Terremoto in Centro Italia, la catena di solidarietà
Attivate le Regioni e i Comuni, ma anche il Soccorso Alpino e numerose associati di volontariato

Roma, 24 agosto 2016 - Il terremoto scatenatosi nella notte tra il 23 e il 24 agosto nell’Italia Centrale (in particolare alcuni territori del Lazio, delle Marche e dell'Umbria), ha immediatamente provocato la risposta delle Istituzioni nazionali e locali, così come di moltissime organizzazioni di volontariato e di protezione civile attive sul territorio nazionale.
La solidarietà della Regioni
"Molte Regioni si sono attivate per l'invio di strutture e generi di conforto necessari per la gestione di questa primissima e delicata fase. Siamo in contatto con il Dipartimento della protezione civile affinché i flussi degli aiuti giungano e siano utilizzati in modo coordinato", ha per esempio spiegato il Presidente della Conferenza delle Regioni e Governatore dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.
Sempre come Conferenza della Regioni, è stata anche attivata la Commissione speciale “Protezione Civile” “affinché – ha aggiunto Bonaccini - d'intesa con il Governo e in stretto raccordo con il Dipartimento nazionale si possa fornire da parte di tutte le Regioni il necessario apporto ai territori colpiti dal sisma, senza sovrapposizioni e in un quadro strategico rispetto alle diverse priorità da affrontare".
Raccolta di fondi da parte dell’Anci
Due i fronti attivati dall’Anci che raccoglie i Sindaci italiani. Da un lato, molti Comuni hanno già messo a disposizione le proprie strutture di Protezione Civile per portare acqua, cibo, letti, coperte, cucine da campo e know-how per la fase di primo soccorso e per la successiva fase di ricostruzione. Tra queste Amministrazioni, le prime che si sono attivate sono Torino, i Comuni della provincia di Mantova (che hanno già unito le forze), Catania, Napoli, Firenze, Bologna, L'Aquila, oltre ai Comuni capoluogo di Lazio, Umbria e Marche. Tutti i Comuni che volessero unirsi alle iniziative già in corso, possono fare riferimento alla linea dedicata attivata dall'Anci, scrivendo a protezionecivile@anci.it, oppure contattando i numeri 06.68009329 o 3463138116.
Il secondo fronte attivato dai Sindaci è quello della raccolta fondi. Per questo motivo l'Anci ha aperto un conto corrente denominato Anci - Emergenza Terremoto Centro Italia per coordinare la raccolta delle risorse da destinare alle attività di ricostruzione. Queste le coordinate IBAN: IT27A 06230 03202 000056748129.
L’intervento del Soccorso Alpino
Sono invece oltre 100 i tecnici del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas) che immediatamente dopo il sisma hanno iniziato a lavorare nell’area colpita. Tra essi vi sono 12 unità cinofile e 15 operatori sanitari. Le prime squadre del Cnsas hanno iniziato a operare a 90 minuti dall'evento. Nelle ore successive sono arrivate altre squadre provenienti dal resto del Paese. Il Cnsas – è stato spiegato -, sta utilizzando gli strumenti cartografici che impiega per la ricerca delle persone disperse per individuare con maggior rapidità le piccole frazioni e le case sparse dove potrebbero esserci persone bisognose di aiuto. I tecnici Cnsas provengono da Abruzzo, Lazio, Umbria, Marche, Emilia-Romagna, Lombardia, Friuli Venezia Giulia. Altre squadre sono pronte a intervenire.
Attivo numero solidale, fondi a Protezione civile
È invece attivo dalle ore 15:00 del 24 agosto, grazie al protocollo d'intesa esistente tra Dipartimento della Protezione Civile e gli operatori di telefonia fissa e mobile, il numero solidale 45500 a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto. Gli operatori coinvolti sono Tim, Vodafone, Tre, Fastweb, Coopvoce, Wind e Infostrada. Attraverso di essi, è possibile donare due euro inviando un sms solidale o effettuando una chiamata da rete fissa al 45500. I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione Civile che provvederà a destinarle alle regioni colpite dal sisma.
La proposta di Antonio Boccuzzi
"Il jackpot del Superenalotto ha raggiunto la cifra di 130 milioni di euro. Non è possibile attraverso un provvedimento (urgente) destinare anche parte di quella cifra alle zone colpite dal terremoto?". E' la proposta che Antonio Boccuzzi, ex-operaio Tyssen a oggi deputato, ha pubblicato oggi sui social network. "Una norma primaria (legge, decreto legge) può 'rivedere' momentaneamente – ha affermato - le regole di distribuzione dei premi, a fronte di un evento straordinario”.
La richiesta del Consiglio Nazionale dei Geologi
Dai geologi, invece, è arrivata una richiesta: “Lasciare ogni dispositivo Wi-Fi senza password per favorire comunicazioni via internet”.
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