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Briciole di pane

Infrastrutture, l'ingegneria francese al top del mondo

Hochtief, Vincie e Bouygues ai primi posti

Roma, 30 novembre 2011 - Scorrendo l’elenco delle 100 più grandi imprese di costruzione e di ingegneria mondiali si scopre che solo 4 sono francesi contro le 12 italiane. Ma le 3 società francesi sono al top fra le prime dieci del mondo e solo una è 37° a media classifica, mentre le italiane tranne una (la Saipen) sono tutte nella parte media e bassa della classifica. Questo dà una prima indicazione della struttura delle imprese che in Francia sono delle grandi società multinazionali e globalizzate, mentre in Italia sono medie e piccole imprese che per necessità sono costrette ad andare all’estero, pur non avendone né la dimensione né l’organizzazione.

Le tre società di cui si parlava sono il Gruppo VINCI (costruzioni, concessioni, ingegneria - servizi ) che si colloca al secondo posto della lista, dopo la tedesca HOCHTIEF, con un fatturato di 33,3 miliardi di Euro e 170 mila dipendenti; il Gruppo BOUYGUES (costruzioni, ingegneria civile, ma presente anche nelle telecomunicazioni) è al 4 posto con un volume d’affari per il solo settore delle costruzioni di 9,2 miliardi di Euro e 54 mila collaboratori. Infine la TECHNIP, società di ingegneria per l’industria petrolifera e relative infrastrutture, è al 10 posto con un fatturato di 7,2 miliardi di Euro e 23 mila dipendenti.

Il Gruppo VINCI è una multinazionale, basata in Francia con il quartier generale a Parigi e con filiali e uffici in tutto il mondo. Essa è nata dalla trasformazione della Societè Génèrale d’Enterprises (SGE), creata nel 1908 che, dopo diversi passaggi e fusioni, nel 2000 si trasforma in VINCI e acquisisce la GTM (Grands Traveaux de Marseille), filiale di Suez (leader nel settore delle acque, oggi assorbita in Gas de France). VINCI è una classica impresa di costruzioni divisa in 3 settori principali : VINCI-costruzioni (edifici; grandi opere; parcheggi; infrastrutture di trasporto: strade, autostrade, ferrovie) che hanno generato nel 2010 un fatturato di 13,2 miliardi di E ; VINCI-concessioni che comprende concessioni autostradali con una rete di circa 5 mila km, che rappresenta circa la metà della rete autostradale francese (Autoroute du Midi); gestisce pargheggi per 480 mila posti macchina in Francia e alcuni aeroporti (Grenoble, Chambery). Vinci concessioni è presente a livello internazionale con contratti in essere per tratti autostradali, tunnel o ponti in Inghilterra, Portogallo, Grecia, Canada, Stati Uniti, Germania, Cambogia, Giamaica. Il fatturato del settore concessioni è stato nel 2010 di 5,1 miliardi di E. VINCI-energia si occupa di infrastrutture energetiche e mette a disposizione delle imprese e delle collettività le sue capacità per gli impianti elettrici, per climatizzare edifici, per ottimizzare le infrastrutture energetiche. Inoltre VINCI ha una struttura di servizio La Frabrique de la Citè che fa ricerca e innovazione per l’uso dei materiali ecocompatibili, per il risparmio energetico e l’uso di energie alternative. VINCI è una società per azioni molto frazionata, il cui socio di maggioranza al 31 dicembre 2010 è la holding del Qatar Qatar Diar Real Estate Investment Company con il 5,7%, il 9% del capitale è in mano ai dipendenti ; il 23% a investitori istituzionali francesi, il 43% a investitori istituzionali fuori della Francia e il 12% a investitori individuali (che sono 294 mila). Il management della compagnia è tutto francese e il presidente è Xavier Huillard (dal 2010), vice presidente e amministratore delegato Yves Thilbaut de Silguy. Il suo fatturato (33,3 miliardi di E) proviene per il 15% dalle concessioni e per l’85% da costruzioni e energia. Tuttavia l’utile netto operativo ( 584 milioni di E) è prodotto per il 61% dalle concessioni, il 37% dalle costruzioni e il 2% da altre attività. Il 62% del fatturato è generato in Francia, il 6,8 in Europa centrale e orientale, il 5,6% in Gran Bretagna, il 5,5% in Germania, il 4,4% in Benelux, il 3,3% nel resto d’Europa, il 3,9% nelle Americhe, il 5,1% in Africa e il 2,7% in Medio Oriente. La compagnia dichiara di avere nel 2010 170 mila dipendenti, di cui 3.900 di alto profilo tecnico, 17.216 a tempo indeterminato e 158 mila a tempo determinato. Il 59% è in Francia e il resto sparso per il mondo. La società è stata toccata dalla crisi nel 2009 e 2010, con un calo netto del portafoglio ordini in Francia , compensato in parte dagli ordinativi nei paesi emergenti, soprattutto dell’area del Golfo. Nel 2011 è attesa una ripresa, confermata dalla Informazione trimestrale al 30 settembre 2011, che fa stato di un aumento del fatturato nei primi 9 mesi del 2011 di 26,9 miliardi di Euro, con un aumento del 6% sull’analogo periodo del 2010. e un carnet di ordini per 30 miliardi di E. Fra i maggiori contratti ottenuti dalla società negli ultimi mesi si segnala : un contratto di 108 milioni di E per il sistema fognario di 5 città in Repubblica dominicana; 400 milioni di dollari per la costruzione di due tunnel nella miniera di El Teniente in Cile; 374 milioni di Euro per la costruzione del metro leggero nella nuova città di Lusail in Qatar; ma soprattutto un contratto per la costruzione e concessione della tratta Tours-Bordeaux (340 Km) del corridoio europeo del treno alta velocità Sud Europa-Atlantico per un valore di 6,2 miliardi di E. Altri lavori sono in corso in Europa per quanto riguarda le costruzioni fra cui il Premium Tower a Bruxelles, Odeon Tower a Monaco, Ambassador Office Building a Varsavia, Bauhaus Shopping Center a Brno (Repubblica Ceca); varie stazioni della nuova linea del metro di Londra; un ponte a Vladivostok in Russia , ristrutturazione dei terminal 3 e 4 dell’aeroporto Heatrhow di Londra , un grande ospedale a Manchester. VINCI come si vede è molto presente in Europa e il 70% del suo fatturato viene prodotto in Francia e nel resto dei paesi dell’Europa e solo il 30% nei paesi emergenti, in genere quelli del Medio Oriente e dell’Asia. Si tende a privilegiare la presenza in mercati che hanno un potenziale di crescita a medio termine, in cui l’impresa non applica la tattica del “prendi e scappa”, ma tende a stabilizzarsi e a rimanere.

Uffici della società sono in più di 100 paesi del mondo. Questa è un’altra caratteristica che, come vedremo con il Gruppo BOUYGUES la prossima settimana, distingue le società di costruzione francesi da quelle italiane che sono costrette ad andare nei mercati più rischiosi e , in genere, a non rimanerci.

Giancarlo Pasquini

  Le imprese tedesche Ǘber Alles