D'Anzi: "Il CCISS è su una nuova strada"
Le Strade dell'Informazione intervista il Direttore del CCISS Pasquale D'Anzi
Roma, 12 ottobre 2011 - Da quando l’ingegner Pasquale D’Anzi è a capo del CCISS, sono cambiate un po’ di cose a livello tecnologico, a partire dalla nuova piattaforma per la raccolta e la diffusione delle notizie sul traffico. Lo incontriamo nella sede del Ministero dei Trasporti in via Caraci.
Direttore D’Anzi, il CCISS è ormai da due anni su una “nuova strada”, una rivoluzione tecnica e organizzativa che ha permesso un salto in avanti nella qualità e nella efficienza dei servizi di informazione e sicurezza stradale. Un miglioramento dimostrato da numeri sorprendenti... Ce li racconta?
L’idea che ci ha spinti nella progettazione di ciò che lei ben definisce “rivoluzione tecnica e organizzativa” è stata quella di immedesimarci nei bisogni dei cittadini in mobilità cercando di rimuovere ogni ostacolo verso una corretta, completa e tempestiva consapevolezza delle condizioni del traffico in ogni area del Paese. Il concetto è stato quello di studiare e rimuovere ogni bottle neck di natura tecnologica nella lunga filiera che, dalla captazione sul campo di un evento perturbativo della regolarità del traffico, arriva fino alla conoscenza dell’evento da parte dei cittadini che vi si trovano o troveranno coinvolti.
È un percorso lungo e tutt’altro che semplice ma i primi passi sono stati compiuti e i presupposti ci sono tutti perché molti altri se ne facciano nella direzione giusta.
Alcuni “numeri” riferiti all’”esodo estivo” appena concluso ci confortano nella convinzione di aver segnato un percorso corretto di sviluppo:
• 10 milioni di contatti – soltanto nel mese di agosto – del portale www.cciss.it con consultazioni stabili e durature di oltre 600.000 utenti;
• 150.000 contatti telefonici risolti con successo dal numero verde 1518 del CCISS nel bimestre estivo (+5% rispetto allo stesso periodo del 2010) anche con l’ausilio del nuovo risponditore automatico che fornisce informazioni di traffico specializzate territorialmente e aggiornate di continuo da operatori del CCISS;
• 133.000 informazioni di traffico trattate nel bimestre estivo (luglio agosto) dalla piattaforma telematica RTTI (Real Time Traffic Info) del CCISS con una crescita dell’8,1% rispetto all’anno 2010;
• una nuova “application” per smartphone lanciata prima dell’estate per intercettare la domanda informativa dei cittadini anche sui media più “innovativi”.
Ma tutto ciò non basta; è necessario lavorare molto di più anche su nuovi canali di captazione degli eventi di traffico (ad esempio sensori fissi e mobili e telecamere intelligenti) svolgendo fino in fondo quel ruolo – che il legislatore ha affidato al CCISS – di integratore di contenuti e fonte ufficiale delle informazioni di traffico.
Quale il ruolo di governance delle strutture dedicate dal Ministero oggi, e quale potrebbe essere domani?
Nel nostro Paese, l’intero settore dell’infomobilità esprime una fortissima esigenza di coordinamento e di governo. È forte pertanto l’esigenza di una regia razionale e strutturata dell’informazione che sappia, da un lato, fornire soprattutto le giuste garanzie ai cittadini di correttezza delle notizie e, dall’altro, valorizzare e mettere a fattor comune quel gran numero di esperienze, pur frammentarie ed eterogenee, che il settore ha saputo esprimere in un regime di totale deregulation.
L’occasione per affrontare con ambizione di efficacia questo come altri problemi dell’infomobilità, in particolare, e della tecnologia applicata alla sicurezza stradale, più in generale, è costituita dal recepimento nella normativa italiana della recente direttiva europea in materia di ITS.
Un’occasione da non perdere che – opportunamente colta – potrà sicuramente dare slancio all’intero settore in un panorama definito di regole e principi a salvaguardia dell’interesse collettivo e degli investimenti realizzati.
Quale il futuro a medio e lungo termine del CCISS nel panorama dell’Infomobilità locale, nazionale ed internazionale?
Il futuro del CCISS in tre parole: integrazione (tra fonti diverse e a diverse scale territoriali); regolazione (regole chiare ed efficaci alla base di servizi corretti ed efficienti); diffusione (comunicare ciò che serve, quando serve).
Queste sono le tre principali sfide che il CCISS deve affrontare con determinazione, assieme all’evidente impegno di arricchire il ventaglio dei servizi offerti con un focus specifico ai servizi di previsione delle condizioni di traffico che rappresentano oggi la vera frontiera della nostra azione.