Fs, nuovo Piano Industriale 2014-2017 orientato verso il TPL
Un piano, quello presentato da Moretti, da 24 miliardi complessivi, per sviluppare le infrastrutture e per acquistare nuovi treni
Milano, 25 marzo 2014 - "Questa è una piccola e buona storia italiana fatta di fatica, sfide, lavoro, fatti, nel silenzio, senza troppe parole, della squadra forte, fatta di ferrovieri, di cui sono il portavoce protempore". Ha conclude così', l'ad di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, la presentazione del piano industriale 2014/2017 del gruppo, nella sede di Assolombarda, a Milano. "Oggi offriamo agli azionisti un'azienda capace di operare su tutti i servizi, prima era sull'orlo del fallimento", ha detto Moretti. Nel 2006, infatti, il passivo era di 2,115 miliardi, mentre, tra poche settimane, sarà approvato il sesto bilancio positivo consecutivo, tanto che l'obiettivo del piano industriale 2014/2017 è quello di consolidare le performance degli ultimi 5 anni, valorizzare, ampliare e specializzare le potenzialità delle società operative di Fs, per decidere un'eventuale collocazione sul mercato di parte delle azioni del gruppo. Un piano, quello presentato da Moretti, da 24 miliardi complessivi, per sviluppare le infrastrutture e per acquistare nuovi treni, di cui 8,5 miliardi sono in autofinanziamento/debiti, 6,4 miliardi per treni, tecnologie e servizio business, con 1,7 miliardi destinati alla rete AV/AC, di cui 3 miliardi per il trasporto pubblico locale, per 200 nuovi treni la ristrutturazione di 235 convogli, l'integrazione ferro/gomma e un'offerta calibrata sulle Regioni.
Risultati economici previsti
Crescita dei ricavi fino a 9,5 mld euro (8,2 mld nel 2012) nel quadriennio. Tasso medio di crescita dei ricavi del 3,5% all’anno, incremento trainato in particolare dai ricavi dei servizi di trasporto, sia ferro sia gomma, che superano i 7 mld nel 2017. EBITDA, in continuo miglioramento, punta ad una crescita annua del 6,9%. È previsto che raggiunga i 2,5 mld (1,9 nel 2012), cifra che farà crescere l’EBITDA margin di oltre 3 punti percentuali rispetto a quello degli ultimi anni. Oggi l’EBITDA margin di FS Italiane è già benchmark di riferimento tra le maggiori aziende ferroviarie d’Europa. Il margine operativo (EBIT) è previsto in crescita al ritmo del 9,6% annuo e l’utile del 4,6% annuo.
Gli investimenti
Gli investimenti previsti nel Piano assommano a poco meno di 24 mld di euro, di cui oltre 8,5 in autofinanziamento/debito. Di questi 6,4 mld destinati a treni e tecnologie a servizio dei business, per migliorare la customer experience, e 1,7 mld alla rete AV/AC. Circa 15 mld sono legati al Contratto di Programma tra Stato e RFI per il mantenimento degli standard di sicurezza sull’intero network e il potenziamento della rete convenzionale, con significativi interventi sulle infrastrutture nei nodi metropolitani, a vantaggio del trasporto locale, e sui Corridoi TEN-T (Trans-European Networks – Transport) definiti dall’Unione Europea, con particolare riferimento al SUD Italia (Napoli – Bari, Salerno – Reggio Calabria, Sicilia).
La conferma dei trasferimenti è subordinata alle decisioni che il Governo assumerà nei prossimi anni, in base alle risorse finanziarie disponibili e alle priorità degli interventi da realizzare per il potenziamento infrastrutturale ferroviario del Paese. Rete Ferroviaria Italiana, infatti, è il soggetto tecnico attuatore delle scelte politiche in materia. Il piano di investimenti si realizzerà con un indebitamento complessivo che crescerà, nel quadriennio, di soli 0,3 mld di euro. Il Piano Industriale 2014-2017 è fortemente orientato verso il Trasporto Pubblico Locale con iniziative mirate ad una più efficace integrazione ferro/gomma, a interventi sulle infrastrutture e sui sistemi di gestione della circolazione, nonché sui modelli di offerta, capaci di fornire servizi più efficaci e adeguati alle caratteristiche della domanda, da proporre ai committenti pubblici, le Regioni.
In particolare, per il trasporto su ferro gli investimenti in nuovi treni, tutti realizzati in autofinanziamento, saranno attuati in funzione dei Contratti di Servizio in essere e in coerenza con la durata degli stessi. Il Piano si caratterizza anche per una profonda rivisitazione dei modelli di business con una ancor più chiara specializzazione in servizi a mercato e servizi universali e della governance nel settore merci dove saranno costituite business unit, specializzate per Corridoi nazionali ed europei. In questo modo potranno essere offerti prodotti e servizi di qualità crescente, con i vantaggi che ne conseguono per i clienti, e migliorare la redditività del relativo capitale investito. Previsto anche un forte sviluppo sui mercati esteri delle attività di trasporto, in particolare da parte delle controllate tedesche (Netinera e TX Logistik) e di quelle di ingegneria e certificazione (Italferr e Italcertifer).
Una nuova governance anche per la gestione del patrimonio immobiliare del Gruppo, dalla cui valorizzazione, assieme ad altre operazioni di portafoglio, deriveranno risorse per il finanziamento della crescita dei business core. Rete Ferroviaria Italiana sarà strutturata con una nuova articolazione organizzativa, coerente con le nuove normative europee, che evidenzierà nettamente il ruolo di Gestore unico della rete ferroviaria nazionale rispetto alla gestione di altri servizi a mercato. Strategie e obiettivi, ambiziosi ma realistici, sono stati inquadrati in uno scenario macro-economico contrassegnato dai primi, seppur deboli, segnali di ripresa che offre, insieme a perduranti insidie, opportunità sia per l’intero Paese, quali l’EXPO 2015, sia per il Gruppo, quali l’entrata in servizio sulle rotte interne dei nuovi Frecciarossa 1000.
Il Piano 2014-2017 si prefigge quindi di consolidare le performance degli ultimi cinque anni (frutto di un’opera di risanamento, riorganizzazione e reindustrializzazione di tutti i processi), esaltare le potenzialità di tutte le Società operative ampliando, specializzando e valorizzando i relativi business, creare quindi le premesse per mettere in condizione l’azionista di decidere l’eventuale collocazione sul mercato di una parte delle azioni del Gruppo FS Italiane. Tra qualche settimana, infatti, il CdA della Capogruppo FS Italiane approverà il sesto bilancio positivo consecutivo, con ricavi e utili in costante crescita, di un Gruppo che aveva chiuso l’anno di esercizio 2006 con un passivo di 2 mld e 115 milioni di euro.
Expo e gli Etr 1000
"I primi Etr 1000 saranno in servizio per l'Expo", ha detto annunciando i piani delle Ferrovie dello Stato. E indica che la flotta complessiva del nuovo Freccia Rossa sarà di "50 treni che avranno una velocità commerciale di 350 chilometri orari" a fronte dei 300 raggiunti dagli attuali Freccia Rossa in servizio tra Milano e Salerno. "La nuova Freccia Rossa, ossia l'Etr 1000 "arriverà fra il 2015 ed il 2017 per rideterminare i servizi nazionali e potenziare la parte più profittevole dei servizi internazionali", ha aggiunto. "La competizione è già aperta e i competitori sono molto aggressivi, per questo non so in che mondo viva chi dice che non c'è competizione", ha concluso.
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