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Briciole di pane

Revocato lo sciopero dei distributori: benzinai aperti dalle 6 del mattino

Il Ministro Flavio Zanonato ha annunciato che incontrerà i petrolieri il prossimo 25 luglio

Roma, 18 luglio 2013 - I sindacati hanno deciso di dare credito all'Autorità di garanzia per gli scioperi, che ieri ha convocato i petrolieri e gestori con l'idea di raffreddare la crisi, ed hanno quindi stabilito di revocare lo sciopero. Per Faib-Confesercenti, Fegica-Cisl e Anisa-Confcommercio la strada però verso la soluzione del problema è ancora lunga.

Lo stop allo sciopero permetterà agli italiani e ai turisti stranieri di viaggiare sulle autostrade senza l'incubo di non trovare un benzinaio aperto. I dati di ieri, infatti - primo giorno dello sciopero, indetto fino a venerdì 19 luglio - parlavano di un'adesione massiccia: intorno al 90%, con punte del 100% sulle dorsali Al/A3 Milano-Reggio Calabria, A14 Bologna-Bari, A4 Torino-Venezia e le tangenziali di Milano e Napoli).

I sindacati avvertono che all'apertura di credito dovranno fare seguito decisioni concrete, come l'immediato ritiro delle lettere di disdetta dei contratti inviate in questi giorni dalla compagnia dei gestori. Altrimenti le forme di protesta riprenderanno, più dure di prima. Cadendo tra l'altro all'inizio di agosto, proprio quando si prevedono gli esodi più numerosi.

Alla commissione, dunque, il compito di garante non solo degli scioperi, ma anche della trattativa in corso tra petrolieri e gestori.

Il governo, preoccupato dall'aumento dei carburanti, intanto va in pressing. Ieri il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, ha annunciato a margine di un convegno che incontrerà i petrolieri il prossimo 25 luglio. In un mercato libero, gli strumenti a disposizione non sono molti ma “cercheremo in tutti i modi, raggiungendo un'intesa, di mantenere i prezzi dei carburanti più bassi possibili - ha detto il ministro - Dobbiamo verificare che il comportamento dei petrolieri si allinei al comportamento degli altri produttori di petrolio e distributori di carburanti europei».

Tutte le parti in causa sono convinte che sia necessario rimettere mano al settore, ma i punti di vista sul come restano per ora distanti. II risultato che in Italia il costo della benzina è 12-13% maggiore rispetto al resto d'Europa, con accise e tasse che concorrono per il 60% alla fissazione dei prezzi. Prezzi che ieri hanno segnato medie nazionali perla benzina di 1,839 euro al litro e per il diesel a 1,742 euro. Le punte si registrano in alcune parti del Paese per la «verde»: 1,878 euro per litro, il diesel a 1,761 euro e il Gpl a 0,823 euro.
 

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