Automotive, cyber security e molto altro
Chi produce veicoli fornirà servizi aggiuntivi anche per evitare l’hackeraggio dei veicoli

In un mondo sempre più digitale, e iperconnesso, le problematiche da affrontare sono molteplici. Di non secondaria importanza, ad esempio, quelle legate alla sicurezza e alla conservazione dei dati. Una questione che interessa pure il settore dell’automotive. Le vetture sono, infatti, sempre più tecnologiche e continuamente monitorate da software che trasmettono un’infinità di informazioni sui devices di bordo. L’Internet of Things (IoT), inoltre, apre scenari impensabili.
Ci sono, però, ancora aspetti da analizzare e valutare con attenzione. Tra questi: la possibilità di hackeraggio dei veicoli. Si punta, per evitarlo, di improntare un’efficace attività di cyber security. Al momento esistono standard di settore e regolamenti che richiedono ai produttori di fornire la prova dell’installazione di un sistema di gestione della sicurezza informatica certificato (Cyber Security Management System) e di gestione degli aggiornamenti software (Software Update Management System). Sono, entrambi, prerequisiti per ricevere la certificazione di idoneità su strada per tutti i nuovi modelli a partire dal 2022. Le aziende che operano nel settore della sicurezza informatica collaboreranno sempre di più con le case automobilistiche per trovare le soluzioni migliori per fronteggiare eventuali cyber attacks.
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