri di Cassano d'Adda e Fara Olivana torneranno attivi a partire dai primissimi giorni di gennaio. Sulla vicenda è intervenuta anche Legambiente, chiedendo che siano fatte analisi in tutti i cantieri della Brebemi. Gli ambientalisti hanno espresso apertamente di "disappunto" perché «s'è persa un'occasione per fare chiarezza e dare certezze definitiva sulla regolarità delle forniture».

Fonte: Carlo Guerrini (Avvenire Milano)

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