Trasporti: focus sul nuovo Piano per la Mobilità della Regione Lazio
Obiettivo del Piano è adeguare infrastrutture e servizi di trasporto alle esigenze territoriali, incentivando la sostenibilità economica, sociale e ambientale

Roma, 16 dicembre 2014 – La Regione Lazio punta su una mobilità sempre più attenta alle esigenze del territorio e sostenibile a livello economico, sociale e ambientale. Per questo motivo la Giunta regionale ha avviato il Piano Regionale della Mobilità, dei Trasporti e della Logistica.
Il Piano, come si legge sul portale dedicato www.pianomobilitalazio.it, è orientato a “favorire lo sviluppo e la valorizzazione della Regione Lazio come propulsore del Centro Italia”. Le linee guida sono state elaborate dall’Assessorato alla Mobilità della Regione Lazio, di concerto con l’Assessorato ai Lavori Pubblici e con la Politica della casa. Le analisi presentate sono state prodotte dal gruppo di lavoro costituito presso il CTL, Centro di Ricerca per il Trasporto e la Logistica dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Gli obiettivi del Piano
Il Piano per la Mobilità della Regione Lazio ha due obiettivi principali, ossia adeguare le infrastrutture e i servizi di trasporto alle esigenze territoriali e, in secondo luogo, ristabilire un equilibrio sostenibile fra domanda e offerta di trasporto individuale e collettiva.
La Regione ha elencato nel dettaglio i singoli obiettivi perseguiti:
• Lazio propulsore del Centro Italia: stimolare il senso di appartenenza alla Regione e il desiderio di essere protagonisti del processo di condivisione e di crescita della comunità regionale.
• Meno auto in circolazione, più rispetto per l’ambiente: abbattere i livelli di inquinamento atmosferico ed acustico derivanti dall’utilizzo dell’automobile privata riducendo i fenomeni di congestione del traffico.
• Il trasporto pubblico locale. Comodo, puntuale, economico: aumentare la percentuale dei cittadini trasportati dai sistemi di trasporto collettivi, i lavoratori e gli studenti potranno raggiungere la loro destinazione in maniera veloce e sicura.
• La sicurezza sulla strada patrimonio di tutti: rispettare se stessi e gli altri per rispettare la vita.
• Il Piano a misura di persona: in una comunicazione con il cittadino efficace e costante da sviluppare in tutto il processo di elaborazione del Piano.
La partecipazione dei cittadini
Dall’ultimo punto emerge chiaramente che, nella redazione del Piano, la partecipazione dei cittadini sia un requisito di primaria importanza per la Regione. A tal proposito, il portale www.pianomobilitalazio.it rappresenta uno strumento essenziale per approfondire tutti gli aspetti del Piano e partecipare direttamente con proposte, idee e suggerimenti.
“Nella fase attuale – si legge ancora sul portale – è cruciale la partecipazione dei cittadini perché costruiscano insieme alla Pubblica Amministrazione un Piano su misura rispetto alle loro esigenze”. Per questo si richiede ai cittadini di segnalare le criticità e suggerire idee e migliorie. “In seguito – prosegue la Regione – i cittadini analizzeranno le soluzioni migliori per risolvere le criticità, in sinergia con la Pubblica Amministrazione, che metterà a punto tali soluzioni tenendo conto del contributo offerto dai cittadini”.
Riequilibrare l’offerta di trasporto dalla gomma al ferro
Le linee guida del Piano sono già state illustrate a inizio ottobre dal Presidente Nicola Zingaretti, in occasione della consegna alla Regione del decimo nuovo treno Vivalto da parte di Trenitalia. L'occasione non era certo casuale, in quanto era stata sottolineata la necessità di assicurare a tutti i cittadini un servizio pubblico efficiente e di qualità, in particolare rafforzando la mobilità pubblica e riequilibrando l’offerta di trasporto dalla gomma al ferro.
Tra le azioni in atto, oltre alla consegna dei nuovi treni Vivalto, si segnalano il progressivo rinnovamento dell’intero parco rotabile del Lazio, il miglioramento dei servizi su tre linee ferroviarie (FL3 Roma-Viterbo, FL1 per Orte e FL6 Cassino-Roma), l’accordo con Trenitalia e Rfi che ha portato all’approdo dell’alta velocità ferroviaria fino all‘Aeroporto di Fiumicino (leggi l’articolo), l’aumento degli investimenti per armonizzare i trasporti regionali favorendo l’intermodalità e l’integrazione di tutto il sistema.
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