Per la Torino-Lione si affina il progetto in pianura
Meno cantieri e minor impatto sul territorio
Obiettivo dei cambiamenti, che interessano pressoché l’intera tratta di pianura e quindi la porzione italiana della NLTL, è quello da un lato di rendere ancora meno impattante la presenza dei cantieri e dell’opera finita nei confronti del territorio e dei centri abitati, dall’altro quello di accogliere le esigenze manifestate dai Sindaci e quindi ampliare il consenso alla stessa NLTL.
Basta qualche esempio per capire. A Rivoli – uno dei comuni all’imbocco della Valsusa e alle porte di Torino maggiormente toccati dalla NLTL - il progetto prevedeva inizialmente cantieri per circa 160mila metri quadrati, mentre adesso la superficie è stata praticamente dimezzata e concentrata in maniera tale da allontanare i lavori dall’ospedale della cittadina. Anche uno degli impianti di betonaggio che accompagneranno i lavori, la cui sede era prima stata stabilita proprio a Rivoli, sarà spostato all’interno di un’area industriale vicina allo Scalo merci di Orbassano e lontana da un altro importante ospedale. Modifiche anche in un’altra area delicata della NLTL, il Comune di Settimo Torinese zona nella quale la NLTL confluisce sulla linea ferroviaria per Milano. In questo caso, verrà utilizzata una vasta area industriale dismessa (quella della Ceat), per la realizzazione del cantiere e verrà anche realizzata un’uscita autostradale provvisoria: una soluzione simile a quella attuata per il cantiere di Chiomonte dove sono in corso i lavori per l’unica discenderia in Italia della NLTL. A Rivalta – un altro centro fortemente interessato dalla NLTL -, invece, verrà costruita una circonvallazione stradale sopra una galleria artificiale già prevista dal progetto preliminare ottenendo così un doppio risultato: la costruzione della circonvallazione richiesta da tempo dal comune, il risparmio di uso del suolo.
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