Sicurezza stradale, Ciucci annuncia: "Per esodo 2014 anche su Salerno-Reggio Calabria sistema Vergilius di controllo velocità"
Alla presentazione del Report Internazionale Sicurezza 2013, il sottosegretario Girlanda assicura: "La sicurezza è una priorità del governo"

Roma, 19 settembre 2013 – “Il nostro obiettivo per l’esodo estivo 2014 è installare il sistema Vergilius di rilevazione elettronica della velocità media e istantanea sulla nuova autostrada Salerno-Reggio Calabria”. Lo ha annunciato il presidente dell’Anas Pietro Ciucci, intervenendo alla tavola rotonda organizzata da Dekra sul tema della sicurezza stradale, con la presentazione del Report Internazionale Sicurezza 2013, alla quale sono intervenuti anche i presidenti delle due commissioni Trasporti di Camera e Senato e il sottosegretario alle Infrastrutture Rocco Girlanda.
L’impegno di Anas e l’estensione del sistema Vergilius alla A3
Il sistema di tutor per le strade statali, ha spiegato Ciucci, è stato sperimentato questa estate con risultati soddisfacenti su alcune arterie: “Il Direttore Centrale della Polizia Stradale ci ha comunicato che nel tratto della strada statale Aurelia dove è presente Vergilius, nel Lazio, si è registrata una riduzione del 27% degli incidenti mortali”. L’Anas è al lavoro per estenderlo anche sulla A3: “La nuova Salerno-Reggio Calabria, tanto criticata in passato, è diventata un’autostrada talmente bella che i rischi di eccesso di velocità sono reali. Ecco perché occorre intervenire anche con strumenti di controllo e sanzionatori”.
Nel suo intervento, il presidente dell’Anas ha anche illustrato le altre iniziative della società delle strade in materia di sicurezza stradale: “La nostra azienda è impegnata sia sul versante della sicurezza attiva che della sicurezza passiva. Per quanto riguarda il primo aspetto, svolgiamo un lavoro continuo per assicurare agli utenti una rete stradale e autostradale moderna con standard di sicurezza elevati”. “Ciò significa realizzare nuove strade - ha continuato Ciucci -. Dal 2007 ad oggi l’Anas ha aperto al traffico 1.325 nuovi km di strade e autostrade. Ma significa anche provvedere alla manutenzione di quelle esistenti. Una strada sicura è una strada ben tenuta. Su questo dobbiamo recuperare un gap, che si è formato per motivi essenzialmente di natura finanziaria. Con il decreto del Fare, il governo e il ministro Lupi hanno finanziato un piano di manutenzione straordinaria della rete del valore di 300 milioni di euro. Un importo importante, anche se non risolutivo, che ci consente di cantierare 100 progetti relativi a ponti, viadotti e gallerie. Da agosto ad oggi abbiamo già pubblicato 60 bandi e completeremo le gare entro settembre. I cantieri saranno aperti tra fine ottobre e inizio novembre e quindi con la massima rapidità”.
Il presidente Ciucci si è poi soffermato sull’importanza dell’informazione e della cultura della sicurezza nelle scuole. “Un utente informato guida in modo più razionale e prudente”, ha detto, evidenziando la pluralità di mezzi di comunicazione messi in campo dall’Anas: dai classici comunicati stampa e pannelli a messaggio variabile, al sistema VAI d’informazione sul traffico in tempo reale, al sito web, ai social network, alla web radio e ad Anas Tv. Per quanto riguarda la formazione, ha ricordato le iniziative di “Sii Saggio, Guida Sobrio” a cui partecipa l’Anas, che negli ultimi anni hanno coinvolto migliaia di studenti in Campania.
Ciucci si è infine interrogato sui motivi della scarsità di fondi stanziati negli ultimi anni per la manutenzione stradale e le infrastrutture: “Concettualmente non si può accettare l’dea che ogni volta non si trovino risorse da investire nelle infrastrutture, ignorando le ricadute in termini di occupazione e di rilancio dell’economia. Si dovrebbe essere un po’ meno ragionieri”.
L’intervento di Matteoli, Presidente della Commissione Trasporti del Senato
L’ex ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, presidente della Commissione Trasporti del Senato, ha insistito sul ruolo della famiglia e delle scuole nella formazione di una cultura della sicurezza: “I genitori non possono pensare di scaricare la ‘responsabilità’ sull’ingegnere della motorizzazione che rilascia la patente al loro figlio. La famiglia deve fare la sua parte nella preparazione del giovane alla guida di un veicolo”.
Matteoli ha anche affermato che è necessario riflettere sulla necessità di alcune modifiche al decreto ministeriale n. 223 del 1992 del Ministero dei Lavori Pubblici (Regolamento recante istruzioni tecniche per la progettazione l'omologazione e l'impiego delle barriere stradali di sicurezza), come dimostra la vicenda del grave incidente all’autobus verificatosi questa estate, e dello stesso codice della strada, anche per adeguarlo alle nuove tecnologie. A titolo di esempio, l’ex ministro ha riproposto l’idea di una sorta di “scatola nera” da installare sulle autovetture, ritenendolo “un deterrente molto forte nei confronti del guidatore”.
Matteoli, condividendo l’esigenza di maggiori investimenti nella manutenzione e nelle infrastrutture, ha però raccontato che i quattro ministri del Tesoro con cui ha avuto a che fare nella sua esperienza quasi decennale di governo, non hanno mai compreso l’effetto economico moltiplicatore degli investimenti iniziali nelle infrastrutture.
L’intervento di Meta, Presidente della Commissione Trasporti della Camera
Sul codice della strada si è soffermato anche Michele Meta, presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, che ha detto che il Parlamento si prefigge di intervenire per migliorarlo e per razionalizzare i tanti interventi legislativi che ha subito negli anni, adeguandolo al contesto europeo. “Non si può più procedere, come in passato, a pezzi di riforma. C’è bisogno di una riforma organica", ha affermato Meta, secondo cui il codice della strada dovrebbe essere più snello, con meno articoli, e dovrebbe essere diviso in due parti: una riferita ai comportamenti scorretti alla guida ed un'altra più concentrata sulla gestione delle strade.
"Il cantiere della riforma organica lo apriamo subito. In sei mesi si può fare", ha sostenuto Meta. E a proposito di sicurezza stradale, ha detto che i proventi delle multe andrebbero reinvestiti in modo più sostanzioso nella messa in sicurezza delle strade e nella mobilità. Sono quasi due miliardi di euro all'anno, come ha ricordato Meta, e questo è - a suo dire - un "principio fondamentale": "Il diritto alla sicurezza deve essere un diritto di rango costituzionale". Per il presidente della Commissione Trasporti anche una parte della fiscalità sulle auto va reinvestita in sicurezza.
Meta ha ricordato che “i costi sociali dell’incidentalità ammontano a circa un punto, un punto e mezzo del Pil, per cui ogni risorsa spesa nel settore è un investimento sul presente e sul futuro”. Infine il presidente della commissione ha fatto autocritica, per quanto riguarda la sua parte politica, per la riforma del Titolo V della Costituzione e per il cosiddetto decentramento stradale, affermando che è una materia "da riconsiderare e da rivedere".
L’intervento di Girlanda, Sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti
I lavori del convegno sono stati chiusi dal sottosegretario alle Infrastrutture Rocco Girlanda, che ha evidenziato come la sicurezza sia una “priorità del governo e del ministero”. “In questi ultimi anni – ha detto Girlanda - si è lesinato nel mettere risorse in favore della manutenzione. Il Decreto del Fare rappresenta un’inversione di tendenza, al punto tale che ci stiamo battendo per prevedere nella legge di stabilità altrettante risorse per un altro piano”.
Nella legge di stabilità, ha affermato Girlanda, il ministero delle Infrastrutture proporrà non solo la previsione di risorse per la manutenzione della rete stradale ma anche per finanziare un piano straordinario del valore di 600 milioni di euro per l’ammodernamento del parco veicoli del trasporto pubblico locale. Girlanda si è anche impegnato a verificare la possibilità di inserire Anas tra i soggetti beneficiari dei proventi delle multe per la messa in sicurezza della rete stradale e autostradale.
Il sottosegretario ha poi annunciato che nei prossimi giorni sarà reso pubblico l’Allegato Infrastrutture al DEF, atto cardine della politica del ministero delle Infrastrutture, spiegando che è stata proprio la sicurezza stradale ad indirizzare le scelte di priorità delle opere da realizzare o degli interventi di manutenzione.
Girlanda ha quindi illustrato la legge delega approvata per la riforma del codice della strada dal consiglio dei ministri pochi giorni fa e trasmessa ieri alle Camere, i cui punti più innovativi saranno una drastica semplificazione della segnaletica che consenta una percezione più immediata da parte degli automobilisti e la previsione di una segnaletica e di norme di circolazione adeguate alle cosiddette utenze deboli (pedoni e utenti delle due ruote), con norme tecniche sulle barriere di protezione. Inoltre il codice della strada “deve rappresentare un fortissimo stimolo per l’adeguamento delle infrastrutture”.
Girlanda ha infine sottolineato come “la tecnologia non è sufficiente ad elevare il livello di sicurezza se non si combina con la componente umana: una recente ricerca, condotta proprio da Dekra, ha dimostrato come la percentuale di utenti che ha difficoltà a padroneggiare i dispositivi, soprattutto elettronici, di sicurezza sia molto più alta di quanto ci si attenderebbe. Sono quindi necessarie campagne di educazione e informazione, costanti. Promosse non solo dal ministero, ma anche dalle case automobilistiche. Voglio anche ricordare come il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, abbia di recente provveduto a realizzare una nuova piattaforma informatica per l’acquisizione in tempo reale dei report risultanti dalle prove di revisione di ogni singolo veicolo effettuate sia presso le officine autorizzate, sia presso gli Uffici della Motorizzazione, al fine di verificare la congruenza dei dati trasmessi con gli esiti della revisione stessa. Il nuovo protocollo - ha affermato Girlanda - è attualmente in fase di continua evoluzione e raggiungerà la sua completa e definitiva operatività a far data dal 1° aprile 2014”.
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