Ciucci e Terpin firmano il piano finanziario per la terza corsia sull'A4

Roma, 23 dicembre 2010 – A4: per la terza corsia si apre la fase della “concretezza operativa”.
Il presidente dell’Anas Pietro Ciucci ed il presidente di AutovieVenete Emilio Terpin hanno firmato, a Roma, l‘atto di recepimento che rende vigente l‘atto aggiunto all’interno del quale è contenuto il nuovo piano finanziario per a realizzazione della terza corsia dell’A4. Il piano finanziario del valore di 2 miliardi e 300 milioni di euro è stato rivisto e aggiornato sulla base di tutte le opere funzionali al decongestionamento dell’area interessata dallo stato di emergenza.
Una giornata decisiva ieri, all’insegna dello sviluppo della mobilità del Nord Est. In mattinata infatti si era tenuta a Quarto D'Altino (Venezia), la cerimonia di posa della prima pietra della terza corsia dell'autostrada A4, Venezia-Trieste

La firma dell'atto aggiuntivo conclude un percorso iniziato due anni fa, nel novembre del 2007. Un percorso complesso, finalizzato a mettere in grado la concessionaria autostradale di far fronte a uno degli impegni più importanti della sua storia: la realizzazione della terza corsia dell'autostrada A4 nel tratto Venezia-Trieste. Il piano finanziario del valore di 2 miliardi e 300 milioni di euro è stato rivisto e aggiornato sulla base di tutte le opere che il commissario straordinario per la A4 Renzo Tondo ha inserito in quanto ritenute funzionali al decongestionamento dell'area interessata dallo stato di emergenza. Più che di un traguardo, però, quello di ieri è il vero punto di partenza, dopo due anni di impegno. Dopo la firma della convenzione (novembre 2007) che ridefiniva i rapporti tra la concessionaria e l'Anas fino alla scadenza (2017), nel settembre del 2008 è arrivato il decreto del presidente del Consiglio per la nomina di Tondo e la definizione dei poteri che gli vengono affidati per ridurre i tempi di realizzazione dell'ampliamento autostradale. L'ordinanza accelera il progetto: in 15 giorni vengono nominati i due soggetti attuatori, l'assessore Fvg Riccardo Riccardi e l'ingegner Silvano Vernizzi, e viene costituita la struttura commissariale che si avvale del supporto tecnico e operativo di Autovie. Nel gennaio 2009 l'assemblea dei soci di Autovie dà mandato al presidente Giorgio Santuz per proseguire la trattativa con l'Anas (l'ente concedente), per arrivare a un accordo e sottoscrivere la convenzione. Così vengono anche ridefiniti gli investimenti e aggiornato il Piano finanziario, che da 1 miliardo e 700 mila euro passa a 2. A questo punto parte il confronto con Anas per modificare lo schema di convenzione unica e i suoi allegati come, appunto, il Piano economico e finanziario. Fra ottobre e novembre 2009, una serie di Cda e assemblee approvano numerose modifiche migliorative e viene rimodulato definitivamente anche il piano finanziario che si assesta su 2 miliardi e 377 milioni di euro. All'inizio del 2010 commissario e concessionaria costituiscono un gruppo di lavoro misto (Friulia e AutovieVenete) pei individuare le modalità e le forme percorribili pei accedere al credito necessario, in primis la Banca Europea per gli Investimenti (Bei) con la quale viene avviati l'istruttoria. In febbraio si tiene l'audizione tra i team della Bei, Riccardi e Melò. In giugno il Cda di Bei esprime parere favorevole, impegnando si a mettere a disposizione di Autovie un miliardo, a fronte dei 700 mila euro richiesti. Un segnale importante, che conferma l'elevato livello del progetto e la sua strategicità. Nel frattempo Autovie avvia la procedura fra 23 istituti di credito per il reperimento delle ulteriori risorse necessarie alla realizzazione del l'opera. Un mese dopo il Cipe dà il via libera al piano finanziario da 2 miliardi e 300 milioni d euro. Il 1° dicembre l'Anas trasmette ad Autovie la bozza dell'atto aggiuntivo e il 20 dicembre l'assemblea della Concessionaria lo approva.