Sicurezza stradale, con nuovo Codice calano incidenti mortali (-15,7%)
Con la legge 120 del 29 luglio è avvenuta un'inversione di tendenza
"La legge 120/2010 costituisce la prima riforma organica e seria in materia stradale dai tempi dell'introduzione della patente a punti nel 2002", ha evidenziato Luigi Grillo (Pdl) presidente della commissione Lavori pubblici del Senato, che ha aggiunto: "Siamo orgogliosi del testo e il giudizio non può che essere positivo. Il legislatore è adesso incoraggiato a proseguire sulla via della tolleranza zero e del rigore sull'uso di alcolici e stupefacenti". Grillo ha poi sottolineato che è "la distrazione provocata in particolar modo dall'uso dei telefonini la causa principale degli incidenti". Marco Filippi, capogruppo Pd in commissione, ha sottolineato "lo spirito bipartisan che ha portato alla realizzazione della legge. Ci siamo astenuti sul provvedimento sia in commissione che in Aula perche' lo avremmo voluto migliore, ma apprezziamo il lavoro congiunto pur nella distinzione dei ruoli". Spiega Filippi: "L'inasprimento delle sanzioni non bastava, servivano piu' risorse per i controlli. Inoltre, sarebbe stata meglio una legge delega per fare un Codice piu' flessibile, piuttosto che un provvedimento di legge".
Per l'esponente Pd, "la riduzione del dato dei morti sulla strada e' un risultato perseguibile e come richiesto dall'Unione europea bisogna arrivare a diminuirlo del 50 per cento in dieci anni". L'atteggiamento "assunto nelle ultime due legislature e' un comportamento che paga - aggiunge Filippi - ma il lavoro non e' esaurito perche' quando si allenta la tensione i dati si invertono e peggiorano, come dimostra l'aumento di incidentalita' e mortalita' nell'ambito dell'autotrasporto". Il prossimo obiettivo, conclude il senatore democrat, "e' salvaguardare l'utenza debole rappresentata da pedoni, cicloamatori e motociclisti". Anche Angelo Maria Cicolani, capogruppo Pdl in commissione, rileva "la significativa inversione di tendenza" dopo l'entrata in vigore del nuovo Codice. "Gran parte del merito, oltre alla legge, va ai media, al mondo della comunicazione e all'aumento dei controlli", sottolinea Cicolani che aggiunge: "Adesso servono interventi infrastrutturali nelle aree urbane con miglioramento della segnaletica, arredo di semafori con telecamere, apposizione di rotonde per limitare gli incroci. Perche' purtroppo non diminuisce la mortalita' riguardante pedoni, motocicli e biciclette. Questo sara' il canale di lavoro al quale dovremo cominciare a dedicarci".
Il testo del nuovo Codice della Strada
Il nuovo Codice della strada dalla A alla Z
Ministero dell'Interno, circolare 30 luglio 2010 sul nuovo Codice della Strada