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Sicurezza stradale: la Camera approva il reato di omicidio stradale

Roma, 29 ottobre 2015 - La Camera dei Deputati ha approvato l’introduzione del reato di omicidio stradale. Il nuovo testo, che ora torna in Senato per l’ok definitivo, prevede tre fattispecie di omicidio stradale. In particolare, resta la pena già prevista oggi (da 2 a 7 anni) nell'ipotesi base, quando cioè la morte sia stata causata violando il codice della strada. Ma la sanzione sale negli altri casi. Con le nuove regole infatti chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe, rischierà da 8 a 12 anni di carcere. Sarà invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l'omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l'incidente per condotte di particolare pericolosità (eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio). La pena pub pero può aumentare della metà se a morire è più di una persona, in quel caso il colpevole rischia fino a 18 anni di carcere. Nel provvedimento l'ipotesi più grave di omicidio stradale (e di lesioni) si applica ai camionisti e agli autisti di autobus anche in presenza di un tasso alcolemico sopra gli 0,8 g/l. Infine, se il conducente fugge dopo l'incidente, per il provvedimento scatta l'aumento di pena da un terzo a due terzi, e la pena non potrà comunque essere inferiore a 5 anni per l'omicidio e a 3 anni per le lesioni. Altre aggravanti se vi è la morte o lesioni di più persone oppure se si guida senza patente o assicurazione. Pena invece diminuita fino alla metà quando l'incidente è avvenuto anche per colpa della vittima. La legge poi prevede che in caso di condanna o patteggiamento (anche con la condizionale) per omicidio o lesioni stradali viene automaticamente revocata la patente. Una nuova patente sarà conseguibile solo dopo 15 anni (omicidio) o 5 anni (lesioni). Soddisfatta la Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale. Il segretario, Umberto Guidoni, che negli anni ha seguito da vicino e in prima linea l'iter della legge, ha così commento: “Abbiamo auspicato per anni l'introduzione di una fattispecie normativa che regolasse l'omicidio stradale e, con l'approvazione odierna della Camera dei Deputati, siamo vicini a questo traguardo. Si tratta di una conquista civile per il nostro Paese”.

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