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Carburanti, prezzi in salita e scioperi in vista

Torino, 15 luglio 2013 - Prezzi in salita e scioperi in vista. Sono i due tratti del sistema dei carburanti in Italia caratterizzato da una crescita delle quotazioni della benzina e dalla previsioni di scioperi nei prossimi giorni. L'Autorità Garante per gli scioperi, infatti, ha convocato per mercoledì le compagnie petrolifere e il concessionario Autostrade nel tentativo di riattivare la trattativa con i sindacati dei benzinai. L'incontro, però, non servirà a scongiurare lo sciopero sulle tratte autostradali da martedì 16 a partire dalle 22, ma ad individuare possibili margini per riaprire il dialogo. Le associazioni dei gestori degli impianti di benzina, Faib-Confesercenti, Fegica-Cisl e Anisa- Confcommercio hanno confermato la proclamazione di una prima tornata di chiusure delle aree di servizio poste lungo tutte le tratte autostradali italiane, tangenziali e raccordi compresi, che prenderà avvio dalle ore 22.00 di martedì, terminando alle ore 6.00 del 19 luglio.
Intanto, sono cresciuti ancora i prezzi dei carburanti. A muovere sui prezzi raccomandati intanto sono state alcune sigle con un +0,5 centesimi euro/litro su benzina e diesel; mentre anche i prezzi praticati sul territorio naturalmente sono in aumento per tutti (no-logo comprese). Attualmente quindi, le medie nazionali della benzina e del diesel sono rispettivamente pari a 1,836 e 1,739 euro/litro (gpl a 0,789). Le punte in alcune aree del Paese adesso sono tornate per la “verde” al livello di fine 2012/inizio 2013, ovvero 1,877 euro/litro, mentre il diesel è a 1,758 e il gpl a 0,824. Livelli che per le associazioni dei consumatori sono eccessivamente alti per almeno 6-7 centesimi al litro. Una maggiorazione – è stato spiegato in una nota -, che comporta ricadute per gli automobilisti pari a +84 Euro annui per costi diretti (ovvero per i pieni di benzina).
E, per far comprendere meglio il livello dei costi, Coldiretti ha spiegato che “gli italiani sono costretti a spendere di più per fare il pieno all’automobile che per acquistare ogni mese la carne per l’intera famiglia”. Secondo le elaborazioni dell’organizzazione agricola, infatti, “si è verificato un sorpasso storico perché fare il pieno in una automobile con un serbatoio di 60 litri arriva a costare addirittura 112,62 euro, un importo superiore ai 111 euro che mediamente le famiglie italiane hanno speso ogni mese per acquistare carne nel 2012 secondo l'Istat”. D'altra parte il prezzo della benzina - sottolinea la Coldiretti - è superiore del 55% a quello di un litro di birra, del 40% di quello di un litro di latte fresco e del 30% a quello di un litro di vino in brik. Mentre la Cia-Confederazione italiana agricoltori indica che la la punta di 1,887 euro toccata per un litro di benzina alla pompa arriva a “doppiare” il prezzo di un litro di latte a lunga conservazione (0,89 euro) comprato in un qualsiasi supermercato del Paese.


 

Andrea Zaghi

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