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Trasporti, Castelli: "Apertura della Ue su corridoio Berlino-Palermo"

"La questione è aperta", ha detto Castelli

Bruxelles, 30 settembre 2011 - Il progetto di corridoio ferroviario Berlino-Palermo e di conseguenza anche i finanziamenti europei per il Ponte sullo Stretto non sono stati ancora accantonati dalla Commissione europea, che il 19 ottobre ha intenzione di presentare le priorita' per le infrastrutture ferroviarie. Lo ha spiegato il viceministro ai Trasporti, Roberto Castelli, dopo un incontro tecnico da lui definito ''molto positivo'' nella sede della Direzione generale Mobilita' e Trasporti della Commissione Ue per fare il punto sui progetti per la Rete Ten.

Castelli ha affermato che ''per noi e' questione molto importante difendere il Corridoio uno, che attualmente e' il Berlino-Palermo, e puo' diventare Helsinki-La Valletta''. Il viceministro ha detto che ''la Napoli-Bari comunque si farà'', ma ha spiegato di aver difeso la scelta italiana che punta sullo sviluppo dello 'hub portuale' di Palermo. ''La questione e' aperta'' ha detto Castelli, aggiungendo ''non e' stato ancora deciso nulla'' e specificando di ''aver verificato che le motivazioni tecniche per andare a Palermo sono state recepite con favore''.

Tra le motivazioni portate dalla delegazione italiana guidata dal vicemnistro, Castelli ha indicato tre punti: 1) ''abbiamo dimostrato che l'Italia ha gia' investito 32 miliardi di euro sulla Berlino-Palermo'', sottolineando che ''non parlo di soldi programmati, ma di soldi gia' spesi'': ''nessun altro paese ha fatto cosi' tanto'', quindi ''non possiamo fermarci perche' la Ue cambia idea''; 2) Palermo e' ''un nodo'' di quelli che le reti Ten devono unire, perche ''e' definito come area metropolitana da una legge regionale''; 3) la Sicilia e' ''la porta piu' razionale verso La Valletta''.

E' quindi ''salvo'' il Ponte sullo Stretto? ''Fa parte a pieno diritto del Corridoio'' ha risposto Castelli, che ha comunque voluto sottolineare che pero' del Ponte si sta facendo ''un manifesto politico'' e che, nel caso la decisione finale della Commissione europea dovesse essere diversa, ''il Ponte puo' essere finanziato ugualmente dalla Ue''.

(Fonte Ansa)

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