Torino-Lione, via libera alla società mista italo-francese che realizzerà l'opera
Sede operativa a Torino e CdA paritario fra i due Stati
Punto principale dell’accordo – che ha richiesto un negoziato lungo tre anni – è la creazione di una nuova società che erediterà il lavoro di LTF, la società mista che fino ad oggi ha curato la progettazione delle NLTL. La direzione strategica e operativa del progetto NLTL sarà quindi affidata ad una società italo-francese (definita “Promotore pubblico”), il cui consiglio d’amministrazione avrà una composizione paritaria tra i due Stati. “La sede della direzione operativa – è stato spiegato - sarà a Torino e il nostro Paese potrà scegliere l’amministratore delegato e il direttore finanziario e amministrativo. La sede legale sarà invece in Francia, a Chambery, e la Francia nominerà il Presidente della Commissione dei Contratti e il Presidente del servizio di controllo”. Elemento di novità importante, poi, è il fatto che nel Cda della nuova entità siederà anche un rappresentante della Commissione europea.
La scorsa settimana, il ministro Passera, intervenendo in Commissione Ambiente alla Camera, aveva spiegato che sulla NLTL "il Governo intende rispettare gli impegni presi. Dalle esperienze passate dobbiamo imparare in vista delle prossime occasioni a gestire al meglio gli aspetti del dialogo e delle ricadute sul territorio", E sempre sullo stesso tema, Passera aveva espresso "grande stima" per l'Osservatorio della Torino-Lione e per il suo presidente Mario Virano per come "ha gestito l'intera vicenda" relativa ai lavori. Proprio Virano ha poi commentato l’accordo raggiunto dalla CIG spiegando: “L’aver stabilito a Torino la sede della direzione operativa della nuova società rappresenta un segnale importante per un territorio che sarà sempre più valorizzato da quest’opera dalla valenza internazionale”. Conclusa la fase tecnica, adesso il testo dell’accordo dovrà essere sottoscritto dai due Governi e quindi inviato ai Parlamenti per la ratifica. L'intesa prevede che la NLTL sia realizzata in due fasi. Nel corso della prima fase, saranno realizzati il tunnel di base, lungo 57 km, e due stazioni internazionali a Susa e a S.J. De Maurienne. “Sin dalla prima fase – dice ancora la nota emessa dalla CIG -, l'opera sarà perfettamente funzionale”. In seguito saranno realizzate le nuove parti di accesso, con modalità e tempi da definirsi con successivo accordo. La tratta Torino Lione potrà essere percorsa in meno di 2 ore, mentre ora ne occorrono più di 4.
Da Milano, Parigi sarà raggiungibile in circa 4 ore, contro le 7 attuali. Il costo dell'opera per l'Italia sarà di 2,7 miliardi di euro, al netto del cofinanziamento europeo e della quota francese. I lavori principali partiranno nel 2013 e dureranno circa 10 anni. Ma già all'inizio del 2012 partiranno in Italia gli scavi per la galleria geognostica della Maddalena, per la quale sono in corso le attività preparatorie di cantiere che hanno generato proteste da parte del Movimento NoTav. “Quando saranno terminati i lavori – viene spiegato -, la nuova linea ferroviaria consentirà di trasferire su rotaia circa 700mila camion ogni anno”. Per la Commissione binazionale, il capo della delegazione italiana Rainer Masera ed il capo della delegazione francese Louis Besson hanno rilevato “che la Torino Lione serve a favorire il trasferimento modale verso una modalità di trasporto più sicuro e più sostenibile”. Subito prima della riunione della CIG a Roma, si è tenuto anche un incontro con il Coordinatore europeo del Progetto Prioritario TEN‐T n. 6, Laurens Jan Brinkhorst, che ha confermato il massimo sostegno della Commissione europea per la Torino Lione. L’opera, in quanto segmento del Corridoio Mediterraneo che collega la Penisola Iberica a Kiev, è stata inserita tra le infrastrutture strategiche comunitarie e può quindi candidarsi a richiedere il cofinanziamento massimo, che corrisponde al 40%.
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