Ciucci: "Il Gra non è l'autostrada più pericolosa d'Italia"
Il presidente dell'Anas in un'intervista a Libero contesta il rapporto ACI-Istat sull'incidentalità
"No, non si tratta affatto di una questione tecnica infrastrutturale e poi sul raccordo avvengono 150.000 transiti al giorno e solo 13 sono stati gli incidenti gravi in un anno. Sempre tanti, certo, ma non tali da poter affermare che il Gra sia l'autostrada più pericolosa d'Italia”. Pietro Ciucci, presidente dell'Anas, non ci sta e sceglie Libero per puntualizzare sui dati emersi dal rapporto ACI-Istat, che ha affibbiato al Grande Raccordo Anulare il titolo di autostrada più pericolosa dello Stivale". Lo scrive su Libero Valentina Conti. "Il tratto compreso tra il Km 20 e il Km 65, nei quali si è riscontrato nel 2009 un particolare numero di incidenti - prosegue - è costituito da due carreggiate distinte per senso di marcia a tre corsie, più la corsia di emergenza. Si tratta di un'autostrada completamente all'avanguardia. Il calcolo sugli incidenti non può essere svolto solo in riferimento ai Km ricorrenti; deve essere sviluppato tenendo conto le percorrenze dell'autostrada. Il Grande Raccordo Anulare di Roma, che ha un'estensione di circa 70 Km, ha un tasso medio di percorrenza di gran lunga più alto d'Italia, con una media di 150 mila veicoli al giorno. Quindi, calcolare 13 incidenti gravi in un anno, su un totale di 150 mila transiti ogni giorno, è diverso che pensare a 13 incidenti annui in percorrenze nettamente inferiori con volumi di traffico molto bassi. Se si fosse sviluppato questo ulteriore lavoro statistico, il Gra non risulterebbe certo l'autostrada più pericolosa d'Italia". "Dai nostri dati risulta che dei 13 incidenti descritti dalle analisi dell'ACI, 12 hanno visto coinvolti conduttori di veicoli a due ruote, confermando così il dato ACI, secondo il quale i motocicli rappresentano una percentuale ridotta di veicoli rispetto al parco auto, ma sono responsabili del 29% dei decessi - continua Ciucci - Ed è bene ricordare che nessuno dei 13 incidenti richiamati dall'inchiesta si è verificato a causa della strada. Nonostante la complessità dovuta alla gestione di un'autostrada aperta, si avvicinano i tempi dell'introduzione del tutor di seconda generazione anche sul GRA, per scoraggiare gli utenti che non osservano i limiti di velocità e incoraggiare uno stile di guida che rispetti le condizioni variabili dovute alle condizioni meteo e ai volumi di traffico. Rimane fondamentale tuttavia che, nonostante si registri una diminuzione degli incidenti, dei feriti e dei morti sulle autostrade, prosegua un'attività educativa al corretto rispetto delle norme del Codice della Strada".
L'intervista del Presidente Ciucci a Libero (23 novembre 2010)
