Roma-Latina: imprese e politici bipartisan sostengono la nuova autostrada
Alle dichiarazioni del Commissario Pozzi si sono unite quelle di Unindustria ed esponenti di Centro Destra e Centro Sinistra

Roma, 4 luglio 2014 – Cresce l’attenzione sull’autostrada Roma-Latina, una delle opere infrastrutturali più attese – forse la più importante – per migliorare la viabilità e la sicurezza stradale nel Lazio. Dopo le dichiarazioni del Commissario Governativo Straordinario, Vincenzo Pozzi, il quale ha ricordato che “la delibera della Regione Lazio pone la Roma-Latina al primo posto tra gli interventi prioritari quale asse strategico per il Lazio”, ieri hanno preso posizione il Presidente di Unindustria e diversi politici bipartisan che hanno ribadito la necessità di realizzare un’opera strategica come la Roma-Latina.
Rispondendo alle osservazioni di alcune associazioni dei costruttori che propendono per la riqualificazione e la risistemazione della ex statale Pontina, Pozzi ha sottolineato che “ammodernare la strada attuale non risolverebbe in maniera definitiva le criticità che esistono da anni e, soprattutto, per farlo non basterebbero i 468 milioni di euro pubblici stanziati e comunque non utilizzabili per altri scopi se non quello autostradale”. Anche le dichiarazioni del mondo delle imprese e politico vanno in questa direzione.
Unindustria, Stirpe: la competitività del Lazio passa per lo sviluppo delle infrastrutture strategiche
"Il sistema delle imprese del Lazio ed io personalmente siamo da sempre fortemente convinti che la competitività della nostra Regione passi inevitabilmente per lo sviluppo di alcune infrastrutture strategiche per la crescita del nostro territorio, prima fra tutte la Roma-Latina". Queste le dichiarazioni di Maurizio Stirpe, Presidente di Unindustria, il quale ha sottolineato che da oltre dieci anni “si parla di come risolvere le problematiche di mobilità dell'area che va da Roma verso il Sud della Regione lungo il litorale ed ora che siamo più vicini all'apertura dei cantieri certamente non possiamo tornare al punto di partenza”.
“Siamo di fronte ad un punto di svolta – ha aggiunto Stirpe –, per la prima volta in maniera concreta, abbiamo la possibilità di mettere finalmente a sistema, attraverso la realizzazione dell'opera, un quadrante che unisce il Sud ed il Nord della Regione, andando a collegare Latina a Civitavecchia attraverso l'hub di Fiumicino che è la principale porta di ingresso nel nostro paese, non trascurando anche che il progetto una volta realizzato nella sua interezza preveda anche la bretella Cisterna-Valmontone che andrebbe a collegare la Roma-Latina direttamente con l'A1".
Ranucci (PD): un’infrastrutture strategiche del nostro Paese
Per quanto riguarda le voci della politica, il senatore del Partito Democratico Raffaele Ranucci, componente della commissione Lavori Pubblici di Palazzo Madama, ha affermato che "la Roma-Latina – Cisterna-Valmontone è una delle infrastrutture strategiche del nostro Paese ed è per questo che bisogna dare priorità a questa fondamentale opera".
Il senatore del PD si è soffermato poi sui costi e tempi previsti per la realizzazione dell’opera: "la gara è partita, il 16 settembre ci sarà la presentazione delle offerte per un project finacing di circa 2,5 miliardi di euro di cui 468 milioni deliberati dal Cipe e il resto proveniente da risorse private. Mi sembra miope perdere questa grande occasione pensando ad una messa in sicurezza della Pontina”. “Mi auguro che il 30 marzo 2021 ci possa essere l'apertura al traffico come indicato dal Commissario Straordinario Vincenzo Pozzi” ha concluso Ranucci.
Morassut (PD): finanziamenti Cipe finalizzati all’autostrada e non alla riqualificazione della Pontina
Anche il deputato del PD Roberto Morassut ha segnalato che "trasformare il progetto della Roma-Latina in una ristrutturazione potrebbe comportare il rischio di perdere i finanziamenti Cipe che sono finalizzati a un’autostrada e non ad una riqualificazione della attuale arteria regionale".
"La Regione Lazio ha avviato un percorso con una gara che è aperta e che potrebbe consentire presto l’avvio dei lavori – ha aggiunto –. Sta ora al mondo dell'impresa operare per reperire le risorse private con proposte adeguate”. “Si tratta – ha concluso di un'opera strategica con un investimento di tre miliardi di euro con forti ricadute occupazionali e con una quota di investimento privato pari ad oltre il 70% del costo complessivo”.
Palozzi (FI): non resti un’opera incompiuta
Passando infine al Centro Destra, il consigliere regionale di Forza Italia e vicepresidente della Commissione Trasporti, Adriano Palozzi, ha ribadito che “la Roma-Latina è una infrastruttura fondamentale per il comparto stradale ed economico della nostra regione” e si è dichiarato “contrario a qualsiasi ipotesi di dietrofront, soprattutto ora che si è giunti ad un punto di svolta”.
Palozzi ha sottolineato che, nonostante le lentezze e problemi legati alla burocrazia, “i paletti istituzionali e amministrativi posti nelle ultime settimane danno la garanzia necessaria per il non ritorno al passato: finalmente c'è un crono programma preciso e dettagliato, ufficializzato dal commissario governativo, lo scorso aprile è stata inviata la lettera d'invito ai concorrenti pre qualificati e la Regione Lazio ha inserito l'opera nel Programma delle infrastrutture strategiche con priorità 1”.
“La Roma-Latina non deve rimanere un'opera incompiuta, anzi si tradurrà in quel fondamentale volano economico e turistico, atteso da tutto il territorio a sud di Roma" ha concluso Palozzi.