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Briciole di pane

Francia: il salone delle Soluzioni per la Logistica accende le luci su autotrasporto e multimodalità

A Parigi, tre giorni di incontri per parlare di competitività del trasporto merci

Roma, 27 marzo 2013 - In occasione del Salone delle Soluzioni per la Logistica, SITL, che ha aperto ieri i battenti a Parigi fino a domani, il quotidiano francese Les Echos dedica uno speciale ai trasporti, che intende fare il punto sul mondo dell’autostrasporto, dei sistemi integrati strada-ferrovia e della logistica nel panorama nazionale.

Éco-taxe ed autostrasporto

Il primo focus riguarda l’éco-taxe sui mezzi pesanti, introdotta dal governo parigino nel 2012 che sarà attiva dal prossimo mese di ottobre. Tassa che rischia di gravare sulle negoziazioni tariffarie tra vettori e clienti secondo il quotidiano.

La nuova tassa ecologica è dovuta da tutti i veicoli di peso superiore a 3,5 tonnellate, francesi e stranieri, in transito sui 15.000 km della rete stradale nazionale e dipartimentale non soggetta a pedaggio. Il livello di tassazione per chilometro si basa sulla categoria del veicolo, che è definita dal suo numero di assali, dal suo Peso Totale Autorizzato a Carico, dal suo Peso Totale Viaggiante Autorizzato, e, infine, dalla sua categoria di emissioni.

La tassa applicata varia tra strade nazionali e strade dipartimentali a seconda delle Regioni. Si tratta di un ulteriore prelievo fiscale sostenuto dagli autotrasportatori, ditte di piccole e medie dimensioni che già soffrono la crisi economico finanziaria. La tassa aggiuntiva si ripercuoterà sui prezzi del trasporto in maniera forfettaria, portando i clienti a rivedere i propri rapporti contrattuali, anche quelli già in essere. Secondo un meccanismo di riscontro automatico della tassa sul prezzo del trasporto, l’aumento tariffario derivante è calcolato pari al 4,4% sulla rete nazionale e fino al 6,8% nella rete regionale della Ile-de-France attorno alla capitale.

Secondo alcune analisi, forti della propria posizione sul mercato in cui l'offerta di trasporto supera la domanda, imprese e industrie costringeranno i fornitori ad un aspro abbattimento del prezzo per limitare l’effetto del sovra costo. I trasportatori non avranno altra scelta che lavorare a tariffe più basse.

Ma per altri studiosi l’eco-tassa può avere il vantaggio di una reale presa di coscienza dell’importanza del sistema di trasporto e la sua rete logistica. Porterà gli industriali a rivedere la propria organizzazione: sembra infatti impossibile poter compensare l’aumento tariffario semplicemente trattando un minor prezzo del servizio di trasporto.

La strategia deve puntare invece a una migliore e più efficace partnership con gli operatori, ottimizzando i rapporti piuttosto che fare pressione sui costi.

La combinata ferrovia-strada

Altro tema affrontato dalle pagine del quotidiano francese nello speciale sul SITL riguarda il trasporto combinato ferrovia-strada. Da quando il trasporto merci su ferrovia si è aperto alla concorrenza, la modalità combinata ferrovia-strada non è progredita nei numeri e nei volumi, anche se un nuovo modello si sta via via delineando e i nuovi operatori si dicono piuttosto soddisfatti della crescita del loro business.

I dati di traffico sottolineano una perdita del settore, che nel 2000 rappresentava 16 miliardi di tonnellate-chilometro mentre nel 2011 è sceso a 9 miliardi. E’ una perdita da metter in conto solo alla società nazionale SNFC?

Tra il 2008 e il 2011, l’operatore storico Novatrans è passato da una quota di mercato del 35,7% al 27%. Anche la Naviland Cargo è diminuita dal 26,4% al 22,6%.

Nello stesso tempo, al fianco di questi soggetti, costole della SNFC, nuovi operatori sono apparsi come Combiwest, Froidcombi e T3M. La quota di mercato di T3M nello stesso periodo è passata dal 6,8% al 15%.

Gli operatori privati, che acquistano direttamente le tratte ferroviarie da RFF, propongono ai propri clienti nuovi servizi che migliorano la rilevanza e qualità dell’offerta. Per esempio T3M è l'unico operatore ad utilizzare treni più lunghi (di 850 metri) sulla tratta Parigi-Bordeaux e Parigi-Tolosa ed ora tra Parigi e Marsiglia ed Avignone e Bonneuil-sur-Marne.

Dal 14 gennaio scorso è stato aperto anche un collegamento Parigi-Milano.

Optimodalité

Lo speciale de Les Echos continua accendendo un faro sulla multimodalità che deve divenire opti-modalità.

E’ questo l’obiettivo del think tank “Cercle de l'optimodalité en Europe” (CEO), una associazione che raggruppa la maggior parte degli operatori francesi di trasporto (SNCF, RFF, CMA CGM, ecc) attorno ad un credo: ottimizzare le performance tecniche, economiche e ambientali della catena di trasporto delle merci.

Nuove sinergie tra i diversi mezzi di trasporto devono essere ricercate puntando a finanziare i progetti vincenti. Tra le richieste di finanziamento avanzate dal CEO in Europa, 200 milioni d'euro riguardano l'investimento per quattro navi in servizio sull'Autostrada del Mare Genova – Sète, ad ovest di Marsiglia.

L’associazione interverrà anche per la realizzazione del Corridoio ferroviario da Marsiglia verso Lussemburgo. “E’ impossibile - accusano al CEO - che il sistema RO-RO che sbarca a Marsiglia non possa proseguire se non su strada poiché manca il collegamento ferroviario”.

La soluzione immaginata dal CEO è basata sulla sinergia tra Autostrade del Mare e vie ferroviarie: “Sul piano tecnologico - sottolinea l’associazione - la modalità stradale è enormemente progredita negli ultimi anni, mentre il trasporto ferroviario, fluviale e marino non si è evoluto. Bisogna sviluppare nuovi servizi merci che mettano in relazione mare e ferro in partenza dai porti del Mediterraneo verso l’Atlantico ed il Mare del Nord”.

Manuela Zucchini

  Sito del Salone SITL

  Info su Optimodalité

  Autotrasporto: a proposito della éco-taxe francese